Chi mi conosce sa che mi piace giocare in cucina: non sono per gli esperimenti estremi, ma ogni tanto faccio delle prove, cambiando i liquidi di cottura per esempio.. ed è capitato anche a questo bel polpo (pescato) di kg 1.2. che una domenica di non molto tempo fa ha deciso di sacrificarsi per una buona causa: il nostro pranzo! E poi pranzo light, che alla sera avevo anche la festa (posticipata) per il mio compleanno :-)))
Dicevamo cottura nell’Arneis.. per la cottura ho utilizzato la pentola a pressione, fidata alleata per esperimenti gastroculinari. Dopo aver lavato bene il polpo, l’ho messo nella pentola a pressione con una carotina novella tagliata a rondelline, un cipollotto ben lavato e tagliato in 4 per lungo, alcuni grani di pepe nero e un paio di grani di pimento della Giamaica.
Ho aggiunto circa mezzo litro di vino. E stop. Non prendetemi per matta, ma il test vale il risultato, ve lo posso assicurare! :)
A fine cottura lasciate raffreddare il polpo nella pentola chiusa. Dovrà cuocere all’incirca 25 al massimo 30 minuti non di più. Una volta raffreddato, tagliatelo a pezzetti, conditelo con un filo di olio e.v di oliva delicato.
Qui entra in gioco l’olio e.v. di oliva de Il Brolo. Per questa ricetta ho utilizzato il blend di Patrizia Rampa. Cultivar: Leccino 70%, Casaliva 25%, Pendolino ed altre varietà 5%. L’aggiunta di un pizzico di erba cipollina, a crudo richiama la spiccata nota erbacea dell’olio. Per condire solo olio e.v. di oliva, un pizzico di sale integrale e una macinata di pepe. Mi raccomando amici, niente limone! al massimo una grattugiata di scorza, giusto per estrarre il profumo e qualche goccia infinitesimale di olio essenziale.
Non tutti sanno che le nostre amate olive vengono attaccate, nella stagione estiva (fine luglio/agosto/settembre), da una mosca davvero infingarda: la mosca Olearia. Davvero una brutta bestia per gli olivocultori. I danni alle colture sono notevoli, sia in termini di qualità che quantità: vengono utilizzate anche le olive bacate per produrre l’olio. Il risultato è una notevole acidità nel prodotto finale, e di conseguenza una minore conservazione. E il quantitativo utilizzato per la produzione è minore, a causa della polpa ‘mangiata’ dalle mosche.
Nonostante Il Brolo non sia un’azienda a certificazione biologica utilizza, per debellare le mosche, gli stessi metodi che vengono utilizzati dalle aziende BIO, le Eco trap* (dal sito de Il Brolo):
* controllo efficace della mosca dell’olivo senza trattamenti con insetticidi tossici
* eliminazione del rischio di contaminazione per l’operatore poiché non dovrà distribuire insetticidi convenzionali
* non rilascio di sostanze chimiche nocive sui frutti, sulle foglie e sulla pianta
* riduzione al minimo dell’impatto sull’ambiente e sull’entomofauna (insieme di insetti utili di una data zona).
Il tutto per salvaguardare la nostra salute (quella di noi consumatori in primis) e soprattutto per salvaguardare l’ambiente e il territorio che ci circonda.
“Traduttore inglese italiano”
In english!
Those who know me know how much I enjoy dabbling in the kitchen, not only with extreme experiments, but also with trials: for example, trying alternative cooking liquids. That’s exactly what I did with this fabulous 1.2 kg octopus (caught, not farmed) which a few Sundays ago decided to sacrifice itself for a noble cause: our lunch! A light lunch, as that evening I was to have a belated birthday party :-))) We thought we might cook it in Arneis wine. I used the pressure cooker, my faithful ally in countless culinary experiments. After cleaning the octopus thoroughly, I placed it in the pressure cooker with a finely sliced new carrot, an accurately washed spring onion, chopped lengthwise and in quarters, a few grains of black pepper and a couple of Jamaican pimento seeds.
I then added approximately half a litre of wine, and that’s about it. I haven’t gone mad. I can assure you, the experiment was worthwhile! :)
Once the octopus is cooked (25, max 30 minutes), leave it to cool in the closed pressure cooker. Once it has cooled, chop it into pieces and drizzle over some delicate extra virgin olive oil.
