eccomi!! sono definitivamente rientrata alla base :)) Dopo aver girulato per mezza Italia e una parte di Turchia, la scorsa settimana siamo tornati a casa. Ogni tanto mettere il naso nella propria cucina fa davvero piacere. E poi torna la voglia di sperimentare cose nuove.
Sto tenendo a bada le votazioni per il contest pestoso dell’estate e se penso che fra 20 giorni è autunno sorrido felice. Non me ne vogliano a male gli amanti del caldo torrido! Ma la scorsa settimana, atterrati a Milano avrei potuto uccidere. Odio.Odio.Odio. Il caldo torrido, soprattutto quello dei giorni scorsi. Non mi permette di ragionare, di pensare, di fare anche il più piccolo movimento. Se vi raccontassi come sono vestita in questo momento (ore 23.54 del 31 Agosto), non mi credereste: maglia di lana e sciarpetta di cotone. Sono sul balcone, con un WiFi di fortuna, nell’attesa di ristabilire una connessione con il nostro. Defunto proprio in questi giorni.
Ma tornando alla cucina… dicevamo? Ah, si, esperimenti. Il pesce. Non guardatemi male ma le Occhiate esistono, eccome. E sono anche buonissime!
L’occhiata è un pesce che si acquista tutto l’anno. Viene chiamata così per via dei grandi occhi (pare ovvio!). Oltre a questo si riconosce per una caratteristica fascia di colore più scuro nella zona tra la coda e il corpo e per alcune strisce scure che attraversano i fianchi color argento. Ha colore bianco sul ventre e grigio azzurro sul dorso. Misura al massimo 30 cm. Non è molto diffusa lontano dalle zone in cui viene pescata, poiché la sua carne delicata è facilmente deperibile.
Può essere cucinata alla griglia e al cartoccio. Io ho preferito, visto la freschezza, sfilettare e farci una bella tartare di fine estate.
dosi per 4 (oppure 6 se appetizer pre/cena)
occhiata 1 400/500 grammi (da pulire)
Paprica affumicata (Pimenton de la Vera)
Olio di nocciola q.b.
sale nero di Cipro (potete sostituirlo con del sale di Cervia)
dopo aver sfilettato il pesce, disponete i filetti su un tagliere e iniziate a tagliarli in cubetti via via sempre più piccoli, fino a raggiungere la consistenza desiderata.
Disponete la tartare ottenuta in 4/6 bicchieri (vedere foto) e condite con un cucchiaino di olio di nocciole, un pizzico abbondante di pimentòn de la vera e un pizzico di sale di Cipro.
Servite subito.
Credo di aver trovato il giusto equilibrio tra il sapore dolciastro dell’occhiata, l’olio di nocciola e la paprica affumicata. Non vi resta che provare!
Appello ai consumatori: cercate di comprare il più possibile pesce che proviene dai nostri mari. Ci sono centinaia di specie commestibili. Evitate il consumo sconsiderato di tonno, salmone, pesce spada, gamberi etc. Sollecitate il vostro fornitore di fiducia a scegliere in modo intelligente. Comprate Aguglia, Occhiate, Spatola, Leccia, Lampuga, Lavarello (pesce di lago, buonissimo). E se potete leggete questo libro Guarda che mare di Silvio Greco e Cinzia Scaffidi.
Ottimo appello quello finale. Ultimamente sono anche io molto selettivo nell’acquisto del pesce e ho la fortuna che il lavarello o coregone è di casa dalle mie parti!
Aggiungerei anche il pesce azzurro …. le sarde costano nulla e sono molto saporite…..
Ciao e bentornata! non conoscevo questa varietà di pesce ma questa tartare aromatizzata con l’olio di nocciola mi intriga tantissimo
Un bacione
fra
Betornata Sandrina!
Sai quante occhiate ho visto nel mare di Lampedusa?Un esercito!Mettici poi il moroso piemontese…sto piatto sa da fare!
bacioni
io invece mi sono data alla tartare di carne oggi… bentornata sandrina!
Ciao, bentornata!!
Causa ferie del pesciaoilo di fiducia siamo stati costretti a comprare surgelati al supermercato, e li’ di prodotto nazionale non ce n’era. Ci siamo dovuti arrangiare.
Oggi il signor pesciaiolo (30 gg filati di chiusura) dovrebbe riaprire.
