Premetto che non dovrei mangiare mele, perché risulta che sono ‘allergica’.. cosa strana, ebbene si. Credo di essere una delle poche persone in Italia a non poter mangiare, almeno non troppo spesso, le mele :( Sob! E come le mele, fragole, kiwi, nocciole, noci [sisisisisi, anche le nocciole e le noci] e qualche altra cosina che non sto a dirvi.
Siccome siamo nel periodo giusto dell’anno, alle mele cotogne non resisto, le amo! Così sabato scorso, durante il giro di spesa ho fatto acquisti folli: porri di Cervere, mele cotogne, zucca e topinambur. Era da tempo che nn preparavo la cotognata e così, qualche giorno fa, complice il freddo e una serata solitaria, mi sono dedicata all’operazione cotognata :)
Se pensate di prepararla, prendetevi mezzo pomeriggio di tempo: i passaggi sono molteplici e ci vorranno almeno due ore buone di lavoro e tanta pazienza. Ma una volta visto il risultato, ne vale sempre la pena.
mele cotogne* 1.2 kg ( 3 frutti)
dopo la prima cottura e la pulitura [eliminare la buccia e il torsolo,semi] grammi 780 circa
dopo il passaggio con lo schiacciapatate grammi *480 di polpa
zucchero semolato -stesso peso della polpa- 480 grammi
acqua naturale (per la cottura) due bicchieri
attrezzatura per la cottura: una pentola in rame da confetture
una teglia di ferro/alluminio rettangolare per far riposare
un foglio di carta forno
lavate bene sotto l’acqua corrente, asciugate e tagliate in 4 le mele cotogne. Mettetele nella pentola con l’acqua e fare cuocere per circa 30 minuti, o fino a quando la polpa risulterà morbida. Togliete dal fuoco, fate raffreddare leggermente. Sbucciate delicatamente le mele, eliminando i semi e la parte centrale (torsolo) con uno spilucchino.
Passate le mele nello schiacciapatate, facendo molta attenzione perché se vi capita la stessa cosa che è successa a me schizzerete polpa di mele per tutta la cucina :)) Dopo ogni passaggio, eliminate il residuo di mela, la parte legnosa che si formerà all’interno dello schiacciapatate. Terminata questa operazione vi resteranno circa 450/500 grammi di polpa.
Pesate pari peso di zucchero e trasferitelo, con la polpa di mele, nella pentola per la cottura.
Cuocete per circa mezz’ora, mescolando quasi di continuo con un cucchiaio di legno. Alla fine risulterà una composta soda e omogenea, dalla grana fine.
Stendere la composta nella teglia coperta con la carta forno. Fate riposare in dispensa per due, anche tre giorni.
Tagliare a quadrotti la cotognata e passare i pezzi nello zucchero.
N.B. Se ne avanzate mettete i quadrotti rimasti in una scatola di latta, foderata con della carta forno.
Idea regalo: confezionatela per regalarla a Natale. Sono certa che sarà molto apprezzata dagli amici.
Il nostro sommellier*consiglia: Loazzolo d.o.c. 2005 Forteto della Luja. Un grande vino dalla più piccola denominazione Piemontese. Moscato 100%. Frutto di uve raccolte tardivamente, spesso infavate dalla muffa nobile e parzialmente appassite sopra delle stuoie. Fresco, floreale e iodato. Dolce e non stucchevole, croccante. Un sorso tira l’altro.
*mauro mattei
Mi ha sempre affascinata la cotognata perché l faceva la nonna ma io non mi ci sono mai messa più per pigrizia,lo ammetto, che altro!
L’idea di confezionarla come regalo di natale non e’ male,in scatoline o sacchetti fa la sua figura!!!
Solidarietà per le allergie!yep yep
ecco, io ho assaggiato proprio uno di quei quadretti fotografati, gli altri li ha spazzolati mio figlio… buonissima, grazie sandra!
Della allergia a noci e nocciole sapevo, ma di quella delle mele lo imparo adesso! Mai mangiata la cotognata fatta a quadrotti, hai ragione è un’ottima idea per i regali di Natale. Buona giornata cara, un abbraccio.
Hai ragione, cara, la cotognata è un bellissimo regalo goloso!
Vedo che ti è venuta perfettamente!
un bacio
l’ho mangiata da bambina aveva un gusto unico… che bello trovarne la ricetta! grazie!
Un abbinamento interessantissimo, e particolare complimenti. Tra l’altro incuriosito dal Loazzolo ho scoperto che la cantina Forteto della Luia è “rappresentante” di un terroir talmente particolare da essere stata riconosciuta come “Oasi” affiliata WWF (www.wwf.it/luja.nt).. però!
uhm che bella idea.. sto materializzando delle conserve alle mele, ma anche questa cotognata mi sembra proprio un bellissimo cadeaux!
ottima idea Sandra!
bon martedì
E’ come fosse il “sopra” di una tarte tatin?
