Non ho ancora conosciuto personalmente Silvia Maestrelli, ma so già che quando questo momento arriverà,l’affinità sarà ancora maggiore..Con certe persone scatta subito,bastano poche parole. Ho avuto modo di parlare con lei per telefono e scambiare due chiacchere via e-mail… Silvia è donna d’altri tempi.. forte e volitiva ma dolce al tempo stesso.Una donna di carattere,insomma.
La immagino percorrere le vigne a cavallo, magari in compagnia della sua bimba.. a controllare che le uve siano curate e accudite nel modo migliore…per far si che il nettare degli dei dia un risultato eccellente.. proprio come il suo Rosae Mnemosis,nome nato dai ricordi di Silvia,di quando bambina godeva del roseto nel giardino assieme a sua sorella..Rosa Bianca e Rosa Rossa unite per la vita..proprio come due sorelle.
Un vino dai profumi intensi..predominanti i sentori speziati e delicati quelli dei frutti di bosco… Chianti D.o.c.g. 90% Sangiovese e 10% Merlot è prodotto dall’azienda Agricola Petriolo, a Cerreto Guidi.
La terrina di coniglio mi sembrava un matrimonio perfetto, semplice ma ricca di sapore al punto giusto. Adatta per un Signore così importante.. Messer Chianti!
coniglio 1 (disossato) + il suo fegato
prugne secche 12
Tè nero 1 cucchiaino
burro grammi 80
vitello grammi 250
pancetta fresca grammi 250
Brandy 2 cucchiai
sale & pepe q.b.
uovo 1
lardo 1 fettina sottile (lunga quanto la terrina)
riducete la carne di coniglio a tocchetti di circa 2 cm.Fate sciogliere il burro in una pentola di terracotta e fate insaporire il coniglio con un pizzico di sale e pepe.Cuocete a fuoco bassissimo per circa mezz’ora.Tritate la pancetta fresca e la carne di vitello,mettetele in una ciotola,salate,pepate aggiungete il brandy e l’uovo.Mescolate e fate riposare in frigorifero per circa mezz’ora ( mentre cuoce il coniglio).
A parte fate rinvenire le prugne in una tazza di tè nero.
preparate la terrina:versate una parte del trito di maiale,successivamente uno strato di coniglio,le prugne ed il fegato (bene al centro della terrina).Ripetete l’operazione con il trito,poi il fegato rimasto e il coniglio.Finite con il trito.Coprite il tutto con una fetta sottile di lardo.Chiudete bene la carta forno*,ripiegandola ai lati della terrina.Chiudete la terrina con il coperchio
*per facilitarmi il compito nella preparazione ho foderato (in precedenza) la terrina con della carta da forno bagnata e strizzata.Questa operazione vi aiuterà nella parte finale della realizzazione della ricetta.
cuocete a bagnomaria per circa 2 h e mezza (forno a 170°).Una volta tolta dal forno,fate raffreddare.Sistemate la terrina in frigorifero,con un peso (tolto il coperchio) per due giorni.
Servite con un’insalatina di stagione,nocciole e una confettura di prugne ..E naturalmente un bicchiere di Rosae Mnemosis…
Silvia è veramente una signora e la tua descrizione le calza a pennello :)
La terrina ci deve stare proprio divinamente!
Il vino, manco a dirlo è una favola :)
Adrenalina!! :-)))) Il vino è finito in un battibaleno! Chissà come mai..ehehehe! Alla prossima bottiglia un bel brindisi,che ne dici?
Particolare e gustosta questa terrina, sicuramente da tener presente… Non mi intendo di vino, ma di gustosità come questa sì!! Ottima ricetta!
Io purtroppo sono astemia, ma una fettina di terrina la prenderei volentieri :-)! Bravissima. Un bacione
Grazie per avermi invitato ad assaggiare il Chianti…sigh sigh come hai fatto a dimenticare il tuo amico tirebouchon?
Ho per il Chianti un grande amore che mi deriva dai ricordi d’infanzia dove tra bottiglie di Barbera e Grignolino ogni tanto compariva il classico fiasco di Chianti, assai apprezzato dai miei piemontesissimi genitori.
Petriolo produce anche un Chianti base con un ottimo rapporto qualità/prezzo, da bere insieme almeno questo…:-)
Carissima, ho fatto i tuoi spaghetti con broccolo romano e alici! Sto ancora leccandomi i baffi e la ricetta è salita subito nella top 10 delle mie paste preferite :-)) Kuss
Non ho mai preparato una terrina, ma è un’idea che mi bazzica nella testa da un po’…magari per le feste natalizie…la tua ricetta mi sembra perfetta.
E poi con il Chianti…che buono!!!
le terrine sono un must per le feste natalizie..chissa’ che non provi la tua per quest’anno? un abbraccio!
Una ricetta raffinata, da copiare ….
cara sandra, io l’ho conosciuta silvia, alla presentazione di questo suo vino e delle scatole dedicate al natale per contenerlo: una donna modernissima, bellissima, ma con saldi i principi dei tempi passati. le preparerò anch’io la mia ricetta, volentierissimo, come le ho promesso. la tua terrina, così viola, mi piace molto (anche se io no coniglio…!)
Ma Vittorio!!!Cosa mi tocca leggere… :-))))
Ti avevo invitato… non sei venuto causa bagna cauda!! :o)))
Adina:lo cara adina, ho mancato l’appuntamento con Silvia per un soffio, ma quel giorno ho lavorato! :-(
spero di potermi rifare alla prossima, e conoscere anche lei oltre te!
