Il 28 Ottobre ho partecipato alla presentazione del libro de La Credenza, The new Season, edizioni Gribaudo. Un libro intenso, ricco di storie, belle storie e nn solo di ricette: tanti racconti, basati sulla quotidianità del ristorante, dei piatti, della brigata di cucina, dei prodotti che fanno grandi i piatti del locale, grazie all’amore dei produttori. E racconta la storia di Giovanni e Igor e dei loro primi vent’anni a La Credenza.
Durante l’aperitivo post presentazione, Giovanni Grasso e Igor Macchia hanno deliziato i nostri palati con alcuni dei piatti presenti nel nuovo menù della Credenza.
Uno tra tutti ha attirato la mia attenzione: la capasanta marinata con miele e limone. Un piatto semplice, quasi banale, ma che invece di banale nn ha nulla. Di un’eleganza disarmante, a mio parere riesce a conquistare i palati più esigenti.
Logicamente il piatto originale era diverso, ma a me piace giocare con le ricette degli chef, riuscire a capire come le hanno pensate, realizzate. O almeno provarci.
Il gioco è partito al mercato di Nizza, durante il nostro fine settimana. andiamo quasi sempre nello stesso banco del pesce al mercato. Buona qualità e ottimi prezzi (Place du Général de Gaulle- a fianco del bistrot a huitres, Le Gambetta )
Non sto a raccontarvi la nostra spesa. Acchiappo al volo le ultime 4 capesante (ricordatevi che se sono intere è meglio), le bellissime coquilles St.Jacques, tanto amate dal Botticelli. Ora so cosa preparare per cena.
Ho eliminato la conchiglia, senza rompere il corallo, lavato bene le capesante sotto l’acqua, cercando di eliminare la sabbia. Dopodiché le ho asciugate con carta da cucina. Spremuto mezzo limone. A questo punto preparato un contenitore di ceramica, una piccola boule e emulsionato due cucchiaini di succo di limone, con 3 cucchiaini di miele di Rododendro Thun e un cucchiaio di olio e.v.di oliva cultivar taggiasca. Le dosi possono variare dalla quantità di capesante. Nel piatto ne potete contare 4. Ho aggiunto del sale, un pizzico di pepe e della scorza di limone grattugiata (preziosi oli essenziali). Emulsionato bene la marinatura. Tagliato a fette, per orizzontale le capesante. Sistemate in un piatto e coperte con la marinatura. Non le ho tenute molto a marinare, una mezz’ora circa. Aggiustare di sale se necessario, aggiungere un pizzico di pepe.
Potete servire le capesante in un bicchierino, infilzate da un mini spiedino di metallo, tipo spada(ccino). Oppure in un piattino, con qualche scorzetta di limone grattugiata.
Buon fine settimana a tutti! :)
Deliziosa, le capesante mi piacciono molto quando sono servite essenziali e questa mi sembra una ricetta adattissima. Un bacione
Piatto molto interessante. Complimenti, rubo la tua versione. Ma in quella bagna cosi’ gialla cosa c’e’?
Ciao Simona , grazie!! Credo che ti piacerà molto :) un bacio a te
CorradoT semplicemente gli ingredienti che hai letto nella ricetta ;)
Bella questa tua interpretazione! antipasto ideale per queste feste!
Buona giornata!
Sono stata ad un corso di cucina di recente, all’ultima lezione c’era un sommelier che spiegava gli abbinamenti e a un certo punto se ne viene fuori con “Ditemi voi cosa c’entra la capasanta con il limone! Si aggiunge acidità al piatto senza motivo. Uguale per l’emulsione con l’olio di oliva, non ha senso!”. Ho fatto l’espressione di Daria (il famoso cartone su MTV http://en.wikipedia.org/wiki/Daria ) e ho smesso di seguirlo. Diciamo che non sapeva che vino abbinarci! ;-)
Lizzy, tres gentil :)
Francesca, ah ah ah… bellissimo. Mandiamolo dagli chef de La Credenza.. Le bollicine sono la soluzione, sempre! Buona festa :*)
Semplice, bello, elegante. Anche a me piace non seguire scrupolosamente le ricette dei grandi chef, non per presunzione, ma perchè sono convinto che aggingere un tocco personale sia più divertente|