Sala Mollino Turin Palace Hotel

Amo la mia città, Torino. La amo da sempre. Viaggio spesso ma torno sempre qui, a casa.
La amo per la sua aria austera e aristocratica, per i palazzi d’epoca, per i musei, le gallerie d’arte, per le botteghe artigiane, per i parchi, il Valentino, polmone verde della città. La amo per il cioccolato e le piole.

Ogni tanto ho amici che arrivano a Torino, per lavoro o per diletto e mi chiedono un hotel dove alloggiare. Non sempre per me è semplice rispondere a questa domanda perché vivendo qui non sono informata sugli hotel. Sembra strano ma è così.

Però c’è una bella novità in città: da qualche mese ha riaperto uno storico Hotel, centralissimo, a due passi dalla Stazione di Porta Nuova, amato dai viaggiatori, il Turin Palace Hotel.
L’Hotel è tornato al suo antico splendore, dopo un lavoro di restauro durato due anni, e ad una bella ristrutturazione degli interni, realizzata dall’architetto Patrizia Poli.
Il Turin Palace, che ha riaperto a Maggio, ha inaugurato il ristorante Les Petites Madeleines, in cucina un giovane chef, Stefano Sforza.

Risotto Stefano Sforza- Les Petites Madeleines

Sono stata invitata a pranzo qualche giorno fa e ho scoperto in Stefano un grande talento e un amore per il mondo vegetale. Non tutti gli chef che ho incontrato negli ultimi anni, hanno saputo rappresentare con così tanto rispetto e tecnica verdure ed ortaggi. Così ho deciso di assaggiare la proposta vegetariana dello chef.

Nonostante l’età (29 anni), lo chef ha una discreta esperienza: comincia la sua carriera con un importante stage presso il ristorante Ducasse a 17 anni. Poi l’Hotel Bellevue di Cogne (1 stella Michelin) e al Ristorante del Cambio. Successivamente da Trussardi, con Luigi Taglienti, il Relais Bella Rosina dove è stato executive chef al ristorante Gemma di Rosa (dal 2011 ad aprile 2015).

Il Giardino

Tra i piatti più conosciuti ed apprezzati: Il Giardino, ora in versione autunnale, un condensato di erbe, ortaggi, radici e fiori, un brodo vegetale di funghi che cuoce per tre giorni, in assoluto il mio preferito con la fonduta di Raschera, cardo gobbo e uovo di quaglia e la Zuppa di radici, quinoa con polvere di carota e crumble di porcini.

Lo chef rende omaggio al territorio e alla tradizione in chiave moderna, senza però dimenticare i grandi classici: Vitello tonnato della vecchia tradizione piemontese con sedano riccio, acciuga del mar Cantabrico e cappero croccante e i Ravioli del plin ai 3 arrosti serviti su canovaccio.

Zuppa di radici, chef Stefano Sforza

Per chi tra di voi volesse prenotare un fine settimana a Torino, sappiate che è attivo il servizio in camera, che ho personalmente ribattezzato Chef in camera, realizzato dalla cucina del ristorante Les Petites Madeleines: una bella selezione di piatti dal menù direttamente in camera. Direi che non è niente male, se penso che solitamente il servizio in camera negli alberghi è sufficientemente anonimo.

Per chiudere la mia esperienza, una visita alla Spa dell’hotel, che consiglio caldamente alle amiche (e amici, ovvio): percorso acqua, sauna, bagno turco, docce sensoriali e di contrasto. Idromassaggio e naturalmente i massaggi. Insomma, un piccolo paradiso a due passi dal centro.
Da Gennaio la Spa sarà anche aperta al pubblico, per ora l’accesso è consentito solo agli ospiti dell’hotel.

Spa Turin Palace
(post realizzato in collaborazione con il Turin Palace Hotel)