°Lenny:ma mercì! bacioni
*Dolcezza,vero! Terrina+natale festa assicurata! Aspetto di vedere la tua allora, su dacci la ricetta!
°Jelly:chianti+terrina effetto bomba..e poi un bel riposino post pranzo però! :-))
*Alex! Sono felice che la pasta ti sia piaciuta! volevo rifarla anche io, ma non ho il broccolo romano, mannaggia! baciottoli o kuss!
buon (freddo pomeriggio a tutti/e)!! sto sognando spiagge bianche e bikini! :o))
ah si vero, mi dimenticavo che ero alla mega bagnacauda del Circolo Alpini di Cavoretto (130 persone), fantastica…ma il Chianti di Silvia dove lo trovo a Torino, oltre che nella tua cantina?
cara Tocco di Zenzero, tempo che non ci sentiamo…ma ti trovo sempre in forma! Brava.
baci romani al miele!
nerina
molto bella e buona questa terrina, e mi piace tanto il piatto dove ce l’hai presentata, con un stile un po’ retro’.
sandra sei davvero bravissima!!!! pure le terrine mi stai insegnado a fare!! :D smack!
*Vic!! ehehehe… meno male che non sono io la smemorata!! :-)))
°Nerinaaaaa… ma che bella sorpresa! Quanto tempo che non ci sentiamo.. non ho ancora fatto una gita a roma ,ma sappi che sarai la prima che contatterò..con sigrid, mara,francesca e tutte le altre amiche! baci a te
*francesca.. :-)) mi sono innamorata di questi piatti a prima vista! Acquistati in francia prima del trasloco di casa e sballati solo da qualche settimana.. l’unico neo è che non vanno messi in lavastoviglie! bacioni e complimenti per la ricetta per Iron blog! ;-))
°Viviana.. grazie molto carina e gentile come sempre! ma la terrina è davvero facile, sai??!! Smack
P.s.per Vic: per il chianti dovremo chiedere a Silvia.. non ne ho idea! :-))
posso confermare, e aggiungo che è una donna affascinante. sì, lo so, sandra che è sposata. siamo amici, ma da cronista posso dire che ha fatto un gran golpaja 2004 e uno stupendo concorso letterario… af
uh villa petriolo!! ma pensa.. c’è anche un po’ di me SU quella bottiglia, dato che l’azienda dove lavoro produce una parte dell'”abbigliamento” e Villa Petriolo è proprio tra i nostri clienti!! un abbraccio
Cara Sandra,
non ti nascondo che ho provato una grande emozione…oltre ad aver scritto delle bellissime cose su di me sei la prima food blogger che ha preparato una gustosa ricetta per il mio ultimo nato, il Rosae Mnemosis! Adoro le terrine, da sempre.. è proprio il caso di dirlo che fra noi c’è affinità…Domani, nella mia grande cucina a Villa Petriolo, preparerò la tua ricetta e penserò a te…Grazie di cuore
A Vittorio che conosce il mio chianti Villa Petriolo farò sapere al più presto, tramite il tuo blog, dove può trovare i miei vini a Torino.
Ringrazio le deliziose Adrelanina e Adina, Alemu che provvede al nostro “abbigliamento” e naturalmente Consumazioneobbligatoria che spero di rivedere al più presto
baci
silvia
scusate x il ritardo!!
°Aldo… ;-))) dovrò proprio conoscere silvia allora!! tres charmant ( si dirà così)??? ;-))
*Alessandra (alemu)..ma che bello!! come è piccolo il mondo vero?? Uniti e vicini,anche fuori dalla rete! buonaserata! ;-***
§ Silvia.. sono molto contenta che la ricetta 8con dedica) ti sia piaciuta.. ma era un dono fatto con il cuore per un’amica, si fa!
Un abbraccio e un bacione
WOWWWWWWWWWWWWWWWWw come sono contenta, cercavo giust’appunto una terrina ma con carne (o in alternativa pesce) e questa, permettimi, è davvero uno spettacolo.
Posso chiederti aiuto? (giusto per capire le proporzioni) Più o mno quanto pesava i coniglio? e lo stampo che hai usato, presumo riempiendolo quasi all’orlo, che dimensioni ha?
Troppo difficile? dopo tanto tempo non ti ricordi più? (naaaaaaaaa ti prego che sta ricetta mi verrebbe troppo comoda nel we!)
bacibacibaci
FiorGisella! Purtroppo anche se ho una memoria d’elefante non ricordo il peso del FU coniglio!lo stampo era quasi pieno fino all’orlo, esattamente lungo cm 30 (ingombro interno 25)x 11 cm
Ti basta? ;))))
che bella idea, la terrina di coniglio! non ci avrei mai pensato ;-)
prima o poi la provo, promesso.
Marcoooooooo, sai che é molto semplice?? Ne viene fuori un bel pò, ma immagino che per voi maschietti non sia un problema, vero? ;))
@sandra mmmm un 25×11 mi sa che il coniglio era da kilo. Lo faccio e ti faccio sapere.
Sappi che sta terrina è uno spettacolo veramente, farò un figurone grazie a te!
@Marco non confonderti col pinguino mi raccomando!
Prego Fior! Mi auguro che sia di Vs gusto..;))