Ebbene si! Sembrava un’eresia anche a me, invece questa ricetta è strabiliante. Avevo provato a fare questo bonet quasi per gioco qualche tempo fa. E sono rimasta davvero soddisfatta del risultato ottenuto. Soprattutto se penso a chi, per svariati motivi, non ha a disposizione un forno dove far cuocere il dolce!
Un delizioso bonet fatto in pentola a pressione oppure, se mancasse anche quella, nei bamboo steamer.
Che posso dirvi di più? Provare per credere.
Questa ricetta è piaciuta assai anche al corso di cucina a vapore che si è svolto la scorsa settimana da eataly. Ora che ci penso, quasi quasi posso suggerire qualche cooking lessons anche nello store di New York, che aprirà i battenti (pare) nell’estate 2010. Dite che le signore newyorkesi apprezzerebbero??
amaretti 80 grammi
rum scuro 3 cucchiai
uova codice 0 bio 3- intere
zucchero 75 grammi + 45 grammi
cacao 1 cucchiaio
caffè 4 tazzine (freddo)
dose per 6/8 stampini
mettete 45 grammi di zucchero e 1 cucchiaio di acqua naturale in un pentolino e fatelo caramellare. Versate il caramello in 4 stampini da budino. Sbriciolate negli stampini gli amaretti e unitevi i 3 cucchiai di rum. In una ciotola sbattete le uova con lo zucchero (75 grammi) , unitevi il cacao e il caffè. Mescolate bene e versate il composto negli stampini. Copriteli con un pezzo di carta da forno (precedentemente bagnata e strizzata) e chiudete con dello spago da cucina. Versate 300 ml di acqua nella pentola a pressione, mettete all’interno il cestello per cottura a vapore e disponetevi all’interno i 4 stampini. Se possedete due cestelli sovrapponibili, potrete far cuocere gli stampini tutti insieme.
Chiudete la pentola e, appena va in pressione, riducete la fiamma al minimo. Cuocete per 15 minuti.
Sformate i budini nei piatti e decorate con una manciata di amaretti sbriciolati e un ciuffo di panna montata.
*bamboo steamer: stesso procedimento, ma invece di cuocere gli stampini nella pentola a pressione, metteteli nei cestelli di bamboo e cuocete per circa 20 minuti dal momento dell’ebollizione dell’acqua.
Servite come da ricetta
io vengo ad aiutarti a new york!!!subito…nn dovevi nemmeno chiedermelo dai sandra:DDDDDDDDDD
bonet al vapore….considerato che il bonet in se no nmi piace ( una cosa al cioccoato che non mi paice??meraviglia!) ma i budini in generale si ( ahhh!!) direi che si deve provare!
Genny!! Siiiiiiiii :DDDDDD magari! Un giretto a NYC e qualche lezione di cucina piemontese. Not bad.
Come va?? Studi???Mi raccomando, eh
Secondo me questo ti piace, ne sono convinta
quanto mi sarebbe piaciuto partecipare ad uno dei tuoi corsi ad eataly..! ho letto anche di quello di natale..uff che fastidio vivere cosi’ lontano…un abbraccio sandra..!
ciao bella! ogni tanto come vedi mi faccio viva, prima o poi ci vedremo ma per ora siamo confinate in valle ad occuparci di una certa enoteca… Mi stuzzica molto la ricettina, e penso che le signore newyorkers ti adorerebbero :-) baci
Beh ci credo, già l’aspetto e poi adoro il bonet. Cucina piemontese a NYC? M’ispiraaaaaa!
Bacioni
Secondo me le signore newyorkesi gradirebbero eccome! Golose sono loro:))
Mi incuriosiscono sempre i budini cotti in maniera alternativa, quindi se capita mia ggiungo a Genny e facciamo una bella combricola!
ciao Sandra,
a me il bonet non piace per via degli amaretti, ma l idea della cottura a vapore è interessante.
hai provato con altri budini? creme caramel? si puo’ fare senza pressione? semplicemente i cestelli sulla pentola in ebollizione? tempi lugnhi eh?
non ho ancora sperimentato la pentola a pressione con i dolci eppure mi sembra una cottura perfetta per i bonet!
Davvero interessante il tuo bonet al vapore, complimenti; questo lo provo domenica. Vengo a New york ad aiutarti…
Sandra a eataly new york, wow, hai qualche concreta possibilità? Sarebbe un’esperienza bellissima. Se ti metti in testa una cosa tu la fai e non ti fermi davanti a nessun ostacolo, quindi ti aspetto a NYC.
Stavo pensando, io cuocio il bonet a bagnomaria sul gas, mai sul forno. A vapore non ho mai provato, magari il prossimo
@comida! di solito il bonet lo faccio cuocere al forno, ma questa cosa del gas mi piace!
Per eataly NYC era solo una battuta. Avranno di certo chi terrà lezioni di cucina italiana ad hoc. Mario Batali, per esempio!
