Si avvicina Pasqua e non so cosa preparare.
Fa tanto devo uscire questa sera e non so cosa mettermi, vero? ;-))
Mi sono accorta la scorsa settimana che delle 95 ricette del libro non ne ho ancora pubblicata una. Mi sembra impossibile. Sarà che è stato così faticoso realizzare il mio Asparagi, Bagoss e altre cose buone, che dopo aver consegnato il manoscritto a Settembre, ho chiuso la cartella immagini e ricette dentro il cassetto dei ricordi e me ne sono quasi dimenticata, fino a quando non è stato pubblicato il 13 Novembre.
Poi ripensando a Pasqua, ai piatti tradizionali e tra questi anche i dolci tipici, mi sono detta perché non pubblicare la ricetta della Pastiera di Lino Scarallo, la sua versione Stratificata, che sembra far ‘figo’, visto che è una parola tanto di moda tra gli chef. Invece è davvero una bella (e golosa) soluzione per preparare il dolce di Pasqua, facendo attenzione alle dosi e alla linea, che non guasta. Al massimo ne potrete assaggiare una coppa in più senza sentirvi in colpa! E poi mi piacciono molto i dolci serviti nei bicchieri.
Non sono un’amante dei dolci. Ma ogni tanto mi dedico alla preparazione di crostate, torte di frutta e creme, soprattutto se ho ospiti.
Ero alla ricerca di una versione di Pastiera napoletana ‘originale’ e fuori dal comune, e grazie a Luciano Pignataro l’ho trovata). Ve la consiglio perché è davvero deliziosa.
Ingredienti
per 4/6 persone
uova codice 0 bio 3
ricotta fresca 250 grammi
zucchero 200 grammi
grano cotto per pastiera 250 grammi
latte intero 1/2 litro
pasta frolla q.b.
acqua millefiori ed acqua fior d’arancio ( o solo fiori d’arancio)
scorzette d’arance candite q.b.
bacca di vaniglia 1
canditi misti 40 grammi
Preparare, in un recipiente, uno zabaione con tre uova e 100 gr di zucchero, una volta pronto portarlo a 72° a bagnomaria, per abbattere la carica batterica. Farlo raffreddare ed aggiungere la ricotta passata al setaccio, profumare poi con acqua millefiori e fior d’arancio.
In un pentolino versare il latte, il grano e lo zucchero, scorzette d’arancia e la bacca di vaniglia incisa, lasciar cuocere per 30 minuti circa e poi far raffreddare bene.
Con la pasta frolla (che avrete preparato in precedenza) realizzare delle bacchette delle dimensioni 5 cm x 0.5 cm, e porle su una teglia foderata di carta forno insieme agli scarti di pasta frolla e cuocere in forno a 180° per circa 7 minuti.
Servire in una coppa martini (o bicchiere di vetro) ponendo a strati la pasta frolla sbriciolata, un cucchiaio di grano, la crema di zabaione e ricotta, e decorare con 4 bacchette di pasta frolla incrociate e pezzetti di canditi.
(si ringrazia per la gentile concessione della ricetta lo chef Lino Scarallo, di Palazzo Petrucci a Napoli e l’amico Luciano Pignataro)
Che bontà una vera goduria da gustare cucchiaio dopo cucchiaio
che bella ricetta, ottima presentazione!!!
bella idea, io per Pasqua ho proposto un cupcake che si crede una pastiera! complimenti per il blog
Coco, una delizia :))
Delizia grazie!
Alberto, bella idea. Grazie per i complimenti!