Non è che voglia risparmiare sulle luci… è solo che con i faretti della cucina è un massacro senza fine di zanzare e moscerini! :) Che adorano alla follia il mio sangue… e così ho scattato una foto in notturna…
Senza contare che lavorando, la maggior parte delle foto posso permetterni di farla solo alla sera.. ma a settembre si cambiaaaaaaaa!

Per chi ama zabaione (alla follia) e frutta come me,questa è la ricetta ideale… lo zabaione lavorato con il succo di pesca è una vera delizia… non potevo pensare di servire un dolce caldo per cena!

foto slowfood

La pesca tabacchiera dell’Etna è presidio Slow Food e può essere a pasta gialla o bianca ma è quella a pasta bianca che ha attirato la mia attenzione… non è una pesca conosciutissima sopratutto al nord, ma se non l’avete ancora assaggiata vi consiglio di farlo al più presto!
Ha un profumo meraviglioso, delicato e dolce…è succosissima,tutta polpa poichè il nocciolo al suo interno è davvero piccolino! Il bello di questa pesca è anche la sua forma… schiacciata,pare che gli sia caduta in testa una pietra enorme! :-)

pesche tabacchiera 6
mirtilli una tazza
tuorli 4
zucchero 1/2 tazza
succo di pesca (frullata) 1/3 di tazza
una lacrima di rhum giamaicano (se piace)

pulite le pesche,tagliatele a fettine e
mescolatele ai mirtilli e a 1/4 di dello zucchero..mettete in frigo.
cuocete a bagno maria i tuorli ed il restante zucchero con il succo di pesca frullata (e il rhum).. tenete il fuoco basso e mantenete in cottura per almeno 5/6 minuti, mescolando con una frusta.
Dividete la frutta in 4 bicchieri (i tumbler sono ideali) e versatevi lo zabaione..decorate con i mirtilli rimasti!
Frutta dessert dissetante e dolce al tempo stesso… provate un pò!!