
Zero Waste: bagnodoccia – Shampoo & Balsamo solidi
Inauguriamo la collaborazione dedicata al tema cosmesi, cura della persona e della casa con Lorenza Barletta, creatrice e fondatrice di Flora Erboristeria a Scicli. Vi avevo parlato di Lorenza lo scorso anno, in un interessante post dedicato alle cure naturali. Da quest’anno Lorenza scriverà per me alcuni post che tratteranno il delicato tema del vivere in modo più sostenibile. Perché possiamo farlo tutti, ci vuole solo una buona dose di volontà nel modificare le proprie abitudini.
Benvenuta Lorenza!
In quest’ultimo periodo impazzano documentari ed articoli sul vivere senza rifiuti e sullo stile di vita “zero waste”. Tutto ciò ha un fine ben preciso, cioè farci riflettere sulle seguenti domande: cosa significa davvero vivere senza rifiuti? Posso realmente avere un impatto sulla salvaguardia del pianeta? Gli effetti negativi del cambiamento climatico sono davanti agli occhi di tutti, così come le conseguenze devastanti, derivanti dall’abuso della plastica, sia usa e getta che non.
Alcune nazioni hanno già preso le loro misure per limitare tale inquinamento, altre sembrano ancora indietro sotto questo aspetto. C’è da dire però che noi, nel nostro piccolo, possiamo fare tanto. Non c’è una regola universale o da imporre che ci spieghi cosa vuol davvero dire vivere senza (o con meno) rifiuti: la prima cosa che avremmo dovuto già fare da tantissimo tempo è quello di eliminare il più possibile dal nostro uso quotidiano tutti quegli oggetti che hanno una vita brevissima, cioè gli usa e getta. A partire dagli utensili per la tavola (piatti, bicchieri, posate, bottiglie), ci sono tantissime altre cose eliminabili, e non dobbiamo necessariamente pensare alla plastica: i rotoli asciugatutto e i fazzolettini, le salviette, i cotton fiocc, i dischetti di cotone, per finire con assorbenti e pannolini.
Basterebbe solo che ognuno di noi si impegnasse ad abolire almeno 2 o 3 degli oggetti sopra citati e già avremmo fatto tanto.
Un altro aspetto da migliorare è quello della spesa: evitare il più possibile gli alimenti confezionati, preferendo gli sfusi, limitare gli imballaggi di frutta e verdura, comprandoli di produzione locale, riutilizzare la propria borsa per la spesa, sono tutti accorgimenti molto utili.
Per finire poi con i prodotti per l’igiene della persona: in questo direzione, ormai, evitare gli imballaggi in plastica è sempre più semplice, data l’ormai elevata diffusione di cosmetici solidi di ogni tipo.
Vivere senza rifiuti non deve essere un’ossessione, ma deve diventare una “sfida” piacevole da seguire giorno per giorno, deve diventare uno stile di vita ed un modo di pensare, anche e soprattutto davanti a vecchi oggetti già presenti in casa. Vivere senza plastica non vuol necessariamente dire che bisogna sbarazzarsi, ad esempio, di tutti i contenitori in plastica già presenti in casa, ma riutilizzarli finché saranno in ottime condizioni.
Il principio del riutilizzo e l’arte del riparare, aggiustare, sistemare dovrebbero essere sempre nella nostra mente ogni qualvolta ci troviamo di fronte a qualsiasi oggetto da buttare.
Lorenza Barletta