Arriva la Santa Pasqua, e quindi i festeggiamenti in famiglia, le tradizioni religiose, la preparazione dei piatti regionali e la voglia di cucinare insieme. Il menu tipico partenopeo in occasione delle festività pasquali vanta una gran varietà di ricette gustose da preparare in compagnia dei propri cari, ma quest’anno a tavola accanto alla classica pastiera, il dolce simbolo della Pasqua napoletana realizzato con grano, ricotta, uova e acqua di fiori d’arancio, c’è anche lo Stoccafisso di Norvegia!
Pastiera o Stoccafisso… Accomunati da un gusto unico e da un processo di lavorazione che non ha uguali. La pastiera è un dolce buonissimo che si rifà ad antichi riti della terra: la leggenda infatti vuole a che inventarla sia stata addirittura la sirena Partenope e i suoi ingredienti rimandano alle offerte alla Dea Cerere. Un alimento della tradizione che viene proposto in tutte le case napoletane, la cui preparazione rappresenta un vero e proprio rito che richiede tanto tempo e voglia!
Lo Stoccafisso di Norvegia è frutto di un procedimento eccezionale e antico, una tradizione che si tramanda di generazione in generazione e che avviene solo ed esclusivamente alle Isole Lofoten, nel Nord della Norvegia, da febbraio ad aprile. L’abbondanza proprio in questo periodo della migliore qualità di merluzzo, quello artico norvegese, e l’ideale combinazione tra sole, pioggia e vento artico favoriscono la produzione. Grazie a questa lavorazione naturale, lo stoccafisso diventa un prodotto genuino, dal sapore e dalla consistenza unica.
In realtà, lo stoccafisso è un prodotto apprezzato da sempre dagli italiani che abbinano gli ingredienti tipici regionali al gusto intenso del pesce. In Campania, infatti, lo stoccafisso è fortemente radicato nelle tradizioni culinarie locali e viene cucinato in maniera differente, con diversi ingredienti regionali come pomodorini, peperoni, basilico, olive nere e bianche, ecc.
Prima del dolce, ovviamente pastiera, perché non deliziarsi con un’ottima ricetta preparata con lo stoccafisso di Norvegia e con ingredienti tipicamente campani?
Ecco un’idea originale e gustosa per il menu di Pasqua, lo Stoccafisso di Norvegia alla perticaregna (ricetta campana)
per 4 persone
Stoccafisso di Norvegia già ammollato grammi 800
peperoni rossi secchi 6
peperoncini piccanti 2
spicchi d’aglio 2
olio extra vergine di oliva bicchiere 1
sale (se necessario)
Cuocere il baccalà a vapore. Nel frattempo sminuzzare i peperoni secchi e i peperoncini, scaldare l’olio in una pentola, affettare l’aglio e far soffriggere i peperoni e l’aglio a fuoco basso per una decina di minuti. In un’altra pentola mettere i pezzi di stoccafisso, coprire con i peperoni e l’olio e cuocere per altri 5 minuti. Aggiustare di sale se necessario. Servire caldo oppure se in estate, freddo come facevano i contadini che lo consumavano il giorno dopo per colazione.
Scusa Francesca, ma per lo stoccafisso alla Perticaregna non specifichi i mn. di cottura al vapore.Mia nonna che faceva il baccalà (stoccafisso ammollato ) al sugo con la polenta lo faceva cuocere per 1 ora abbondante e si disfaceva in scagliette, ma restava sempre molto sodo.Puoi “schiarirmi?”Grazie
Buonasera Terry, intanto mi chiamo Sandra ma credo che fosse già chiaro prima che scrivesse il commento. Non capisco inoltre il link al mio blog per registrarsi ai commenti, visto che sul blog scrivo solo io. Non ha un blog suo?
Lo stoccafisso deve cuocere circa 20 minuti al vapore. Spero che la schiarita (come la chiama lei) sia stata sufficiente.
ed io invece ho fatto un baccalà al forno su cremina di ceci :-)
abbiamo culinariamente quasi santificato la Pasqua insieme! :-)
auguroni in ritardo, baci!
Molto goloso e bello anche a livello cromatico.
Ma l’olio non è un pochino troppo?
Un abbraccione
Cinziaaaaaaaaa :))) ma quanto tempo cara! niente carne quest’anno. Non ne ho proprio più voglia. Auguri in ritardo anche da parte mia :*)
Roberto, è molto buono. La ricetta è la rielaborazione di un classico campano. L’olio ci sta ahimè tutto! abbracci a te