Prima di raccontarvi il viaggio di questa estate 2018 vorrei mandare un messaggio a tutti quelli che come me hanno un comportamento civile e rispettoso nei confronti del territorio, dell’ambiente e della natura. E degli animali.
Sono rimasta, purtroppo, molto colpita dalla mancanza di rispetto e di educazione delle popolazione greca, non tutta la popolazione ovviamente, ma una buona parte non ama la natura e ancora meno gli animali.
Dopo il disastro e i morti degli incendi di Atene di Luglio (eravamo in viaggio proprio in quei giorni), l’immagine del cane disperso che si aggrappa allo scoglio che ha fatto il giro del mondo e che è rimasta impressa nelle menti di ognuno di noi. Ci sono molte altre immagini che vorrei farvi vedere, quelle dei cani abbandonati e morti per le strade, uno scempio che si ripete anno dopo anno, non solo in Grecia ovviamente, anche in moltissimi altri paesi, nel sud del mondo poco fortunato per certi versi ma che non è in grado di prendere le difese dei più deboli, animali compresi.
Nel tragitto che da Igoumenitsa ci ha portati a Volos, abbiamo incontrato decine di cani abbandonati, denutriti, disperati, decine di cani martoriati dai camion e dalle auto che percorrono le strade statali, le superstrade. Non mi sembra vero che nel 2018 ci siano ancora persone con comportamenti così crudeli, persone che piuttosto che aiutare gli animali abbandonati preferiscono avvelenarli.
Arrivati a Skopelos ci siamo trovati di fronte ad una triste realtà: la municipalità non si cura dei randagi, che si tratti di gatti o cani e le poche persone che cercano di gestire l’emergenza vengono quasi intralciate nella loro missione.
Sotto casa ho trovato due grossi cuccioli di meticcio, ho contattato questa ragazza che si occupa degli animali abbandonati, si chiama Natasa e da sola, con pochissimi volontari, sta cercando di gestire una situazione al limite, quando invece toccherebbe al comune occuparsi di questo problema, la sua pagina FB è Straycare Skopelos
Ho scritto più di una mail alla persona che nella municipalità dovrebbe occuparsi di seguire le segnalazioni dei turisti su varie problematiche (in inglese) e questa signora mi ha risposto (in greco) che il comune sa bene come gestire le emergenze, praticamente mi ha consigliato di farmi gli affari miei, tra le righe. Peccato che sull’isola non ci sia alcun ricovero per questi animali (non c’è un canile/rifugio) e gli animali siano nutriti solo da gruppi di volontari, senza contare che spesso e volentieri gli animali vengono maltrattati e presi a calci, se non addirittura avvelenati.
Morale, il personaggio che aveva con sé gli animali da circa due mesi, ha deciso di tornare in Inghilterra e di abbandonare i due cani soli sull’isola. Segnalato via mail il problema, la signora non ha saputo nemmeno darmi una spiegazione su dove potessero essere ricoverati i due cani.
Ora i cani si trovano chiusi in un minuscolo box, piangono perché lo spazio è davvero molto piccolo ma non è possibile farli uscire per questioni di sicurezza, potrebbero essere investiti.
Ho promesso a NATASA che avrei fatto il possibile per darle una mano, per condividere questa brutta situazione e far capire che non sono tutte rose e fiori. Credo che sia giusto e importante parlare anche di queste cose a chi decide di prenotare un viaggio: pensi di trovare l’isola di Mamma Mia, sì perché i due film sono stati girati proprio a Skopelos. Poi la realtà dietro alle spiagge belle, ai boschi lussureggianti è leggermente diversa.
Se decido di andare a spendere i miei soldi in una destinazione vorrei che il comune che mi ospita faccia il possibile per rendere questo luogo da copertina salubre e sano per tutta la popolazione che lo abita, compresi gli animali.
Quindi chiedo a voi, amici che mi leggete e seguite, se volete, di far sentire la vostra voce, unita alla mia.
Chissà che le cose con il nostro aiuto non migliorino.
Perché non si può sempre nascondere la testa nella sabbia o dire che in Grecia il problema degli animali randagi e abbandonati è oramai una cosa che non si può più gestire. Si può gestire, basta che le persone si prendano le proprie responsabilità, comuni compresi.
Se volete potete condividere questo articolo sulle vostre pagine social e chiedere alla Municipalità di iniziare a fare qualcosa per questi animali.
Per chi volesse fare una piccola donazione, per aiutare gli animali del rifugio, l’account PAYPAL di Natasa è straycare@yahoo.com
Spero con tutto il cuore che la situazione di risolva per tutti gli animali del rifugio di Skopelos.

I due cuccioli abbandonati a Skopelos