This is where the Il Brolo extra virgin olive oil comes into play. For this recipe, I used Patrizia Rampa’s blend. Cultivars: Leccino 70%, Casaliva 25%, Pendolino and other varieties 5%. Adding a pinch of raw chives brings out the oil’s marked herby note. I then dressed the octopus very simply, with extra virgin olive oil and a pinch of unrefined salt and pepper. Take note, my friends: no lemon! At the very most, you can add some grated lemon rind, just for the scent, and a few tiny drops of essential oil.
Not many people know that in summertime (late July/August/September) our beloved olives are besieged by a truly nasty fly, known as the “oil fly”, the scourge of all olive growers. The damage it causes to olive trees is remarkable, both in terms of quality and quantity. However, even the damaged olives are often used to produce oil, and this results in greater acidity, and hence shorter conservation times. And of course, the amount available for production is lower, as the flies have “feasted” on the olive pulp.
Even though Il Brolo is not a certified organic company, it fights these flies with the same methods adopted by organic companies, the so called Eco-traps* (source: the Il Brolo):
* effective protection against olive flies without the use of toxic insecticides
* no risk of contamination for operators, who are not required to spray conventional insecticides
* no release of harmful chemical substances on fruits, leaves and plants
* minimal impact on the environment and the entomofauna (the useful insects of an environment or region).
The aim is to safeguard our health (first and foremost that of the consumers), and, above all, to safeguard our surroundings and the environment.
apperò…. cottura in vino assicura un sapore unico :-)
ciao sandra!
oh mammamia che buono!
P.S:dove lo compri il pimento della giamaica?Te lo fai arrivare?Grazie!
babs, lo sai vero??? ;-))) e l’arneis ci stava d’incanto! ciao cara!
Italian, il pimento lo compro in Francia, ma credo che se trovi una drogheria fornita nn ci siano problemi nemmeno qui da noi! E anche sul web puoi acquistare molte spezie
;)
Il polpo al vino, rosso o bianco, è veramente buono. Coi tuoi ingredienti poi, posso solo immaginarlo.
Buongiorno Sandra, voglio ringraziarti di cuore per questo post, non solo per la ricetta che sarà senz’altro ottima, ma in modo particolare perchè hai messo in risalto un aspetto per me importante, “l’informazione verso il consumatore” e la massima trasparenza.Il sito, che curo personalmente, è nato proprio con questo intento, educare, informare ed avere uno scambio con i lettori. E’ ancora giovane e comincio solo ora a ricevere i primi commenti, che spero aumentino sempre più. Ciò che desirero è far sentire le persone che mi seguono sul sito, come se fossero in contatto diretto con me, vorrei che vivessero le stesse emozioni che vivo, vorrei che parlassero con me e che nascesse in loro il desiderio di venire a toccare con mano e trovare un riscontro vero in ciò che leggono. Sono certa che tutto questo sarà piano piano possibile, grazie anche a te ed alla sensibilità e passione che metti in ogni tuo post. Ma ora vorrei lodare la ricetta :-) Mi piace molto il polpo, solitamente faccio la versione classica con patate ma non ho mai provato la cottura nel vino, interessante sperimentazione…la proverò presto e assolutamente senza limone !!! :-)
Grazie
Un abbraccio
Patty
Arneis, l’ho sempre e solo bevuto…Ora mi tocca ‘mbriacare il polpo!!!!:D
Rossella :)))
Patrizia, ho sposato il progetto dell’olio e.v.di oliva de Il Brolo perché ci credo e so quanta passione c’è dietro quella goccia d’oro che arricchisce i miei piatti ogni qual volta lo uso in cucina.
Il fatto che inizino ad arrivare commenti sul sito è segno che le persone sono sempre più curiose di sapere cosa mangiano, cosa le fa stare bene e cosa le aziende di un certo tipo fanno per i prodotti. Ci vuole pazienza, ma vedrai che pian piano i commenti saranno sempre di più.
E fra poco sarò anche da te (nn vedo l’ora!) a fotografare gli ulivi ;)
Un abbraccio
Saretta!! ah ah ah, il polpo era very ciucco! :P
Adoro il polipo, con questi ingredienti diventa un piatto super.
Ciao Daniela.
anche io non vedo l’ora :-)
Amo molto il polipo, ma anche per me è stata un scoperta vederlo cuocere nel vino. Davvero ottimo!
Trovo anche molto interessante la scelta di informazione del consumatore. E’ necessario ricordare a chi fa la spesa, ed in particolare alle mamme, che l’olio è un vero e proprio alimento, prima che un condimento.
Come dire che la nostra salute dipende molto dalla qualità del cibo che mangiamo.
Si spendono circa 15 euro al litro per l’olio del motore delle auto, come potremmo non porre la stessa attenzione alla qualità dell’olio che va sulla nostra tavola?
