Sono un segno di terra. E ogni tanto alla terra devo tornare, in un modo o nell’altro. Cittadina per scelta e comodità (lavoro, amici, famiglia), ho sempre amato sia la campagna che la montagna: a piccole dosi, senza strafare. Ogni tanto sento la necessità di riavvicinarmi alla mia amata natura, perché mi permette di ricaricare le batterie e riprendere il cammino più grintosa che mai.
Quando PRCoItaly, durante il viaggio stampa a Mauritius, mi ha proposto di visitare il gemello di uno degli hotel del nostro tour nell’isola blu (Shanti Maurice per MauritiusNira Alpina per Engadina) in Svizzera, istintivamente ho risposto subito di si. Anche se il periodo era un vero disastro, lavorativamente parlando: progetti da preparare e consegnare e 3 giorni via da casa avrebbero ulteriormente ingolfato la mia settimana. Poi mi sono detta mica si può sempre lavorare?
Così, tornata dal viaggio a Mauritius, mi sono messa a pianificare quello per la visita in Engadina di fine Giugno: aria frizzante, montagne a 360° e tante cose buone da assaggiare.

Nel set di Flickr che trovate qui sopra, ho cercato di raccontarvi tramite le immagini l’esperienza vissuta in Engadina durante il nostro viaggio.

Siamo partiti da Milano subito dopo pranzo per evitare il traffico dei primi vacanzieri, quelli del fine settimana che cercavano refrigerio come noi dal caldo torrido cittadino a causa dell’arrivo di Caronte. Anche per questo devo ringraziare il nostro viaggio stampa: 3 giorni fuori dal caos e soprattutto dal caldo afoso di Torino!
Il tragitto da Milano (in auto) è durato circa 2 ore e mezza e alle ore 17 siamo giunti a destinazione: Nira Alpina, il lago di Silvaplana sotto i nostri piedi e 23° la temperatura (al sole). Il paradiso!
Stephanie Fischer (Sales & Marketing Manager di Nira Alpina) a darci il benvenuto sulla terrazza dell’hotel. E assieme a lei una serie di bellissime mucche in alpeggio (non saranno le prime che vedremo) campane al collo comprese, un plateau di formaggi svizzeri da urlo e un calice di bollicine per brindare. Direi che l’inizio del nostro week end non è niente male. :)

Dopo i saluti a Stephanie, tutti in camera per un breve relax prima di uscire per cena. La serata si prospettava molto interessante: ad attenderci la funicolare che porta a 2456 mt slm. Precisamente al Muottas Muragl, romantik hotel con solo 17 camere, vista mozzafiato sulla valle e ristorante panoramico, il Mountain Dining.
Alla fine del tragitto in teleferica, a 2456 mt c’erano 9 gradi. Potete capire il mio entusiasmo amici, vero?
Sospesi sulle nuvole, bevendo Chablis e mangiando piatti tipici. Il tutto condito da un’ottima compagnia.

Muottas Muragl, quasi in vetta #Engadina

Incontri sulla Via Gastronomica: alpeggio #Engadina
prima tappa: antipasti sulla Via Gastronomica #Engadina
Breakfast Nira Alpina: bread

Sabato 30 Giugno mi sveglio di buon’ora. L’idea della passeggiata gastronomica in quota, la fantastica Via Gastronomica mi ha talmente incuriosito che nn vedo l’ora di uscire. Prima però ci attende la colazione, un ricco buffet preparato con cura e attenzione dal personale del Nira Alpina: brioches di ogni tipo, pani integrali, in cassetta, di segale e la mini baguette con l’impasto del Bretzel. La mia passione! Infatti la mia colazione tipo è al 90 % salata. Abbandono volentieri le marmellate e le confetture, per dedicarmi a pane, salumi e formaggi. Un bel caffè nero in tazza grande (a volte un tè verde) centrifugati di frutta e yogurt magro. Lo so, più che una signora sembrerebbe la colazione di un contadino che si prepara a lavorare nei campi per il fine settimana! Ma il medici hanno sempre detto che il breakfast è il pasto più importante della giornata. Come dargli torto? :P

Il percorso della Via Gastronomica parte dalla stazione a monte del Furtschellas, passa da Marmorè per condurre all’incantevole Val di Fex dove il ristorante Pensium Crasta propone dei gustosissimi piatti principali.
L’assaggio però inizia dal ristorante di montagna La Chüdera ( a 2312 m slm) che propone ai viandanti una serie infinita di antipasti (date un’occhiata al piatto di salumi e formaggi che sta poco più sopra!) pane ai fichi e noci, caffè, tè e succhi di frutta, con una vista spettacolare sul piano di Sils. Quindi, rapido calcolo, seconda colazione per i nostri eroi. E sono solo le 11.15!

