Amo leggere, tanto e di tutto. Tutto ciò che parla di gastronomia, cucina, di territorio mi piace sempre, molto. In questi ultimi anni ho collezionato (e proseguo) una serie infinita di volumi di cucina, riviste gastronomiche e di viaggi legati alla scoperta delle cucine degli altri. Amo condividere con chi mi segue queste esperienze, i viaggi, le nuove scoperte, anche quelle che mi portano a conoscere nuovi chef, la possibilità di un confronto con le loro cucine.
Ho avuto il piacere di conoscere di persona Leandro Luppi durante la Chef’s Cup a Gennaio, in Alta Badia. Suoi una serie di piatti davvero interessanti ed intensi per prodotti utilizzati, per la sapienza con cui realizza e crea le sue ricette, ma anche per l’amore che lo lega al territorio e il modo in cui lo esalta con la sua cucina.
Sfogliando il numero 4 di Cook Inc (nel bellissimo articolo di Alessandra Piubello) ho avuto modo di ritrovare la persona che ho conosciuto a Gennaio, poco amante dello showbiz gastronomico che ahimè imperversa negli ultimi tempi, tra programmi tv, radio, e tutto quello che ora ruota intorno al cibobusiness.
Tra le tappe gastronomiche da assaggiare di questo 2013 ho inserito la Vecchia Malcesine, e mi auguro di riuscire ad andarci presto. Perché ho voglia di vedere chef Luppi all’opera, con il suo pesce di lago, assaporare l’odore dell’aria e del lago, facendomi raccontare la sua cucina: così essenziale e creativa, ma allo stesso tempo semplice e confortante.
Ispirata da una ricetta di chef Luppi pubblicata sulla rivista Cook Inc, mi sono lanciata nella realizzazione. Ovviamente mancandomi le materie prime del lago, come la tinca ad esempio, ho rielaborato una versione tutta mia della sua carbonara di lago.
A noi è piaciuta, non dovete far altro che provare.
spaghettoni monograno felicetti grammi 160
panna grammi 100
uova codice 0 bio 2
filetto di trota affumicato grammi 100
burro
sale & pepe
ridurre la panna a fuoco lento del 50%, aggiungere le uova e cuocerle come se fossero strapazzate, tenendole morbide. Emulsionare con il minipimer.
Scolare la pasta al dente e finire di cuocerla in padella con la trota tagliata a dadini e il burro.
Comporre il piatto con la crema d’uovo sul fondo e aggiungere gli spaghetti (l’operazione sarà facilitata utilizzando un coppa pasta). Servire subito.
Abbinamento: un calice di Astraio 2011 (100% Viognier) – Maremma Toscana. Croccante, fresco e minerale il giusto, ben accompagna l’aromaticità di questo primo piatto, esaltandone la sapidità.
C’è un’altra cosa bella, che mi ha fatto venire voglia di andare a trovare Leandro Luppi. Il fatto che il suo ristorante sia pro dog: alla Vecchia Malcesine gli animali sono benvenuti, ovviamente è più facile che possiate portare il Vs cane e non il gatto di casa ;) Ma sulla pagina a loro dedicata sul sito, troverete le 7 regole d’oro, tra cui: UN CANE NON HA MAI TENTATO DI ANDARSENE SENZA PAGARE IL CONTO, UN CANE NON SI È MAI UBRIACATO, E POI SPORCATO IN MODO INDECENTE I BAGNI, UN CANE NON SI È MAI RUBATO I BICCHIERI DI MURANO.
Capito chef Leandro?
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Buonissima questa rivisitazione della carbonara.. resa leggerissima grazie alla trota..
Not Only Sugar
e bravi tutti e due allora! :)
Not only, molto leggera, prova!
Elisabetta, grazie ;)
Interessante versione della carbonara anche senza avere un lago vicino è molto invitante.
Rossella, da provare cara.
Bella rivisitazione di un grande classico, anche se non impazzisco per la panna nella carbonara.
Mi piace moltissimo, da rifare sicuramente. Credo che wordpress si sia mangiato la parte iniziale della ricetta. Baci
Roberto, anche a me nn fa impazzire la panna. Ma credimi, qui ci sta bene :)
FrancescaV, guarda bene. La prima parte, quella degli ingredienti è sotto la foto dello chef :) baci