Benedetta, è stato divertente scombinare il menu di Natale ;o)))
Uvettina, ma quando vieni in vallata torinese?? VI aspettiamo a braccia aperte, lo sai vero ? baci!
dada, anche a meeee! partiamo??
Elga, davvero golosastro il bonet. Devo provare la cottura a vapore anche per altri tipi di budino, sono sicura che mi darà soddisfazione. Ps potremmo fare una spedizione di bloggers a NYC, no??
Giò, abbiamo a disposizione molte buone ricette per la pentola a pressione, vedrai!
Erika, ho scritto che ho utilizzato la cottura nei cestelli di bamboo nel post!!
Daniela, quando si parte? ;o))
Il bunet è uno di quei dolci che per il colore non mi è mai piaciuto ..se prorio non c’e niente altro allra vada, ma preferisco la panna cotta :)
scusami!
ho letto la ricetta senza leggere tutto il racconto del post. la fretta!
grazie Sandra per la risposta e la riuscita.
Io penso che le bonet abbia un aspetto davvero succulento, lo preferisco eccome alla noiosa panna cotta.
Gentile Sandra, mi direbbe se e come potrei cucinarlo nel forno(a gas), dato che la pentola a pressione non ce l’ho né l’avrò mai perché mi ha sempre fatto paura e i cestelli di bamboo non ce li ho. Grazie mille per la risposta!
Wood, sei incorreggibile!
erika, ma figurati.. sono contenta che hai trovato quello che cercavi :o))
alex, ecco la ricetta originale, con la cottura in forno
bonet al cacao
buon giovedì a tutti!
questa è un’idea bellissima, nonché applicabile a tante altre ricette simili! grande sandra :D
Cara Sandra, grazie mille dei commenti!
non sai che piacere mi han fatto e che tu ti sia ricordata della Vecia Terry!:)
…come vedi abbene sì mi son decisa pure io!
;)))
Ho seguito la tua crescita professionale e bravura…(anche con questo classico piementose perfetto anche al vapore)…e ti faccio davvero i miei complimenti e l’augurio che vada sempre meglio e come desideri!
Intanto un bacione
I stay tuned!;)
terry
Scusate ma la cara e ‘vecia terry’ è qui sul blog!! E ha anche lei un blog adesso.. andate a visitare il suo bellissimo http://crumpetsandco.wordpress.com/
Ciao cara, mi fa piacere leggerti, davvero non sai quanto. Grazie dei complimenti.. sembra ieri e sono passati anni, ricordi che bei tempi all’inizio??
Un abbraccio grandissimo!
Ciao cara VECIA baci a te
@sapetta, scusa ma la terry era da un bel pochino di tempo che non la sentivo!
Sono contenta che la ricetta al vapore ti sia piaciuta.. bacioni
Sandra,
mi pare un’ottimo modo di fare il bunet.
Dimmi, per gli amaretti cosa metti? Ti chiedo perché trovo gran parte dei biscotti commerciali hanno un retrogusto fastidioso e persistente di “artificiale”, al punto che preferisco non metterli (eresia? pare non sono il solo a farlo…). Forse gli amaretti li cucini tu stessa?
un abbraccio
Mike
Carissimo Mike,
di solito cerco di utilizzare amaretti buoni e non industriali, ma non sempre succede di trovarne.
Se riesco li preparo io, eccoti il link alla ricetta
amaretti alle mandorle
Fammi sapere se ti sono stata di aiuto!
un abbraccio a te
Per una golosa di bunet questa è una vera rivelazione!!! c’è sempre da imparare
Baci
Non c’è niente di meglio del caffè caldo, freddo, stretto, lungo, montato, macchiato, al vapore e fatto in tutti i modi possibili.
In ogni ricetta è sempre ben gradito.
Notte a tutti
Vuoi dire che Eataly aprira’ una filiale a NYC??? Gioia per le mie orecchie… a NYC ho gia’ trovato la gelateria GROM e ora pure Eataly??? SIIIIIII!!! Da Philadelphia–dove abito–impiego 1.5 ore di macchina ad arrivare a NYC :o)
Grazie mille!!
twostella, bene! vogliamo vedere gli esperimenti neh :o))
Kafcia, parole sante! buonaserata a te, a presto
Clarissa ciao! ebbene si, da quello che sappiamo apriranno l’estate prossima, facci sapere. Appena so il luogo esatto ti scrivo. I love NY!
Alex, prego, fammi sapere come la trovi
Mhmh…questa ricetta mi ha sempre incuriosita, ma non ho mai provato a farla. A giudicare dalle foto a te sembrerebbe riuscita benissimo. Smaltite le sborniazze delle feste, magari converto la pentola a pressione agli impieghi “alternativi”
un caro saluto
A.
la ricetta del bonet la devo spermentare ma la quantita del latte’???
Alessia benvenuta e buon anno! ;D
Cecilia, se leggi bene non è necessario il latte!