Esperimento per la cena di San Valentino riuscito. Non avevo in mente niente di particolare, una cena a casa noi due soli, come tante altre. Poi è venuto fuori questo risotto che ha stupito anche me, creato in meno di 30 minuti, con quello che avevo in frigo e come sempre le ricette pensate all’ultimo sono quelle che mi danno più soddisfazioni. Un po’ come i post del blogzine, quelli scritti di getto, con passione e nessuna programmazione, sono quelli che preferisco, più spontanei e veri.
Proprio come questo. In molti spesso su Instagram mi chiedono la ricetta dopo aver visto la foto, a volte le pubblico, altre volte me ne dimentico e restano delle desolate bozze in archivio. Oggi no. Ho fatto in tempo a prendere appunti mentre cucinavo, ed eccomi a voi.

Carnaroli Gran Riserva Riso Gallo -maturato 1 anno- grammi 170
salmone selvaggio affumicato (pescato) 1 fetta
créme fraiche 2 cucchiai
barbe di un finocchio ben lavate e asciugate
burro 1 cucchiaio
sale + pepe nero del Madagascar
zeste di limone (non trattato)

nota: per la cottura ho usato acqua naturale calda, la preferisco al brodo quando i risotti sono molto delicati. Per sfumare il riso ho usato due cucchiai di bollicine rosé.

tostare bene il riso in una pentola d’alluminio o rame, senza aggiungere grassi. Sfumare con il vino rosé, alzare leggermente la fiamma e far evaporare l’alcool. Aggiungere poco per volta l’acqua calda. Tagliare a strisce e poi a pezzetti il salmone, aggiungerne metà nel risotto con qualche barba di finocchio. Proseguire la cottura, aggiustare di sale se necessario. Mantecare a fine cottura con il burro e la crème fraiche. Aggiungere il restante salmone e le barbe di finocchio. Servire subito con una macinata di pepe nero e qualche zest di limone.