Proseguono gli esperimenti di cucina, tra uno scatolone per il trasloco e lo studio. Non si finisce mai di imparare e quando posso mi dedico a letture (tra dispense e libri) a tema, scrittura, cucina e fotografia.
In cucina nelle ultime settimane ho realizzato un paio di ricette, studiate per il nuovo formato di Monograno Felicetti Matt, le Pàche. Un bel giorno mi sono detta ‘ma perché non dolci?‘ Detto, fatto. Ecco il risultato.
Fra circa un mese a Milano la decima edizione di Identità Golose e il tema di quest’anno sarà ‘una golosa intelligenza’. Non vedo l’ora di scoprire quali saranno le ricette che verranno presentate a Identità di Pasta. Tanti gli chef protagonisti: da Mauro Uliassi a Enrico Bartolini, Norbert Niederkofler e Davide Scabin, il quale (so per certo) sta studiando qualcosa di molto particolare e ci stupirà.
Dopo attento studio, ho provato a realizzare un dolce con le Pàche, una semplice interpretazione del cannolo siciliano. A casa mi hanno chiesto il bis e dovrò rifare l’esperimento molto presto. Sto anche studiando una variante al cioccolato. Vi farò sapere cosa viene fuori :))
P.s. chissà se chef Scabin approverebbe!
dose per 4 persone
12 Pàche (o paccheri)
mezzo cucchiaino di scorza di limone bio grattugiata
mezzo cucchiaino di scorza di mandarino bio grattugiata
miele d’ape nera sicula al fico d’India 3 cucchiai abbondanti (circa 50 grammi)
anice stellato 1/2 bacca
per la crema di ricotta
ricotta freschissima 200 grammi (se di pecora meglio, ma so che è difficile da reperire)
miele millefiori 2 cucchiai
gocce di cioccolato fondente q.b.
per il piatto
zabaione al Marsala
arancia candita (preferibilmente intera o a metà)
La mattina, ma forse meglio la sera prima, scolare bene la ricotta dall’acqua (colino e contenitore direttamente in frigo). Preparare lo zabaione, far raffreddare e tenere in frigo, in un barattolo.
Il giorno dopo lavorare la ricotta con il miele leggermente scaldato fino ad ottenere una crema morbida, passare al setaccio. Mettere in frigo fino al momento dell’uso.
Portare a bollore una pentola con 1,5 lt di acqua, sciogliervi il miele, aggiungere la scorza di limone e mandarino grattugiata, la bacca di anice stellato e far bollire per almeno 5 minuti.
Aggiungere la pasta, cuocere al dente (per me molto al dente). Scolare e appoggiare su un canovaccio pulito per eliminare l’acqua.
Riempire le Pàche di ricotta aiutandovi con una sac à poche o con un cucchiaino, facendo attenzione a non far fuoriuscire il ripieno ai lati. Eventualmente togliere la ricotta in eccesso con il dorso di un coltello.
Decorare con le gocce di cioccolato (a piacere).
Tagliare a fette sottili l’arancia candita, il coltello dovrà essere molto affilato, ho usato uno Zwilling Pro, dal taglio infallibile.
Per servire mettere nei piatti due cucchiai di zabaione (freddo) appoggiare sullo zabaione 3 Pàche, due per orizzontale e una in verticale.
Decorare con due fettine di arancia candita. Servire subito.
Che splendida idea Sandra! Anch’io quest’anno andrò ad Identità Golose per la prima volta…non vedo l’ora! Questa tua ricetta mi sembra squisita, mi affascina molto questa tua interpretazione del “cannolo alla siciliana” fatta con i paccheri! Me ne sono giusto avanzati un pò dall’ultima ricetta che ho pubblicato e mi hai dato un ottimo spunto per usarli!
Grazie e buona giornata
Bell’idea brava . Io nn mi ci metto al massimo aspetto un vassoio da te. Baci
Bellissima idea, secondo me Chef Scabin approverebbe
Idea veramente interessante.
Ma quindi il piatto è freddo? Perché penso che un contrasto di temperature potrebbe renderlo ancora più sofisticato.
Think about it!
Super creativi! Brava! :D