Torta margherita

Questo post in realtà era previsto qualche giorno fa ma soprattutto era nato con un testo diverso. Purtroppo WP in questi giorni fa molti, anzi moltissimi capricci ahimè e, al momento di salvare la seconda pagina con il tastino ‘salva bozza’ ha visto bene di uscire dal programma e lasciarmi con palmo di naso e ciao ciao al mio post pieno di ricordi e di sorrisi! Sgrunt :(
Così, eccomi qui, oggi a scrivere qualche riga su una bella giornata trascorsa in compagnia di tanti cari amici, di sole, di cielo blu e di stelle.. E anche qualche lucciola, le prime!
Il ritrovo per noi è quasi sempre lo stesso: ognuno porta qualcosa, birra, vino, cibo e poi si inizia assaggiando qualche piatto per aperitivo e si prosegue, sempre chiacchierando fino a tarda sera. Cosa c’è di più bello??

Per l’occasione dei pasticcini salati ( a breve in un post dedicato!) e la torta margherita, mio dolce preferito di quando ero bambina. La mamma ce la preparava sempre per merenda, quando rientravamo da scuola….yum!

dosi per 6/8 persone

fecola di patate 200 grammi
zucchero grammi 200
uova codice 0 bio 6
limone bio, la buccia grattugiata
burro 150 grammi
lievito vanigliato 1 bustina
zucchero a velo

montare i tuorli con metà dello zucchero fino a renderli spumosi, a parte lavorate il burro con la parte dello zucchero restante. Aggiungete i tuorli montati alla crema di burro, unite la fecola e la buccia del limone. Montate gli albumi a neve e uniteli delicatamente all’impasto.
Imburrate una teglia di cm 24 di diametro, infarinatela e versate il composto, livellando bene. Cuocete in forno caldo (180°) per circa 45 minuti. Fate raffreddare prima di cospargere di zucchero a velo.

Nel titolo avete letto un nome alquanto strano, Lambic.. Lambic è un mondo a parte nel vasto panorama delle birre. Il Lambic nasce in Belgio, molto tempo fa (Cantillon se non ricordo male produce Lambic dal 1900) e ora sta spopolando sul territorio piemontese, ma non solo! Qui a Torino siamo ormai (almeno noi amici) Lambic addicted ;) grazie all’amico Vittorio aka @tirebouchon. I Lambic sono birre a fermentazione spontanea: il mosto di birra viene esposto ai lieviti selvatici e ai batteri autoctoni. L’insolito processo di fermentazione rende i Lambic unici, dal sapore e profumi intensi e distintivi: al naso fresco e vinoso, ma che a tratti ricorda anche il sidro. In bocca un’acidità sorprendente, lunga e persistente.

Quello che vedete fotografato è il Kriek 100% Lambic bio, dove Kriek sta per ciliegie amarene! Un Lambic intenso: al naso frutti rossi, in bocca lievemente amaricante. Per intenderci avete presente quando mangiate le ciliegie e le amarene e alla fine vi resta il nocciolo in bocca, che lascia quella lieve nota amara?? ecco il sapore è quello. Oltre alla sorprendente somiglianza con il karkadè (@Wineup docet!) Il Lambic o si ama o si odia. Non vi lascia scampo. Ma se siete per il primo partito ve ne innamorerete.

Lambic 100% bio Kriek