La bicicletta spesso mi porta lontano. A volte però, per scoprire luoghi d’altri tempi basta che giri l’angolo. Come questa mattina, passeggiando per San Salvario e il mercato di Piazza Madama Cristina, per il settimanale giro dei banchi, complice un timido sole.
Ero già passata qualche tempo fa in quel minuscolo panificio, ma oggi la scritta sulla vetrina ‘caffetteria Papale’ mi ha regalato un sorriso in più, e mi sono detta ‘ma si, entriamo e vediamo se ha ancora della pasta dura‘.
Non so come sia la situazione pane dalle vostre parti amici, ma qui da noi è sempre più difficile trovare del pane buono, a prezzi onesti e che il giorno dopo non sia buono solo per rompere il muro, oltre che i denti.
Molti di voi so che il pane lo preparano in casa. Anche a me ogni tanto capita, ma siamo solo in due, e a volte faccio prima a cercarlo fuori (sempre che sia di qualità!!) che a farlo.
Entrando da Ubertalle ci troviamo in una bottega d’altri tempi, con gli scaffali di legno e le due signore dietro al banco, dal sorriso dolce e gentile, che appena varchi la soglia ti danno il buongiorno e ti regalano un sorriso, altra merce rara, i sorrisi al giorno d’oggi.
Il negozio è minuscolo e al suo interno racchiude anche un angolo dedicato alla caffetteria (a sinistra) la Papale che mi aveva incuriosito: i biscotti fatti ‘in casa’, i savoiardi sono leggeri, soffici e deliziosi, racchiusi in semplici sacchetti di carta trasparente, senza tanti fronzoli. Grissini stirati a mano, panini di ogni foggia, pane di grande pezzatura e, ancora, focaccine, pizzette, sfoglie farcite.. si respira aria di ‘cose buone’.
Parlando con alcuni amici, proprio nei giorni scorsi, siamo giunti al fatto che di negozi del pane come gioellieri ne abbiamo decisamente troppi. Un pochino di umiltà e umanità non guastano. Oltre al fatto che pagare (a volte) 8/9 euro al kg, il pane, mi pare un vero e proprio furto, si può dire?? Anche se utilizzano le farine biologiche più buone del mondo! Amici miei, è pane…
Panificio Ubertalle
Via Berthollet 24/D
Torino
Accanto al mercato di Piazza Madama Cristina
Ora tocca a voi fare una passeggiata fino in San Salvario e visitare il panificio.
Non sarò food stylist, ma foodie sì, eccome!
CIAO MITICA SANDRA, leggendo di Torino, so che in Via Avigliana c’è un panificio un pò all’antica, mio figlio quando viene dai nonni compra… Bè, io invece dopo una lotta all’ultimo sangue e chili di farina che sembrava cemento di pronta..ora panifico e a casa un sucessone! Domani week all’insegna di degustazione a Cagnes sur Mer : Salon Gourmand de Vigneron. Quand’è che scendi da queste parti? Un abbraccio
Ehilààààà mitica la Cricca!!! So che panificare in casa è una bella soddisfazione, cara mia. Ma in mancanza di quello buono casalingo, si va dal panatè! Via Avigliana?? Non conosco, farò un salto a controllare.
P.s. forse a fine mese vado un paio di giorni al mare. Forse!! Vai a Cagnes?? Dove? Un abbraccio a te
Tematica scottante quella del pane, anche qui purtroppo non è che siamo messi meglio devo dire. Anch’io a volte me lo preparo a casa, ma anche noi siamo in due e tante volte si fa prima a comprarlo, è vero. Prossima volta che vengo a Torino ci voglio andare da Ubertalle, anzi, facciamo così, ci andiamo insieme ;)
Buon week end, un bacio.
Sara
Ma che bella questa nuova rubrica…#foodie e si parla di pane, pane buono (merce rara di questi tempi)e di pasta dura (che richiede una lunga lavorazione che oggi pochi fornai hanno voglia di fare),
andrò quanto prima a trovare le signore del panificio Ubertalle, in quel di San Salvario a Torino.
WOW! Un tesoro davvero…devo fare un salto in quel panificio…ormai è un disastro trovare del pane davvero buono senza strapagarlo…annoto l’indirizzo e volo!!!
Anche da noi è così, c’è però un vecchio fornaio che si è specializzato in pane integrale, farro e così via. E’ bravo, fa delle pizzette buonissime. Anche nel suo negozietto si respira aria d’altri tempi.
