Cook The Mountain

L’ultima settimana di Giugno è stata a dir poco frenetica. Gli impegni lavorativi si sono accumulati, foto da fare, articoli da scrivere. Tutto ha remato contro al mio trasferimento verso le Dolomiti, previsto per il 28 e 29 Giugno, in Alta Badia. Sì, perché in quei due giorni è stato presentato un progetto molto importante legato alla sostenibilità ambientale e alla cultura del territorio. Facile direte voi, ne abbiamo visti molti di progetti simili. Ma questo è speciale e anche bello rivoluzionario. Si chiama Cook the Mountain: 9 cuochi di fama internazionale, 24 giornalisti, 10 imprenditori e 16 delegati degli sponsor si sono confrontati riguardo ai temi e alla mission del progetto stesso e hanno degustato visionarie elaborazioni culinarie. Rispetto per l’ambiente, altissima qualità delle materie prime (tutte provenienti dal territorio) e un amore incondizionato per la montagna sono racchiuse all’interno di Cook the Mountain, che nasce dalla geniale intuizione di Norbert Niederkofler, chef stellato del ristorante St. Hubertus, insieme a Hugo Pizzinini, titolare dell’Hotel & Spa Rosa Alpina in cui è situato il St. Hubertus, e al supporto strategico di Paolo Ferretti, titolare dell’agenzia di comunicazione hmc e appassionato di “cultura e culture”.

Partendo da considerazioni gastronomiche sul rispetto di tempi, stagioni e prodotti che il cuoco deve avere, Cook the Mountain arriva a sviluppare modelli di comportamento universali: rispetto delle tradizioni, della biodiversità, delle tecniche di coltivazione, dei ritmi della natura. La cucina si trasforma così in “catalizzatore di processi culturali” e il cuoco diventa “educatore emozionale” con lo scopo diffondere nuovi modelli comportamentali e dunque contribuire allo sviluppo economico-sociale degli ambienti montani.

Cook the mountain

Nella suggestiva cornice delle Dolomiti, dopo un’interessante e culturalmente stimolante salita al Rifugio Scotoni a quota 2040 metri, ospiti e intervenuti hanno assistito alla presentazione ufficiale del progetto seguita da un workshop con gli chef: Josean Alija (Nerua Guggenheim – Bilbao), Eleonora Cunaccia (Primitivizia – Trento), Alfio Ghezzi (Locanda Margon – Trento), Rodolfo Guzman (Boragó – Santiago del Cile), Virgilio Martinez (Central – Lima), Giancarlo Morelli (Pomiroeu – Seregno), Ana Ros (Hisa Franko – Kobarid), Roland Trettl e ovviamente l’ideatore Norbert Niederkofler. A chiudere il tutto una cena a Castel Colz a La Villa con la presentazione ufficiale degli chef. Questo è solo l’inizio per Cook the Mountain. Il progetto viaggia verso l’Expo 2015, per diventare portavoce del tema della gastronomia di montagna.

Menù cook the Mountain

Potete seguire i prossimi sviluppi sulla pagina di FB dedicata a Cook The Mountain.
Credo che il prossimo appuntamento non me lo perderò, l’agenda lampeggia con luce verde verso l’Alta Badia!

Credits photo Cook the Mountain

Cook the Mountain