Olfatto, odorato. Senza non credo si possa resistere a lungo. O almeno io non potrei. Spesso ( e chi mi conosce lo sa bene) la mia allergia mi lascia senza respiro, con il fiato corto e il naso chiuso. Solo con le medicine (antistaminici e spray al cortisone) trovo sollievo e torno a respirare quasi come una persona normale!
In questo periodo mi reputo fortunata, perché il naso mi permette di odorare al 100% qualsiasi cosa. :) E i tè di Acilia da annusare sono fantastici! Siamo giunti alla degustazione n°3 con il tè Li Shan. Sinceramente non saprei quale scegliere tra quelli degustati fino ad ora: Ye Sheng e il verde Anji Bai. Sembra che Acilia abbia centrato in pieno i miei gusti!
Li Shan Tea: un tè semiossidato naturale, coltivato nella parte centrale di Taiwan, sulla montagna Li Shan, nella contea di Taichung. Note fiorite, frutti, la lavanda in sottofondo, freschezza marcata e un lieve tannino di fondo. Prima di realizzare la ricetta con il riso alla lavanda, ho bevuto il Li Shan in diversi momenti della giornata. Poi, ripensando al possibile abbinamento ad un piatto, mi è venuto in mente che, nascosta in dispensa, da qualche parte giaceva abbandonata una scatola di riso lungo aromatizzato alla lavanda. Ed ecco la lampadina accendersi!
Realizzare un risotto alla lavanda, aromatizzando l’acqua di cottura con del finocchio e alcune foglie di tè.
ricetta: per due persone
riso chicco lungo con lavanda gr 150 (mi raccomando deve essere lavanda per uso alimentare e nn cosmetico)
finocchio -le foglie esterne più dure, lavate molto bene
Li Shan Tea Oolong qualche foglia
olio e.v. di oliva
burro 1 cucchiaio
acqua naturale/filtrata mezzo litro (più quella per la teiera)
*Parmigiano Reggiano 1 cucchiaino (potete anche nn metterlo, secondo me aggiunge sapidità al piatto)
tagliare a pezzetti il finocchio. Mettere l’acqua nella pentola a pressione e aggiungere i pezzi di finocchio e un pizzico di sale. Chiudere e dal sibilo cuocere per circa 10/12 minuti.
Filtrare il brodo ottenuto e trasferire in una caraffa.
In una padella scaldare un cucchiaio di olio e.v. di oliva, aggiungere il riso e tostare per un minuto. Aggiungere il brodo di finocchio poco per volta. Quando il riso è quasi pronto, aggiungere le foglie di tè, mescolare bene. Aggiungere ancora un po’ di brodo. Mantecare con il burro e prima di servire aggiungere il parmigiano.
Comporre il piatto (come da foto) decorando con qualche foglia di tè e fiori di lavanda.
Servire con una tazza di Li Shan appena fatta.
Il Li Shan si può utilizzare fino a 6 infusioni con le stesse foglie. Acilia consiglia gr 4, 200 ml di acqua a 90° per un minuto di infusione. Sulla pagina dedicata al Li Shan Oolong troverete molte altre notizie interessanti, oltre ai successivi tempi di infusione.
Sandra….che cosa interessante, molto esotica, poi io adoro il riso in tutte le sue varianti…come ti capisco con le tue allergie, io ho avuto mia figlia con allergie alimentari multiple, che mi hanno fatta penare per due anni, per fortuna abbiamo superato, ma ancora adesso faccio attenzione e preferisco farle torte in casa magari senza burro per evitare di ripiombare nell’incubo….
Raffinatissima anche questa proposta, cara Sandra. Scoprirla al risveglio è stato un auspicio di buon umore, di buona giornata.
Il riso alla lavanda sembra profumare a tal punto da oltrepassare lo schermo, è bellissimo.
Ti ringrazio ancora. Un abbraccio.
Paola, grazie. Se avrai occasione prova l’abbinamento. Il riso mi è piaciuto moltissimo. E per le allergie lasciamo perdere. Un disastro su tutti i fronti! Ma fra poco passerà, ne sono certa!
a presto
Acilia, grazie a te per questa opportunità. Ho scoperto dei tè meravigliosi. Un abbraccio a te :)
se no conosco un’ottima allergologa…solo che è pediatrica (Regina Margherita), quindi ti riceve in studio e puoi giocare con Barbie e altre amenità mentre lei ti visita ;-)
Mi sono innamorata di questa ricetta solo immaginandone i profumi ed i sapori. Bellissima proposta che solletica non poco la mia curiosità :) Grande Sandra (as usual) :*
Bella questa ricetta !Una passeggiata in Paradiso… Mi vien voglia di provarla e poi qui non é certo la lavanda che manca ..a proposito : la lavanda per uso alimentare é quella selvatica , quella coltivata é troppo ricca in canfora ( questo é quello che mi ha insegnato il mio amico Claude , vive nelle Halpes de Haute Provence ed é un profondo conoscitore di erbe .
che originale e profumato questo piatto! complimenti! bacioni
Bella questa proposta;ti confesso che nella mia classifica ci sono ancora le pere con gorgonzola!Brava ;-)
A presto Laura
lo annuserei volentieri anch’io!
Fantastico!! Anch’io provo ogni tanto a cucinare con il tè per il mio blog Five O clock ma le tue ricette sono molto più originali e carine! Tra l’altro ho comprato la lavanda poco tempo fa quindi proverò di sicuro, grazie :-)