Dopo esserci rifocillati ripartiamo, seguendo il sentiero che ci porterà alla seconda tappa, Pensium Crasta. Dopo circa un’ora e mezza di cammino, circondati dalle sontuose alpi, le mucche in alpeggio, fiori dai colori più rari, la strada da fare ci pare ancora lunga. Qualcosa ai nostri occhi nn torna: vuoi vedere che abbiamo sbagliato a girare? E così fu che invece di camminare dal lato giusto della montagna, per raggiungere Pensium Crasta, abbiamo cambiato direzione e ora ci ritroviamo a dover percorrere più del doppio di strada. Poco male. Non ci perdiamo d’animo. Soluzione di @toccodizenzero ? ci lanciamo giù dalla parete (ricoperta di soffice erba!) e tagliamo un bel po’ si strada: sono leggermente stanca, ho una sete incredibile e sogno una sedia all’ombra, una birra ghiacciata e riposo, vero Stefania??!! :D

Insomma tutto è bene quel che finisce bene. Leggermente dolorante, una parte del gruppo (l’altra ha preferito proseguire lungo il sentiero) raggiunge il percorso principale. Attendiamo l’arrivo del resto dei viandanti e raggiungiamo finalmente Pensium Crasta. Ad attenderci un vero miraggio: tavola imbandita, pane fresco, acqua minerale e birra. Il mio desiderio esaudito! Ordiniamo il pranzo: dalle tagliatelle ai funghi porcini, al rosti di patate con formaggio e uovo. Insalata e bresaola. Ho optato per quest’ultima, visto che mi attendeva ancora una parte di cammino, per raggiungere la terza tappa, il dessert e il caffè al Pensium Chesa Pool a Fex Platta.
Nonostante la fatica (se non sei abituato alle camminate in montagna ti spacchi le gambe, parola di lupetto!) la Via Gastronomica è un’esperienza che consiglio a tutti voi amici. E poter incontrare animali in libertà è davvero una gioia. Mi sono innamorata della mucca che apre il post. A dirla tutta mi aspettavo di incontrare Heidi da un momento all’altro. Peter invece lo abbiamo conosciuto! :-)

Visita al Caseificio: una vera fatica quegli assaggi :)
Visita al Caseificio
Visita al Caseificio: i formaggi, quanti formaggi! #Engadina

Dopo la Via Gastronomica il mio cervello pensava ad una sola cosa: Nira Alpina, relax, Spa, massaggi, idromassaggio ! Del sano e meritato relax ristoratore per il corpo e per lo spirito. Ho scelto, tra i tanti trattamenti della SPA, un massaggio con pietre di sale rosa dell’Himalaya. Si tratta di una vera e propria coccola a base di oli essenziali (energizzante, rilassante oppure un olio specifico per la meditazione) che viene fatta con delle pietre di sale caldo e serve a bilanciare i campi elettromagnetici (della durata di 60 minuti), che mi ha trasformato: ero talmente rilassata da non avere nemmeno voglia di entrare nella vasca idromassaggio.

Dopo il trattamento relax in camera fino al momento della cena, che si sarebbe svolta presso lo Stars restaurant, vista sulla vallata e con le stelle a portata di mano.
Cucina internazionale e locale. Personale attento e cordiale. Coccolati per tutta la durata della cena, ma senza esagerare. Gli ospiti sono a proprio agio, in un ambiente caldo e accogliente. Vi lascio il link alla carta dei vini, perché è molto interessante.
Dopo cena due chiacchiere e un eccellente cocktail al bar del Nira Alpina. Come far passare la voglia di tornare a casa a Sandra? Ecco, Stephanie, Stefania e tutto lo staff del Nira Alpina non hanno dovuto faticare molto per convincermi a voler restare ancora qualche giorno. ;)

Insomma, dopo il cocktail a nanna. Domenica mattina ci attendono al Caseificio, Sennerei Pontresina: banco di assaggi (non vi dico quanti formaggi ho visto e fotografato) e dimostrazione pratica della produzione di toma da parte di Peter. Ve l’avevo detto che avevamo incontrato anche Peter, sui monti!
Il caseificio è aperto al pubblico su appuntamento, ed è anche possibile acquistare non solo formaggi locali, prodotti dal consorzio, ma anche deliziose confetture, miele, pane, succhi di frutta.
Noi 6 invece, seduti al sole, con un bel piatto (non pieno, almeno per me!) di formaggi, pane ai fichi e noci + caffè nero. La colazione del campione [in effetti era la seconda colazione del campione]. Dopo la degustazione, dimostrazione pratica di come si prepara il formaggio. Si accettano volontari, ci dice Peter in tedesco :)
I formaggi sono prevalentemente di latte vaccino, una parte di capra, ma è una produzione limitata. Stagionatura breve per alcuni (dopo un mese possono già essere messi in commercio) per altri si parla di due/tre mesi, fino ad arrivare all’anno. Peter produce formaggio 7 giorni su 7 per buona parte dell’anno e a guardarlo si capisce subito che ama da morire il suo lavoro. Purtroppo parla solo tedesco e credo che certe sfumature, alcune battute dette durante la nostra visita si siano perse con la traduzione dal tedesco all’inglese per noi forestieri.

Che dire. Sono stata tre giorni in un luogo incantevole, che non conoscevo. Grazie all’ospitalità di Nira Alpina, all’organizzazione di PRCoItaly (grazie Stefania Arienti) e di Stephanie Fischer che ha organizzato per noi tutte le escursioni e le degustazioni, posso affermare che l’Engadina è un territorio da conoscere, esplorare e amare incondizionatamente. Le luci di St. Moritz sono molto vicine (e anche il jet set che la frequenta), ma per chi ama la natura incontaminata, i paesaggi di montagna, chi con una passeggiata in quota si sente felice come un bambino e non gli serve altro che un pezzo di formaggio, del pane buono e un bicchiere di ottima birra. Allora credetemi, in Engadina troverete tutto questo e anche di più. Ospitalità e rispetto, cosa che a volte nel nostro bel paese ci si dimentica di dare, anche un semplice sorriso e un buongiorno a volte bastano.

We love #Engadina!

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Visita al Caseificio: Gletscher-Mutschli
Sennerei Pontresina (Caseificio) : Peter alla produzione di formaggio #Engadina
Incontri sulla Via Gastronomica: lei era bellissima :) #Engadina