Continua la saga di Un tocco di zenzero e il risotto in pentola a pressione. Sì, ogni tanto lo faccio in pentola a pressione e viene anche buono, perché? :)
Non vedo cosa ci sia di male e soprattutto con il proliferare apparecchiature iper tecnologiche in cucina, la buona e vecchia P.a.p (abbreviazione per pentola a pressione) ci può dare un grande aiuto, soprattutto quando si arriva a casa a delle ore improbabili, ed è impensabile la realizzazione di un ‘risotto classico‘ (casseruola, burro/olio, scalogno, brodo etc). Ho raggiunto la perfezione di cottura con quantitativo di carnaroli, acqua calda (4,5 dl) e 8 minuti di cottura.
riso Carnaroli de Gli Aironi grammi 185
blue des Causses grammi 50
scalogno 1/2
Porto 1 bicchierino (per sfumare il riso)
olio e.v. di oliva cultivar taggiasca
sale, pimento della Giamaica
acqua calda 4,5 dl
Tritare lo scalogno molto fine, scaldare 2 cucchiai di olio e.v. di oliva in una casseruola e farlo rosolare. Aggiungere il riso, tostare velocemente, girando bene con un cucchiaio di legno. Sfumare con il porto, mescolare e a questo punto aggiungere il bleu des Causses tagliato a cubetti (in alternativa un pezzetto di Rochefort o del Gorgonzola). Mescolare, versare l’acqua calda e un pizzico di sale. Chiudere la pentola e cuocere, dal sibilo, per circa 8 minuti (o 7 minuti e 1/2). [con l’esperienza capirete quale tempo di cottura è perfetto per voi, e per il vostro risotto :) ]
Al termine della cottura mantecare con lo 1/2 cucchiaio d’olio e.v. di oliva.
Servire con un cubetto di formaggio, una macinata di Pimento della Giamaica e qualche goccia di Porto.
Per decorare e aggiungere una nota erbacea ho utilizzato dei Crunchy Aironi all’origano di Pantelleria.
Il formaggio che ho utilizzato è questo, bleu des Causses una delizia made in France scoperta qualche giorno fa a Nice. Formaggio a latte vaccino (100%) erborinato, con il 45 % di materia grassa (minimo) è un Appellation d’Origine Contrôlée (la nostra D.o.c) prodotto quasi esclusivamente nell’Aveyron e affinato in cave calcaree.
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dai il risotto nella pentola a pressione????? non posso non provare!!!!
Devo provare assolutamente! Con il gorgonzola sarà la mia cena :)
Viva la pentola a pressione!!!! E’ la mia compagnuccia di scorribande in cucina.
Mi piace perché:
1) se salto il soffritto è dietetico e posso mangiarlo anche io
2) ha un erborinato e gnummy
3) ha il formaggio però non in quantità industriali quindi calorie controllate
4) lo mantechi con un po’ d’olio e non con philadelphia, burro, panna e chi più ne ha più ne metta!
Lo faccio…deciso!
Condivido l’uso della p.a p. per fare il risotto, è stata uno dei primi piatti furbi preparati per quello che è diventato il mio consorte ;D
Quel formaggio mi garba assai, affinato in grotta ne sento il profumo!
La p.a.p. la uso alla grande perchè cucino x 4 a pranzo e a cena, condivido i tempi di cottura e la leggerezza della mantecatura con olio..perfetto. Il formaggio posso provare a cercarlo in Via Berthollet..ci provo
Salamander davvero, sì!! Prova e vedrai :)
Camilla, come è andata? :P
Pandizenzero, sempre viva!! :)
Flo, tesora, eccoti!! So che apprezzi la mia cucina quasi light eh eh eh :o)
Marina, anche tu vedo che nn disdegni la p.a.p.!! per me certe sere è essenziale :*)
Pasquina, se lo trovi dimmelo che lo vado a prendere anche io :) Io amo la mia pentola a pressione!
Devo provarlo assolutamente, ottima proposta. Ciao Daniela.
anche io faccio spesso i risotti con la p.a.p. sopratutto quando ho poco tempo ma ho voglia di qualcosa di gustoso.
Daniela sono sicura che a te piace :)
Federico, benvenuto :) la p.a.p salva cena assolutamente!