Buonissima la cotognata!! Mia suocera ci mette anche della scorza di limone e il risultato è strepitoso! L’hai mai provata? Un bacio, Sara
Oh sweetheart poor you! Allergic? And mele cotogne? Are these quince? The jelly candies look wonderful and actually not only seasonal but festive! Perfect little after dinner treats for the holiday meals!
ciao Sandra, peccato per l’allergia perchè la cotognata è buonissima anche io l’ho fatta qualche giorno fa!baci Claudia
fortunata l’altra Sandra ad averla assaggiata. Ricetta molto ben spiegata, mi ha fatto venir voglia di questi quadrotti melosi :-b
Hai visto il modo mio? li ho fatti a stellina :)
http://www.ideeingocce.it/morbide-gelatine-di-mele-cotogne-avvolte-nello-zucchero-e-altre-idee/
che ne pensi della foto?
Il solito grande Mauro ha tirato fuori dal cilindro uno dei più grandi vini dolci italiani ed uno dei miei del cuore (http://goo.gl/2rxe3). Poi certo, ci si potrebbe divertire provando con una birra o, andando sul sicuro, con una bollicina dolce, di quelle belle taglienti però. ;)
fa parte dei ricordi della mia infanzia, però non ho mai provato a farla, la tua mi sembra ottima. Ci provo!
Come scrissi di là, proverei con un Recioto di Gambellara frizzante, magari quello tradizionale rifermentato in bottiglia. O, perché no, con un sidro. Con la birra azzarderei una Duvel, ma forse esagero.
Baci.davide
Ottima ricetta.piacerebbe anche a me assaggiarne un quadratino. Ciao Daniela.
Quadrotti irresistibili.. e ricordi di una delizia chiamata “fruttino” …di alcuni …decenni or sono:) E’ così bella che mi sa mi attiverò quanto prima a prepararla..Ci vuole una bella pazienza..e qualche attrezzatura (pentola di rame..per confetture..?? mi sa che dovrò andare da Tenderini – Via Nizza – paradiso delle ..”cuoche”..) che dovrò procurarmi ma voglio assolutamente unirla alla mia serie di “marmellate”(però la definizione non è adatta,lo so, anzi sminuisce assai..)
Brava per la pazienza ..!e se ne avanzasse un quadrettino ..mi metto in lista d’attesa:!)
ciao e grazie
bi/tarte
Un bicchiere di Ruchè di Cascina Tavjin, lo so è un azzardo…ma io ci provo…nella tradizione contadina spesso si beveva rosso anche con il dolce.
Grazie Sandra per aver scritto della cotognata, un dolce che va rivalutato e che adoro.
Ottimo il Loazzolo, grande vino anche da solo.
Mmmm! It looks so tasty!
Here in Spain is also typical but it is true that requires a loooooot of time.
Sandra can you please tell me your e mail address, I wouls like to ask you something?
Many Thanks
…anche mio marito è allergico alle mele… ma io no! La cotognata l’ho sempre fatta in vaso e i quadrotti mi mancavano. Sono bellissimi, proverò :)
Pur nella mia ignoranza in tema di abbinamento, proporrei un Picolt… da meditazione… Felluga?
Dimenticavo: bellissima la tua cotognata! :-)
Carissima,
ho letto ora questo post… Con le quattro mele cotogne che la cara Sara Carbone mi ha portato al Salone del Gusto sono riuscita a fare un tentativo di cotognata. Non avevo pensato alle due cotture.
Come tentativo non è però male. La sto gustando a poco a poco. Come abbinamento irrituale ci metterei il Pinot Bianco di Manincor che ho bevuto al MWF e non un vino dolce.
ma che buona la cotognata! e pensare che da piccolo la odiavo! …certo all’asilo volevano farmela mangiare a forza… :)
Ma lo sai che non l’ho mai mangiata?
Forse perchè qui non è proprio di tradizione, mah, quante cose ci sono che ancora non conosco ;))
che felicità amici!! trovare i vostri commenti di apprezzamento e la condivisione delle Vs idee in merito agli abbinamenti
VI risponderò uno ad uno, per ora solo un grande grazie!
Salve a tutti,
sono l’ambassador di Melinda e, a proposito di mele…, mi permetto di segnalarvi una nostra nuova iniziativa perché sono certa che conoscete la qualità dei nostri prodotti e l’attenzione e la cura che il Consorzio dedica ad essi.
Si tratta di un concorso online facile e divertente, attivo fino a marzo 2011.
Partecipare è molto semplice, basta collegarsi al sito http://www.melinda.it e indovinare le parole misteriose del jingle “Bella Melinda”. In palio ogni giorno uno dei 30 Spicchiamela ed ogni settimana un esclusivo “melavisore” HANNSapple di HANNSpree LCD 28 pollici. Inoltre per tutti gli utenti che parteciperanno al concorso sarà possibile prendere parte all’estrazione finale di un weekend in Val di Non per 2 persone.
Per gli amanti dei video on-line, inoltre, è possibile diventare protagonista del Web Spot: basta guardare lo spot “Bella Melinda”, scaldare la voce e… registrare un video mentre si canta il Jingle. una volta fatto, basta caricarlo sul sito e… incrociare le dita! Naturalmente è possibile votare i video degli altri utenti su Youtube – http://www.youtube.com/user/BellaMelinda.
Tutte le informazioni sono disponibili su http://www.bella.melinda.it/jingle.htm
Se aveste bisogno di ulteriori informazioni sono qui a vostra disposizione :)
Grazie mille per la tua attenzione (e scusate l’intrusione ma se si parla di mele… :) ).
Francesca
le mele cotogne… per me sono come le madeleines di Proust, dolci ricordi d’infanzia :P
grazie per avermi riportato bambina!!