La spesa al mercato del sabato mi dona sempre delle belle ispirazioni per le ricette del fine settimana. Lo scorso sabato il nostro abituale caffè da Orso, un giro di perlustrazione dai contadini di via Galliari e poi un salto in pescheria. Bottino: vongole veraci e due belle seppie, nero compreso.
Si è accesa la lampadina e la ricetta per il nostro pranzo della domenica era già praticamente pronta o quasi.
Mi piace sperimentare e fare modifiche sui classici e anche questa volta ho provato a dare un tocco personale. Durante la preparazione ho aggiunto un pizzico di salsa di soia durante la cottura delle seppie. Una soia davvero speciale.
Ho scoperto questa soia grazie a Igor Macchia del ristorante La Credenza che la usa da qualche tempo. Cari amici, se siete abituati alle salse di soia industriali dimenticatevele. Una volta assaggiato il sapore della vera salsa di soia, fatta in modo artigianale, non potrete più usare altro per condire pesce crudo o cotto, verdure e crostacei. Grazie a Igor ho conosciuto Giovanna Chen e Caroline Lin, le due produttrici di questa soia fatta interamente a mano, durante l’ultimo Salone del Gusto. La soia di Giovanna e Caroline è prodotta con fagioli neri di soia, sale marino integrale di Pirano e zucchero di canna. Il tutto viene poi messo in vasi di terracotta e fatto fermentare per quasi un anno. Un prodotto unico che nasce da tanta passione e amore per il proprio lavoro. Perché durante la cena Giovanna e Caroline mi hanno raccontato cosa vuol dire produrre la propria salsa di soia, seguire un sogno: fatica tanta, lavorare sotto il sole per ore e giorni interi. Ma oltre la fatica anche molte soddisfazioni.
Al Salone del Gusto sono riuscita a comprare una bottiglia di Harmonious, solo una! Il prodotto è andato esaurito in pochissimo tempo, con grande soddisfazione delle due amiche taiwanesi. Ora aspetto la prossima produzione e prenoto le mie bottiglie di soia, non vi dico quante ;-)))
dose per due persone
per il condimento
seppia 1 + il suo nero
aglio 1 spicchio
olio e.v. di oliva
salsa di soia Harmonious (Taiwan)
spaghetti di Kamut Monograno Felicetti grammi 170
portare a ebollizione abbondante acqua in una pentola capiente. Nel frattempo preparare la seppia: lavare bene, tagliare e a strisce. Scaldare due cucchiai di olio in una padella di alluminio, insaporire con lo spicchio d’aglio. A questo punto aggiungere la seppia. Alzare la fiamma per circa un minuto, mescolare velocemente o far saltare la seppia nella padella con abili gesti (io non sempre ci riesco!). Aggiungere la soia e insaporire.
Scaldare brevemente la seppia, aggiungere il sacchetto del nero che romperete nella padella, mescolare velocemente. Scolare al dente gli spaghetti e mettere nella padella con la seppia e il nero. Insaporire bene. Se necessario aggiungere poca acqua di cottura.
Servire con qualche goccia di soia al piatto.
Vi domanderete a cosa serve la foto del tè qui sotto. Ve lo spiego subito. Invece di servire gli spaghetti con del vino o birra, ho deciso di abbinarli ad un tè nero, leggermente aromatizzato. Questa versione di Earl Grey di Clipper è perfetta perché poco invadente al palato e trovo che stia molto bene con questo piatto così sapido, ricco di aromaticità e umami.
Ecco svelato l’arcano.
Try it!
Ciao Sandra, piacere di rileggerti :)
Sono incappato nel tuo blog perché mi stavo un po’ documentando sul nero di seppia, che ad essere onesto ho usato sempre poco nella mia cucina. Ma dato che in Olanda me lo hanno già chiesto varie volte, volevo fare qualche esperimento.
Questa tua ricetta mi pare un ottimo punto di partenza per me.
Spero che tutto ti vada bene (ma direi di sì) :)
Ciao :)