A Pasqua niente carne, come da qualche anno ormai, preferiamo consumare pesce e crostacei. Non siamo vegetariani, anche se ogni tanto il pensiero ci viene. Mangiamo sempre meno carne e a dir la verità, stiamo bene così. L’unica cosa che a volte ci fa gola sono i salumi, quelli buoni.
La pasta invece, a quella non potremo mai rinunciare e spero di non doverlo mai fare per qualche strana intolleranza. Sarebbe una vera tragedia, gulp!
Dicevamo, a Pasqua no carne. Ma tanto pesce e molluschi. Per primo una pasta al nero di seppia, spaghetti Felicetti, con vongole cotte al vapore con scorzette di limone e un abbondante spolverata di shichimi togarashi, una delle mie spezie preferite, basta guardare qui, dove trovate una serie di ricette a tema :)
dose per 4 persone
spaghetti al nero di seppia Felicetti grammi 360
vongole veraci 1 kg
limone naturale, solo la scorza ben lavata 1
olio e.v. di oliva del Garda q.b.
shichimi togarashi 1 cucchiaino abbondante
sale (pochissimo)
pepe
Nota: La sera prima mettere a bagno con del sale grosso le vongole, trasferire in frigorifero. Questa operazione permette di eliminare l’eventuale sabbia in eccesso.
In una pentola capiente portare ad ebollizione l’acqua per la cottura della pasta. Il giorno dopo prendere le vongole dal frigorifero, lavare bene sotto l’acqua corrente. Trasferire le vongole in una padella (dovrà essere molto grande) con le scorze di limone, chiudere con un coperchio e far cuocere al vapore fino a quando non saranno aperte completamente. Quelle che resteranno chiuse dovrete gettarle.
Per facilitare gli ospiti preferisco sempre pulire la maggior parte delle vongole e lasciarne solo alcune da gustare nel piatto per il pasto: è più semplice anche per quelli che non vogliono sporcarsi le mani :)
Cuocere gli spaghetti al dente, trasferire nella padella con le vongole, finire la cottura nel brodo, aggiungendo un filo d’olio a crudo e spolverando con il shichimi togarashi. A piacere potrete anche grattugiare della scorza di limone.