Complimenti a Patrizia, l’Extra vergine d’oliva del Brolo è davvero ottimo. I miei migliori auguri anche per il sito, sono certa che il profumo dell’olio sarà un ottimo richiamo per moltissimi visitatori!
mammamia che buono.
Speciali sono i tuoi dettagli che fanno la differenza.
le papille ringraziano ;-)
Quando cucino il polpo di solito metto mezzo bicchiere d’acqua e altrettanto di vino bianco secco, oltre ad odori e spezie.Proverò la tua versione enoica. Un abbraccio
Il polpo ‘mbriaco lo chiamerebbero qui, dev’essere di un buono, come ce lo vedresti un cottura al Montepulciano d’Abruzzo? Oppure meglio un trebbiano?
La pentola a pressione è svampata, ahahah, ma appena me la ricompro ci provo bacioniiiiiii ;)
Sandra….
Mi tocca andare a prendere il polpo adesso..
:)
Mi hai fatto tornare alla mente la ricetta del polpo stufato al Falò d’Ottobre..solo che qui, immagino che il piatto se la giochi molto di più sui profumi che ( sempre immagino ) saranno finemente suadenti.
L’arneis è generalmente fruttato di media persistenza e immagino che l’olio del Garda sia accompagnato nell offrire al piatto tutta la sua fragranza.
Un abbraccio!
( io voglio assaggiare quel baccalà estremo )
:-)
Mmmmmm, questa la provo nella sc :)
Come sai non sono un’amante del pesce, ma devo dire che se me lo trovassi già bello pronto (e soprattutto cotto) lo mangerei anche volentieri. Interessante la cottura con l’Arneis :)
Un bacione!
Sono stupita e incuriosita per la cottura del polpo con l’Arneis che proverò la prossima volta :)
Meraviglioso!! questa ricetta la voglio assolutamente provare!
Ti sono debitrice perchè grazie al tuo corso mi sta venendo voglia di conoscere, cucinare ma soprattutto mangiare pesce.
grazie davvero
Cucino il polpo in pentola a pressione con qualche aroma e un po’ di vino, ma non no ho mai messo così tanto! La prossima volta abbonferò! Ciao, Lucia
Il Benaco, il Roero, il Mediterraneo … un triangolo davvero perfetto! Complimenti per la scelta!
buongiorno!!
parto dal fondo :)
Antonella, una delle forme geometriche che preferisco! Adoro anche le piramidi!
Lucia, prova ad ubriacarlo, poi dimmi come è venuto :P
Elena, sono molto molto contenta! Non sai che piacere sapere che quello che stiamo facendo durante il corso ti appassiona così! Spettacolo! ;)
Ci vediamo mercoledì prossimo, mi raccomando!
Milena, credo che sarà di tuo gradimento !
Sara, mi sa che sei una coccolona in fatto di cucina. Ti piace che gli altri ti preparino i manicaretti, vero?? :)))
Reb, che cos’è la SC ?? ;DDD
Paolo Carlo, mi tocca provare con il Falò d’Ottobre adesso! Mi sa che manca la materia prima ;)
Ady, appena torna la svampata prova con un Trebbiano! :DDD
roberto, ubriacalooo! :)
Monica, condivido su tutto! purtroppo sulle tavole degli italiani manca ancora tanta informazione. La salute sopra ogni cosa. Sempre.Buona giornata! ;)
Patrizia! ;)
Daniela grazie fammi sapere che cosa ne pensi! ciao a tuttiiiiiii
Questa cottura mi ha conquistata! Sai cosa mi piace della tua cucina? E’ la semplicità, essenzialità ma sempre con un tocco speciale. E poi ho sempre voglia d’assaggiare tutto ;-) Un abbraccio e buon fine settimana
L’olio del Garda mi fa molta curiosità, sinora ne ho solo sentito parlare, ma non ho ancora avuto occasione di acquistarlo..adesso vado a guardarmi il link..
In stra ritardo: Sc=slow cooker ;)
Ottima idea Sandra per iniziare l’estate, ci mettiamo ai fornelli questo weekend!
..Con tanti amici e qualche bicchiere di buon Arneis sulla tavola,oltre che in pentola;)!
Interessante…questa di aggiungere il vino proprio non l’avevo pensata, io da quando ho sperimentato la cottura del polpo senz’acqua non riesco più a farne a meno e a dirla tutta il mio pescatore di fiducia me ne conserva sempre qualcuno perché sa che non lo rifiuto mai!!! ;) La prossima volta lo cucinerò così!!! Ti bacio cara!