Scusate, all’apparenza può non c’entrare nulla con il blog, ma se vi fermate a pensare c’entra eccome!!!
C’entra perchè in quel tratto di mare vivono migliaia di specie marine e il cargo si è incagliato al largo della costa di Devon, sito naturale classificato come patrimonio mondiale dall’Unesco.Si trova fra due estuari protetti, quelli dell’Otter e dell’Axe, che ospitano diverse specie di uccelli oltre a varie specie marine…
La BBC riporta che a Lyme Regis, nota località marina soprannominata la perla del Dorset, alcune specie di uccelli marini sono già stati colpiti dal carburante fuoriuscito dalla petroliera…
La perla del Dorset è anche famosa per essere il centro della Jurassic Coast, ovvero una zona ricca di fossili di dinosauri risalenti all’era giurassica…
Riusciremo in un prossimo (e mi auguro non lontano)futuro evitare che questi disastri ambientali accadano ancora?? A serio rischio la salute dell’intero pianeta..ma è anche la nostra!
Grazie allo scempio umano ( megafantastico buco nell’ozono) riusciamo a “creare” uragani ( Kyrill) in europa!!
foto di Sara Bruckmann
Ve la ricordate questa foto?? Galizia, Novembre 2002- Petroliera Prestige distrugge le coste galiziane…la Marea Nera è arrivata…e in proposito:“L’ecosistema tarderà dai 2 ai 10 anni per ritrovare l’antico equilibrio, l’economia galega ha subito un colpo fortissimo, a catena, in tutti i settori, nessuno verrà veramente risarcito dai danni subiti. Il governo è stato assente e continua ad esserlo, appoggiando oggi una guerra in nome di quello stesso petrolio che ha invaso le coste galeghe. Le petroliere non hanno smesso di scaricare i loro rifiuti in mare,né di navigare senza norme di sicurezza più restrittive. Mentre l’oro nero continua a distruggere….” da Geroa.it -Marea Nera.
A voi le dovute riflessioni….
Intanto, grazissime per quello che sai.
Poi, cosa possiamo dire sul Devon che non sia banale?
Lo sai (lo so, perchè so che mi segui con assiduità) che sono di quelli che ha fatto il ’68. Sono quasi quarant’anni che ne vedo di tutti i colori, spesso mi incazzo come un toro, a volte mi prende lo sconforto.
Red Chef
P.S. – Non sono un anonimo, ma Blogger stasera dà i numeri, e non mi riconosce. Mi viene una crisi di identità.
Siamo talmente piccoli ed insignificanti di fronte a certi eventi…
Continua a seguirmi. In un prossimo post farò il seguito di questo tuo.
a me viene la pelle d’oca se penso a tutti quegli animaletti che ne verranno coinvolti.
Condivido questo pensiero e vorrei gridare con sconforto contro tutta questa distruzione. La salvaguardia del mare, del cielo, della terra, di tutti gli esseri viventi, animali e vegetali, sono l’unica salvaguardia della nostra vita. Come è possibile continuare ancora ad ignorarlo?
Ciao Zenzero,
cose del genere spezzano veramente il cuore, ma come facciamo a imparare se perfino nel nostro piccolo non sappiamo prenderci cura di dove viviamo (vedi la spazzatura abbandonata sulle spiagge o nei boschi)!
Ales di Preserveless (anche a blogger non riconosce!)
Ciao Red!! domani vado alla posta!! abbi fede.. ,-)
per il disastro nel devon non se ne è parlato quasi, e come vedi siamo i soliti 4 gatti che ci commentiamo a vicenda!!Aspetto di vedere il tuo post!
Ape Francesca e Ales… lo so è terribile e ci auguriamo che qualcuno decida di fare qualcosa!!
Buonaserata a tutti!
Ciao gourmet, mi permetto un OT (anche se in un post del genere sembra un oltraggio…): sono io che non riesco a caricare le foto delle tue dieci ricette preferite oppure il tuo blog ha qualcosa che non va? Gli altri lo visualizzano tutto intero? Fammi sapere, sennò devo correre ai ripari con il mio pc..
Mi piange il cuore…ogni volta.
L’uomo e` l’unico colpevole; e` ancora una minoranza troppo esigua quella che ha preso davvero a cuore la distruzione di Madre Terra e probabilmente quando si decidera’ di far qualcosa sara’ davvero troppo tardi. Nazioni come la Svezia, che pure non hanno il sole di tanti altri paesi, si sta adoprando per fare in modo che a breve tutte le fonti energetiche siano quelle che non causano danni irreparabili.
In Italia sono state costruite centrali eoliche quando si sono potuti fruttare i finanziamenti e giacciono li’ morte eppure regioni come la Sardegna, l’Abruzzo sono la patria del vento, abbiamo il sole, proprio tu Sandra mi dicevi che a Torino sono stati fatti lavori affinche’ per il riscaldamento domestico non si usino carburanti inquinanti. Perche’ non si prosegue seguendo la strada della ragione e del buon senso? Nelle citta’ ormai si soffoca, i paesaggi che servono come rifugio per l’anima subiscono questi scempi e il peggio dovra’ ancora venire…speriamo che le generazioni future siano piu’ sagge di noi.
Un mio modesto suggerimento per cercare di risolvere il grande problema della grande sventura accaduta al pozzo petrolifero a 1500 metri di profondità marino. Dopo i mancati risultati sperati di poter chiudere il flusso di petrolio del disastro avvenuto alcuna diecina di giorni fa, io vorrei lanciare una mia modesta idea per tentare di risolvere questo drammatico problema che tocca l’intera umanità mondiale, sia pure indirettamente. La mia modesta idea, è quella di poter affondare un carico galleggiante d’elevatissima grandezza di materiale di terra mista, roccia ed altro, magari preparato sul posto tra due grosse navi che la sostengono. Una volta preparata questa montagna di materiale, si farà affondare facendo affogare l’uscita del flusso bloccandolo definitivamente. Un altro mio suggerimento, consiste nel fatto di fare esplodere parecchie tonnellate di tritolo posizionato alle vicinanze del pozzo così si altererebbe la superficie al punto tale da fare modificare il terreno marino da non fare uscire più il petrolio che tanto danno sta creando. Santino Scuderi.
Secondo messaggio:
Se quanto ho suggerito alcuni ore fa non sembrerebbe sufficiente a poter chiudere l’immensa quantità di petrolio che continua ad uscire dal fondo del mare, suggerirei ancora un’altre mia idea che spero possa essere valida per chiudere la falla di petrolio che continua ad uscire creando danno immenso all’umanità ed allo stesso equilibrio marino già da tempo malato con la febbre. Questo altro consiste nell’utilizzare dei vecchi grossi transatlantici fuori uso, imbottirli pieni a zeppo di macerie varie è con parecchi tonnellate di tritolo atti a farli esplodere i transatlantici in posizione della fuoriuscita del petrolio atti a far modificare il suo stato fisiologico naturale in quella nuova, geologicamente. Sarà la stessa immensa massa di materiale che sarà posizionata e chiudere il pozzo petrolifero bloccandolo definitivamente. Spero che questo mio secondo suggerimento possa dare risultati positivi tanto sperati da tutti. Altre sì, il mio e solo un suggerimento socio umano culturale, senza alcun interesse particolare di sorta. Auguri di buon successo. Santino Scuderi.
Questo messaggio commento l’ho inviato il: 30.05.2010