Si avvicina un week end ricco, anzi ricchissimo di eventi, ma anche di incontri. Domenica 12 Giugno parto per qualche giorno dedicato all’insegna della natura, degli amici e del buon cibo (non può mancare no?) ma soprattutto per una delle feste più importanti che tanti attendono sull’isola, la raccolta delle lenticchie, che proprio l’11 e il 12 Giugno avrà luogo a Ventotene. Io nn vedo l’ora!
Mi aspettano Anna, Stefano, le lenticchie e una serie di avventure attraverso i cammini dell’isola e il suo mare. Oltre ad una delle viste più belle del mediterraneo.
Le prime coltivazioni di lenticchie sull’Isola di Ventotene pare che risalgano all’inizio del 1800, ma c’è chi sostiene l’ipotesi che tale coltivazione fosse già praticata ai tempi della colonizzazione dell’isola da parte dei Romani. Dopo aver raggiunto quote di produzione ragguardevoli (circa 1500 quintali annui) tali da stimolare l’esportazione del prodotto in terraferma, si è avuto, in seguito allo spopolamento dell’isola nell’immediato dopoguerra, un forte calo della produzione fino ad arrivare a una coltivazione a carattere prettamente familiare stimata intorno ai 50 quintali annui. Di contro si nota oggi una leggera inversione di tendenza, anche in considerazione del grande successo che la lenticchia di Ventotene riscuote dai suoi estimatori. Dal 2002 è stata inserita nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali del Lazio.
La semina della lenticchia avviene seguendo tecniche antiche culturali: a “solchi” e a” fonti”.
La coltivazione a solchi consiste nel dividere il terreno in piccole “chianuttelle” rettangolari dentro cui si realizzano con la zappa solchi lunghi circa sei passi dove, con gesto sapiente, si deposita il seme e lo si ricopre con un leggero strato di terreno. La coltivazione a fonti, invece, più adatta a piccole estensioni di terra, consiste nello scavare con la zappa piccole buche nel terreno (fonti), nelle quali viene depositato il seme e poi ricoperto.
La semina inizia generalmente a dicembre/gennaio e si conclude a marzo, a seconda della qualità del terreno: se più leggero e sabbioso si semina prima, se più pesante e argilloso si può attendere anche marzo. A questo punto si direbbe che il lavoro sia concluso, ma non è così: le lenticchie man mano che crescono devono essere ripulite dalle erbe infestanti, che con loro e più di loro crescono, fino a ottenere filari verdi completamente puliti.
La raccolta , o “scippatura”, attività molto faticosa in quanto avviene a mano e praticamente in ginocchio sul terreno, avviene verso la fine di giugno, a completata essiccazione della pianta. Nelle ore più umide del mattino (dalle 5 alle 10), la pianta viene estirpata, ossia “scippata”, dal terreno e viene lasciata ulteriormente seccare a terra. È necessario compiere questa operazione al mattino molto presto perché in quelle ore il baccello che contiene le lenticchie (non più di due per baccello) è morbido e inumidito dalla rugiada e non rischia di aprirsi al momento dello strappo.
A questo punto si provvede alla battitura (o “scogna”), che consiste nel battere con qualsiasi mezzo le piante scippate per far sì che la paglia si divida dalle lenticchie. Questa operazione, contrariamente alla precedente, deve avvenire sotto il sole rovente per consentire al baccello di aprirsi facilmente e di rilasciare il suo prezioso contenuto. Strumento antico per eseguire questa operazione è il “vivillo”, composto da due bastoni snodati legati tra loro con una striscia di cuoio, con cui, roteando, si colpisce il mucchio di paglia e lenticchie.
Infine bisogna dividere definitivamente la paglia dalle lenticchie: questo avveniva tradizionalmente con l’ausilio del vento che provvedeva a far volare via la paglia sospingendola fuori dall’aia e a far cadere per terra le lenticchie, più pesanti. Oggi questa operazione avviene con l’ausilio di ventole elettriche, che simulando il vento, permettono di ottenere lo stesso risultato.