Piccole botteghe di artigiani con la passione di una volta vanno sostenuti ogni giorno. Noi, nel nostro piccolo ci proviamo.
Ah, dimenticavo. Ti saluta PanKogut! :)
Ciao
Ciao Sandrina,hai ragione costa troppo e spesse volte non merita neanche… qui da me si trova per di più “pane comune” che lo sostituisco ben volentieri a quello della mia macchinetta,almeno non mi costa a peso d’oro! Credo comunque che il pane più buono lo fanno nel meridione,ricco di sapore e povero nel prezzo… Peccato che dalle mie parti le piccole botteghe stanno scomparendo dando largo a centri commerciali o simili :-(
Ti auguro un buon fine settimana
Donatella
Una mattina di queste ci passo di sicuro (lavoro lì vicino!), dal tuo racconto mi sembrava di essere in una favola, non pensavo esistessero ancora posti così!
Buon week-end e grazie della dritta!
Bellissimo questo pane :)
Magari ci farò un salto quando ripasso a Torino, ottimo pane, ottimo cioccolato ;)
News fattorie fiandino?
ciao sandra, bello questo pane e che soddisfazione quando si trovano posti così!
a breve puoi venire ad assaggiare il pane e non solo……………………ciao cara!!!
8 9 Euro al kilo???????
Da quando mia sorella sta a Milano capisco perchè i turisti venendo qui si innamorano tra le altre cose del pane.
Per me il pane è mezzo kilo cotto con anice e sesamo. Anche qui c’è chi lo fa meglio e chi peggio però riusciamo a mangiarlo anche il giorno dopo.
Ritorno per dirti che per COLPA tua ieri sono andato a prendere gnocco con olive e pizza buonissima dal nostro fornaio di una volta.
E qui si ingrassa, alè!
Buona Domenica
Con piacere saro contentissima di fare un giro in San Salverio per un po di buon pane! Yes we’ve lived in places where good bread is hard to find but are lucky enough to have a fabulous bakery near the house. And how we mis good Italian bread! Your bakery sounds like heaven!
PANE BUONO a prezzi onesti?? Assolutamente dal PANIFICIO FISSORE di Moncalieri!! ( sotto l’Arco)
Bene, bene, nn pensavo che il post sul pane avrebbe scatenato una serie di commenti gioiosi! e anche golosi :)
Mi fa anche piacere se qui avrete voglia di aggiungere i Vs suggerimenti su panetterie/panifici degni di nota.
Per questo ringrazio Wood! Appena capito a Muncalè ci faccio un salto cara.
Danilo, no, ehmmmm, fammi capire bene, che nn ho capitoooo! :D
Daphne, stiamo lavorando per voi. Spero di darvi belle notizie a breve. La cosa si è fatta più lunga del previsto ;)
Posso aggiungere che mi sono trasferita a Torino da quel di Bari nel 2006 per amore.
Torino è una città splendida ma…il pane non è “come quello di giù”. Non è un luogo comune e basta. Se siamo qui a scrivere è perchè la cucina non è per noi una questione di pancia piena. Ma è un’arte raffinata, che ci scuote con attimi di deliziosa felicità.
E qui a Torino il pane è più una scultura del giorno dopo da appendere al muro che una golosità.
Sabato ci vado, al Panificio Ubertalle
io sono andata lì vicino al civico 30 della stessa via ed ho trovato delle stratosferiche ciabatte.
Sabato tappa obbligata all’Ubertalle…se lo dice la Sandra…
che bello essere di Torino e leggere queste notizie!!! :o)
…e lo sapevi che proprio lì vicino, nell’angolo sud-est della piazza c’è un negozietto che è uno dei segreti meglio custoditi di Torino? E’ una vecchia drogheria, non particolarmente smart, anzi, positivamente incasinata dove hanno un bancone che assomiglia stranamente a quello di un vecchio ufficio postale o banca (si, perchè c’è un vetro fino al soffitto che funge da spazio espositivo della merce, e in questo una piccola finestrella attraverso cui si affacciano i proprietari). Vendono spezie freschissime e tantissimi tipi di tè sfusi, a peso. Inoltre stoccano parecchie specialità (salse, etc) provenienti da altri paesi e difficili da trovare in Italia. Io lo definisco – chi è di Torino capirà – una specie di ‘Panissa dei poveri’. Ciao e complimenti per il blog.