Ladri di biciclette... by Mymovies

per la locandina di ladri di biciclette mymovies.it

Come già pubblicato da Fiordisale nel post di mercoledì e da Alex in quello di oggi, anche io mi sono detta che forse è arrivato il momento di fare chiarezza e pulizia sulla questione copie non autorizzate a testi e fotografie.
In questi 3 anni e più sono già successe cose del genere e lo scorso anno mi è capitato di trovare alcune mie foto (pubblicate anche su Flickr), in un mensile torinese dedicato alla cultura, benessere, viaggi e gastronomia. Dopo aver contattato la redazione personalmente e non avendo ricevuto nessuna risposta al riguardo, decisi che la via più breve e per loro dolorosa, fosse passare la rivista al mio avvocato, per risolvere la questione.
Come d’incanto dopo qualche giorno la redazione si fece viva e risolvemmo la questione. Loro, ovviamente, dovettero pagare le spese al mio avvocato, ma questo servii ad evitare future azioni di violazione del copyright, mi auguro non solo verso la mia persona.
Parlando con un amico fotografo all’epoca, mi spiegò che purtroppo questi furti “quasi legalizzati” sono all’ordine del giorno : ci sono molti siti di fotografie che vengono setacciati da agenzie di pubblicità, redazioni di riviste e quotidiani a caccia di scatti interessanti per le loro pubblicazioni. Il più delle volte non vengono scoperti, perché è molto difficile avere il controllo totale, e chi ha la paternità sull’opera, ben poco può fare, poiché il solo fatto di doversi rivolgere ad un avvocato, mettere in moto la macchina burocratica e proseguire nell’intento a volte vale più della candela. Per questo motivo su Flickr non utilizzo la licenza CC (Creative Commons) ma ho inserito su tutte le fotografie la C di copyright.
C’è anche da specificare che questa pratica del ruba l’idea, la ricetta, la foto è quasi esclusivamente un affare italiano, dispiace dirlo! Mi è già capitato più volte di ricevere mail su Flickr di agenzie pubblicitarie straniere, per lo più statunitensi, che mi chiedono autorizzazione scritta per l’utilizzo di alcune fotografie (con tanto di link e nome dell’autore) per siti internet o, ad esempio, per guide su Torino in lingua inglese rivolte a cittadini stranieri. Questo per farvi capire la sottile differenza che corre tra il popolo italico e quello anglosassone..Poi sicuramente anche da quelle parti accadranno cose simili, ma l’educazione di fondo è completamente diversa.

Sono anche io un pò stufa di tutti questi aggregatori, passino i primi (forse i più seri) che ci hanno contattato, ora capita di trovare link a blog e siti di cucina, a cui nemmeno pensavo di aver dato l’assenso.. O forse per loro vale la regola silenzio assenso?

A questo punto dovremmo davvero cercare di fare un pochino di chiarezza, giusto per evitare spiacevoli inconvenienti.

Per chi avesse voglia di darci un occhio, il sito ufficio brevetti da parecchie informazioni in merito a copyright, tutela delle fotografie e tutela del sito web.

Per comodità pubblico (con relativo link alla pagina madre) la parte relativa alla tutela del sito web

La tutela del sito web

Il sito internet può essere definito come un luogo “virtuale” all’interno della quale possono essere inseriti i contenuti più diversi, a seconda del tipo di rapporto che il titolare vuole instaurare con gli utenti. Si possono avere siti informativi, in cui sono presenti principalmente testi, siti illustrativi, in cui vengono presentate anche fotografie, siti commerciali o di altro tipo.
L’autore del sito internet gode della tutela prevista dalla legge sul diritto d’autore su ogni singola parte che compone il sito, sia essa un testo, un’immagine, una musica, un filmato o una foto, in quanto l’art. 1 l.a. prevede che “Sono protette ai sensi di questa legge le opere dell’ingegno di carattere creativo (…) qualunque ne sia il modo o la forma di espressione”.
[il sito come opera d’autore]

Viceversa numerosi problemi sono sorti per quanto riguarda la tutelabilità del sito quale lavoro unitario, dotato di autonomia e di un apporto creativo maggiore e diverso rispetto a quello ottenuto con la mera somma delle varie componenti.
Pure non essendoci ancora una posizione unitaria al riguardo, si può affermare che in certe condizioni l’imitazione servile di una pagina web da parte di un concorrente può configurare un’ipotesi di concorrenza sleale, mentre, sempre se ricorrono i presupposti di legge, il sito può essere tutelato nel suo complesso anche come struttura. Tra le rare sentenze in materia, merita ricordare quella del Tribunale di Bari del 21.06.1998 nella quale si è stabilito che un’opera telematica è meritevole di tutela se le modalità di accesso, il tipo di informazioni e i modi di consultazione sono originali e frutto di un’attività intellettuale di tipo creativo.

Si tenga presente che quello che si tutela non è l’idea di avere realizzato un certo sito con un certo contenuto, ma il modo concreto in cui lo si è realizzato.

Ufficio brevetti è un sito informativo a cura dello
Studio Legale Turini

Da parte mia cercherò di sistemare la questione mettendo un bell’avviso sul blog, che sto studiando con i ragazzi di Blulab.. Cosa non semplice. Al massimo utilizzeremo i banner di Copyscape.
Sulle foto ci sono già (C) e nome dell’autore, mi sa che servono a ben poca cosa.

Page copy protected against web site content infringement by Copyscape