Ritrovarsi in meno di 24 ore tra Lyon e Marsala non mi era ancora successo. Ma è il bello di questo lavoro. Partire, tornare e ripartire. A volte è davvero pesante e faccio fatica a riprendermi, altre si butta la stanchezza dietro alle spalle pronta ad affrontare un’altra bella avventura.
È stata la mia prima volta in assoluto a Marsala e come battesimo devo dire che non è andato male, anzi ad essere sincera mi sarei fermata almeno altri due giorni per addentrarmi ancora di più alla scoperta del territorio, oltre ovviamente ad esplorare gli angoli più remoti e nascosti delle Cantine Florio.

Cantine Florio
Giardini e Riserva Storica

La visita è stata molto istruttiva e mi ha dato l’opportunità di scoprire un luogo ricco di fascino e storia, come non ne vedevo da tempo. In certi momenti sembra di camminare in un museo.
La Cantina è stata fondata nel 1833 ma non fu subito successo. Il Senatore dovette attendere alcuni anni prima di vedere i frutti del suo investimento, fatto di fatiche immense e sacrifici, ma che portò il nome e la fama dei Florio in tutto il mondo. Dal 1861 e per molti anni fu un susseguirsi di successi: l’acquisto dell’Isola di Favignana e la lavorazione dei tonni nelle tonnare, da parte di Ignazio Florio padre. In mezzo agli affari, l’avvicendarsi delle visite di personaggi illustri, che man mano rafforzarono il potere e la fama della dei Florio.
La ricchezza e la bellezza di Villa Igea a Palermo (un tempo residenza della Famiglia, ora trasformata in un hotel di lusso), dove Donna Franca riceveva le amiche per il the delle cinque, ma anche capi di stato, politici e Principi. La costruzione del Teatro Massimo a Palermo, voluto da Ignazio Florio figlio, un grande mecenate.
Fama e gloria fanno rima con Florio, che è stata una delle famiglie più importanti non solo della Sicilia, ma dell’Italia di quell’epoca.

Dopo un’attenta ricerca sono riuscita a scovare il link al bellissimo documentario di Rai5 andato in onda qualche tempo fa, proprio sulla Famiglia Florio, realizzato per la serie Dinastie : mettetevi comodi e guardatelo perché è davvero bello e molto ben fatto.

Cantine Florio
Senatore Vincenzo Florio, Cantine Florio

Il percorso in cantina è stato allietato anche da momenti ludici e golosi, oltre che all’emozionante immersione nella storia di questa importante famiglia: abbiamo visitato la Sala di Degustazione intitolata alla memoria di Donna Franca Florio, un luogo davvero unico: un immenso tavolo di legno, sovrastato da lampade ad illuminare il piano dove vengono sistemati i bicchieri di Marsala per l’assaggio, due tipologie di Marsala e il Moscato Grecale.

Sala degustazione Donna Franca Florio

Il mio preferito? Non ho ancora deciso tra Terre Arse e il Targa Florio, entrambi con riserva oltre i 6 anni. Il primo, Terre Arse è ottimo come aperitivo, ma si può servire anche con piatti di pesce (perfetto con il cous cous) e con formaggi a pasta dura, uno su tutti? Il Parmigiano Reggiano. Il secondo, Targa Florio, nasce dalla selezione di uve Grillo e affina per almeno 7 anni in botti di rovere di Slavonia. L’abbinamento consigliato? Con formaggi erborinati, gorgonzola (a mio parere potrebbe essere abbinato a del Roquefort o anche un Blue della Val Maira)

Marsala, Cantine Florio
Bottiglie d'annata- Cantine Florio

Dopo la degustazione, la visita è proseguita nella nuovissima Enoteca che è a disposizione dei visitatori per gli acquisti. Purtroppo, viaggiando con bagaglio a mano Ryan Air (che tra parentesi ho deciso di non usare più per i miei viaggi!) non ho potuto acquistare nemmeno una piccola bottiglia di Marsala, non parliamo del Riserva del 1939 che costa la bellezza di circa 900 euro alla bottiglia ;-))
Un perfetto pranzo siciliano ci attendeva, con profumi, colori e sapori unici e che per qualche settimana mi accompagneranno: caponata di melanzane, cous cous di pesce, polpettine di carne e formaggio, crostini con pomodorini olio e.v. di oliva e bottarga, semplicissimi ma davvero squisiti! Timballo di anelletti alla siciliana. E poi non so cosa altro ancora. Io mi sono fermata a metà del percorso, ovviamente con i vini della Cantina del Duca di Salaparuta abbinati ad ogni piatto. Marsala compresi!

Hotel carmine Marsala- Il benvenuto

Durante il viaggio di ritorno verso Trapani, ci siamo fermati per un caffè e una breve sosta alle saline di Mozia, un luogo magico e ricco di fascino, che colpisce per la quiete e il silenzio, ma anche per la strana luce che riflette immagini, voli di uccelli ed ombre: un paesaggio quasi lunare, che sarà difficile scordare tanto presto.

Ho deciso che almeno una volta l’anno tornerò in Sicilia, come le rondini che rientrano dopo il freddo inverno.
D’altronde mia nonna materna era siciliana e conosco così poco di questa magnifica terra. Dovrò rimediare.

Troverete maggiori informazioni sulla pagina FB di Duca di Salaparuta , con scatti interessanti dalla cantina sul profilo Istagram

Saline di Mozia