La lenticchia di Ventotene è un prodotto di grande qualità e con proprietà organolettiche uniche nel suo genere e particolarmente resistenti alla cottura. (testo tratto da Sua maestà la lenticchia)
Ho chiesto ad Anna di regalarci una delle sue preziose e golose ricette. Ed ecco a voi il purpetiello con scarola e lenticchie
Polpetti affogati con lenticchie e scarola
4 PERSONE
polpetti o moscardini 600 grammi
lenticchie di Ventotene 200 grammi
insalata scarola 50 grammi
prezzemolo 20 grammi
aglio due spicchi
peperoncino fresco 10 grammi
acqua 2 cl
4 fettine di pane
olio extra vergine di oliva
sale
Scaldare 5 cl di olio, soffriggervi l’aglio e il peperoncino, aggiungere i “polpetti” puliti e lavati e far rosolare. Aggiungere 1 mestolo di acqua e il prezzemolo e cuocere finchè tutta l’acqua sarà completamente consumata, per circa 20 minuti.
Lessare le lenticchie in acqua profumata di aglio e prezzemolo.
Intanto tagliare la scarola a listarelle e farla stufare in pochissimo olio per circa 4 minuti.
Tostare le fette di pane in forno.
Scolare le lenticchie ed aggiustare di sale e olio.
Disporre nei piatti le lenticchie, sovrapporre la scarola, sistemare sopra il crostino di pane sul quale adagiare il polpetto, guarnire con erbe aromatiche, aggiungere un filo d’olio e servire.
Credo che nei 3 giorni che passerò sull’isola farò grandi scorpacciate di lenticchie e pesce. :-)
Note di Viaggio: Destinazione Ventotene, partenza domenica 12 Giugno. Amo questo lavoro!
concordo! e ti invidio….
inoltre adoro le lenticchie.
buon viaggio!
Fai grandi scorpacciate anche per me!!!…e un abbraccio alle isole pontine che adoro!!
ristorante Giardino i suppose…
Buon viaggio e grazie ad Anna per l’ottima ricetta. Ciao Daniela.
Lilli :*)
Sonia abbraccio!
Alex, ce la metto tutta eh?!? :)
Mic esatto.. fino al 15 !
Daniela, grazie cara!
Dev’essere bellissimo partecipare alla raccolta delle lenticchie.
Siamo abituati a vederle sempre inscatolate.
La ricetta è intrigante, di solito, alla scarola abbino i fagioli.
Buona raccolta!
Giovanna
Ma che fai raccogli anche tu?
Buona raccolta e riempiti gli occhi e il cuore del mare meraviglioso che vedrai, noi vedremo le meontagne questo we, e per certi versi anch’io amo questo lavoro ;)
Baci tesoro :)))
Sarà sicuramente un bel fine settimana, goditelo. Lenticchie, polpetti e l’amatissima scarola, ovvero la mia insalata preferita. Complimenti ad Anna, ricetta stratosferica!
Un abbraccio
Ma come ti invidio! Io amo infinitamente quella piccola isola meravigliosa!!!! Sono già commossa guardando le foto e ricordando i profumi dell’estate.
Buon viaggio e… salutami il mare!
Per tutti quelli che pensano che le lenticchie si mangiano solo a Capodanno :((
Buon viaggio!
Credo che chi si arroghi il diritto di scrivere in pubblico debba conoscere quanto meno le regole base delle grammatica della nostra amata e difficilissima lingua.
Congiunzioni e punteggiatura non possono coesistere nella stessa subordinata. E’ dannatamente difficile seguire il senso di periodi articolati con i piedi.
Smettetela di calpestare e di godere nel farlo la nostra povera lingua.
Signor correttore che tra parentesi ha come mail maremmamaiala@toscana.it che mi suona tanto come troll/bufala, ma sei per caso iscritto alla Pregiatissima Accademia Della Crusca? Conviene che rileggi bene cosa hai scritto.
grazie a tutti: Giovanna, Ady, Roberto, Tilia, Donatella!
a cena di amici l’altra sera parlavamo proprio della lenticchia di Ventotene e mi hanno detto che a settembre c’è una grande sagra in suo onore….penso di farci un salto