Patrik Lisa

Abbiamo bisogno di giovani chef con ambizione, desideri e sogni.
Abbiamo bisogno [per il futuro] di cuochi come Patrik Lisa, giovane Executive chef di Eataly Torino Lingotto (classe 1986). Nonostante la giovane età, ha alle spalle un’esperienza quasi ventennale in cucina.

Tagliatelle di verdure con crema di piselli e quinoa croccante

Mamma francese e papà italiano, cresciuto tra le colline di Chieri, Patrik entra in una cucina professionale a 17 anni un po’ per caso, per guadagnare qualcosa con un lavoro serale.

Quali sono state le tue esperienze? La mia prima esperienza l’ho avuta nel ristorante-pizzeria Del Pino a Pino Torinese. Inizio come lavapiatti per poi seguire la linea della pizzeria, con gli impasti e la cottura delle pizze, sono rimasto con loro per sette anni. Il lavoro al Del Pino mi ha stimolato ancora di più, volevo fare esperienze diverse, allargare i miei orizzonti. Mi ero appassionato moltissimo alla cucina, grazie anche a Luigi Caputo, chef 1 stella Michelin di Balbo, storico ristorante di Torino. Con Caputo ho capito che volevo diventare chef. Decido di iscrivermi ad un corso all’I.F.S.E., la Scuola di Alta Cucina e Pasticceria. Successivamente uno stage di 6 mesi nelle cucine del Magorabin, 1 stella Michelin, a Torino. Poi ho seguito il suo sous chef, Federico Allegri, nell’omonimo ristorate di Rivoli. È stata una bella esperienza, molto formativa. Terminata l’esperienza da Allegri mi sono spostato ad Asti, dove ho sviluppato insieme allo chef Enrico Pivieri la proposta gastronomica del Ristorante Il Cavallo Scosso.
Nel 2017 l’arrivo a Eataly Torino Lingotto: inizio come sous chef e dopo poco più di un anno, nel novembre 2018, divento Executive Chef, con la gestione delle cucine dei Ristoranti e della Gastronomia.

Qual’è la tua idea di cucina?
Per me la cucina è una cosa semplice: ingredienti il più possibile locali, stagionali, seguire anche le dinamiche dei mercati, puntare su quello che il territorio offre in un determinato momento.

Pensi che il futuro possa essere molto più vegetale? Introdurre sempre più ortaggi, legumi, verdure nelle proposte quotidiane?
Per me tutto ciò che è vegetale deve essere predominante. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un consumo esagerato di materie prime, abbiamo comprato troppo, per dirla in parole povere. L’utilizzo di carne o pesce è diventato realmente insostenibile.
Dobbiamo insistere sempre di più, far capire alle persone che devono limitarne il consumo. Mangiare meno proteine animali, prediligendo i piccoli allevamenti, la filiera certificata. Sono cresciuto in campagna e so cosa significa coltivare, allevare, quali sono i sacrifici.

Progetti futuri, sogni nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto per il futuro è l’insegnamento. Voglio diventare un insegnante, mi piace trasmettere, educare le persone all’alimentazione, le diverse cotture, studiare gli ingredienti. Spiegare cosa c’è dietro un piatto.

Piatto/ingrediente preferito?
Essendo nato e cresciuto in campagna il mio ingrediente principe, in assoluto, sono i pomodori. Quando è stagione dei Cuori di Bue basta poco: olio extravergine, basilico fresco e un cipollotto rosso. La mia idea di felicità.

Chef Lisa porta con sé i ricordi di un’infanzia in cascina con le sue tradizioni contadine: i pomeriggi a preparare gli insaccati dagli maiali della corte. La cucina di Patrik valorizza ed esalta la materia prima, sperimentando ma sempre nell’assoluto rispetto degli ingredienti.

Per questo nei menu dei Ristoranti di Eataly e tra le proposte della Gastronomia non possono mai mancare i grandi classici della cucina italiana: vitello tonnato, insalata russa, guancia brasata. Ma anche ortaggi, legumi, cereali e verdure, con proposte vegetariane e vegane davvero sfiziose ed invitanti.

Le proposte VEGGIE di Patrik sono un inno al gusto, al colore, al rispetto degli ingredienti. Le foto lo dimostrano.
Provate qualche sua ricetta e fatemi sapere cosa ne pensate.

*Un pezzo di storia dal blog, il post dedicato all’apertura del primo Eataly, 27 Gennaio 2007*

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