Grande notizia tratta dalla Gazzetta Ufficiale n.243 del 18 ottobre e riportata dal presidente della Coldiretti Sergio Marini al Forum Internazionale dell’agricoltura e dell’alimentazione di Cernobbio…
Quale?? Il decreto sull’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle olive impiegate nell’olio vergine ed extravergine. Provvedimento sostenuto dalla mobilitazione della Coldiretti -insieme a molte associazioni dei consumatori-che ha raccolto un milione e mezzo di firme per una iniziativa di legge popolare su questo obiettivo.
Finalmente (e già dalla produzione di quest’anno) sarà fatto obbligo alle aziende di riportare in etichetta la provenienza delle olive utilizzate nella produzione…”olio ottenuto da olive italiane”…
Pensate che oltre la metà dell’olio d’oliva nostrano venduto sul territorio nazionale è invece spremuto da olive di cui non si conosce la provenienza e che ora invece dovrà essere indicata in etichetta per fare finalmente chiarezza e per consentire ai consumatori di scegliere scentemente cosa acquistare…. In sostanza se mi piace comprare un olio turco o greco lo decido da me!!!
Dati:l’italia è il secondo produttore europeo di olio di oliva, con due terzi della produzione extravergine e con ben 38 denominazioni (Dop/Igp) riconosciute dall’Unione Europea…
Dulcis in fundo…Se le olive sono state prodotte in più paesi, questi dovranno obbligatoriamente essere tutti indicati in etichetta..Se non saranno rispettate queste regole per i trasgressori sono previste multe molto salate… fino a 9.500 euro!!
Sarà un bella soddisfazione per gli amici oliandoli italiani,vero Lorenzo???? ;-))))
Fonte/dati: Coldiretti
sembra un sogno, sono ancora incredulo.
è un riconoscimento per chi lavora con serietà e onestà, per i piccoli produttori e anche per i consumatori.
grande notizia, vediamo ora l’applicazione pratica della legge, ci sarà da ridere (hai visto la nuova campagna dell’olio Carli?)
Noi iniziamo domani la raccolta, con le stesse tecniche di 60 anni fa: è una fatica perchè spostare i teli e le scale di legno diventa un lavorone, ma questo decreto rende merito a tutti gli sforzi fatti.
Come sommelier dell’olio e come consumatrice esigente non posso che gioire di questa notizia!
Evviva, evviva!
Forse i “grandi” nomi dell’industria olearia italian si daranno una regolata!
Grande notizia! speriamo che fatta la legge non si trovi di nuovo l’inganno. Penso alla questione dell’olio che risulta originario dell’ultimo porto da cui è passato indipendentemente dalla sua origine.
mi fa piacere vedere su questo sito il commento a notizie sul mondo oleico che mi interessa in prima persona ma purtroppo le notizie non sono così rassicuranti.
http://www.teatronaturale.it/articolo/4052.html
Tenete presente che abbiamo sostituito l’olivicoltore con un burocrate (aiuto alla produzione, normativa ecc) e che viene sempre di più prodotto un olio di carta (i frutti non hanno ancora il codice a barre) Drammatico ma è così :-((((
ciao
andrea
Bell’intervnto Sandrina! Compliments.
Andrea ha ragione: adesso bisognerà vedere la reazione della Comunità Europea, ma se il ministro ha firmato un decreto sapendo che sarebbe stato invalidato dalla legislazione comunitaria sarebbe utile chiedergli il perché…
Sono convinto che il mondo dei bloggers che operano nell’ambito alimentare dovrebbe dare risonanza maggiore al problema e tenere l’attenzione costante su una sua possibile risoluzione. Insomma ragazzi, parliamone!
Vedere le reazioni della comunità europea??? Vittorio per beghe più serie ci mettono mesi a decidersi!! speriamo che qualcuno lassù ci dia una mano e mandi avanti la pratica sulla scrivania giusta!!
Grazie a tutti per i commenti.. al solito per le cose serie nessuno si muove.. ;-)) e come diceva Robert De Niro.. “Siete chiacchere e distintivo.. solo chiacchere e distintivo!!”
Vediamo quanti blogger ne parleranno!!
I’m glad you like the photos of the eggplant on my blog. I love your recipes, the photos make me want to try everything!I just wish I could speak Italian so I could read all the posts.
http://www.chocolateshavings.ca
°Jenn!! Welcome…and Thanks for coming!!!If you like something I try to translate for you!
ByE!
meno male che cucini per gli altri! si vede che qualcosa si muove, e può far solo piacere, no? a me lo farebbe, è un gran divertimento! stanca, sì, ma vuoi mettere? :-))
Maruzzella.. grazie per il prezioso e interessante contributo… Grande!
°Adina!! ;-))) mentre scrivevo io scrivevi tu!!
si muove si muove,sì!! stancante ma da molte soddisfazioni! ;-))) e la stanchzza passa in secondo piano!
e sempre bello di vedere delle fotos…e grazie per il commento delli olivi…ti saluto..ciao ciao
davvero una bella notizia! la chiarezza prima di tutto!!
ps adesso vado a farmi un giro per gli altri post che mi sono persa in questi giorni, baci
°Eleonora.. ciao cara,buonanotte!!
*Giovanna.. purtroppo come dice andrea le notizie non sono così positive come pensavamo.. leggi il link al commento n°5… :-(((
bacioni cara gio
Ciao Sandra, ieri al Gambero Rosso e non ho potuto risponderti. Faranno un pezzo sul numero di dicembre a proposito del mio Taste Huile per Alessi, dimostrando una grande sensibilità per l’argomento. Grazie alla bravissima (e bella) Luciana Squadrilli (una food-blogger) e al mio vecchio amico Stefano Polacchi, caporedettore.
Per quanto concerne l’olio, dico solo una cosa… triste dover sempre restringere l’argomento olio alle truffe o alle proprietà salutistiche, una vera tristezza per me. Parlare di olio raccontando quanto è bello e buono l’olio extravergine di qualità che produciamo, ecco cosa dovremmo fare. Di oli buoni ne abbiamo tanti, praticamente da quasi tutte le regioni.
°Lorenzo, so che è molto triste.. d’altra parte noi petit foodbloggers facciamo il possibile per rendere omaggio ( e dare forza) ad un prodotto meraviglioso.. ma siam voci in un oceano..purtroppo!
Buongiorno a tutti,
non vorrei turbare la sensibilità di qualcuno ma vorrei dire qualche cosa che va controcorrente.
Innanzituto chiarisco che io vivo di qualità, nel senso che ho un’attività commerciale nella quale le scelte sono assolutamente precise.
In particolare nell’ olio, dove ho un negozio dove vendo esclusivamente extra vergini di frantoio. Tra gli altri quello di Lorenzo,
che saluto.
Non so se augurarmi davvero la fine dell’industria olearia in italia, non credo che gli attuali consumi di olio potranno venire sostitituiti da prodotti di alta e altissima qualità. Non credo che i concorrenti ci Lorenzo siano le industrie che vendono olio a 3,99 al litro.
Penso che i veri nemici ( suo e mio ) siano l’ignoranza e la superficialità con cui molte persone consumano i cibi solo in base al marchio o al prezzo.
Ho l’impressione che la tracciabilità sia una misura protezionistica per tutelare la produzione olearia italiana dalla concorenza sul prezzo praticata dall’ industria spagnola, che mi pare abbia preso totalmente il sopravvento in italia
(che è il secondo produttore di olio al mondo).
Spero di non aver detto troppe cretinate e vi saluto!