Ancora bentornara :-)
Ma quante ne ho visto di occhiate all’isola di Giannutri ! Venivano su in superficie e le potevi ammirare dalla barca, una bellezza. Certo lì le devi lasciar stare dove sono, che è zona protetta, giustamente. Ma se le trovassi al banco della pescheria non esiterei un attimo ! E la tartare è uno dei modi più nobili per gustarsi il pesce a pieno. Ciao e welcome back !
Bentornata! Questo bicchiere al pesce è di un’eleganza unica e il sapore deve essere sorprendente. Penso che non trovero’ l’occhiata, è sostituibile?
Un bacio e buona giornata
Hai ragione abbiamo del pesce ottimo! Ben tornata e che ritorno…. da leccarsi i baffi!!!!
bentornata alla base!
utilissimi questi consigli che già seguo ma hai nominato alcuni pesci che non conosco e questo è uno stimolo per provarli!
ma ti pare, ho appena trovato il sale nero di Cipro, certo che uso quello! :)
Occhiata o altro pesce del mediterraneo, per me il problema e’..la sfilettatura!! Mannaggia, imparero’ prima o poi, non so perche’, mi farebbe sentire piu’ “libera” saperlo fare :)
Un bacione e ben tornata!!
Ciao Sandra! Ben tornata!
Attiva già da subito,eh?! Io sul pesce sono una frana…non lo so pulire e non ci capisco nulla…Invece sono + portata x la carne: sai che ho comprato il libro sui polli? Quello della Guido Tommasi che avevi messo in concorso,ricordi…è Bellissimo!
CIAO!
Castagna
Ciao Sandra! bentornata! mi sono subito soffermata sulla TROPEZIENNE..che è l’unico dolce per cui rotolarsi per terra!
buon rientro nomade Sandrina, l’olio di nocciole non l’ho mai visto…ma ci adattiamo all’olio ex.v.
Che bello ritrovarti :-) devo dire che il piattino estivo del rientro è elegante e sfizioso!
Adesso subentra la mia ignoranza “ittica” credo di non aver mai assaggiato questo tipo di pesce, ma condivido il tuo suggerimento e il modo migliore per cambiare è modificare i nostri criteri di acquisto!
Cara Sandra, ti ringrazio di cuore e mi complimento per la tua creativita’ e fantasia…il piatto è molto intrigante!
Ho fatto delle prove nottetempo anche con sale di Trapani e fave di Tonca.:-)
Usare il mio olio di nocciola Piemonte IGP è una soluzione interessante ma ti consiglio di fare poi un esperimento con l’olio di pistacchio di Bronte!!
Chi fosse interessato a saperne puo’ contattarmi sulla casella info@pariani.org
Ciao e a presto!
Condivido su tutto il fronte : amo il fresco .. il tepore di un maglione, una zuppa calda ed una tazza di cioccolata fumante. Queste temperature mortificano !!! E viva tutti i pesci, hanno tutti la stessa nobiltà. Ma spesso dal pescivendolo in una località non marittima si fa fatica a comprare qualcosa di diverso dai pesci più commercializzati !!! Bellissima ricetta !!! Un abbraccio Manu
Bentornata cara Sandrita!! anch’io sono contenta come un bambino solo a pensare che piano piano ci dirigiamo verso il freddino, meno male!! questo caldo non lo sopporto più!!
Aspetto con ansia la tua ricettina per tapas per l’estate!!
Un bacione forte,
a.
ps. buooono il pimentón de la vera!! ;)
Ecco. io invece il libro che ha comprato Castagna ho avuto la grande fortuna di averlo in regalo..anche se non e’ stato facile riceverlo per colpa delle Poste! E oggi ho pubblicato la mia prima fricetta presa di la’ , goduria, ne ho mangiata una a pranzo e me ne aspetta un’altra a cena! :))
Un bacio!!
Invitantissimo… e mi stuzzica tanto anche il tipo d’olio!
A presto
Gialla
bentornati a tutti, e benvenuti ai nuovi amici! sono contenta che l’esperimento con l’occhiata vi sia piaciuto. L’olio di nocciola è stata davvero una bella sorpresa.
Sto studiando qualche altro abbinamento e appena il cervello ne partorirà uno sfizioso ve lo proporrò di sicuro. ;-)))
un abbraccio a random per:
Briga, Fra, Saretta, Giorgia,CorradoT, Marilì,Dada, Lisa, Giò, Elvira, Castagna, Wood, Astrofiammante, Twostella, Forchettina, Erborina, gialla!! dimenticato qualcuno? ;DD
Che ricetta carina!!! se hai altre idee, novità…. dai una occhiata al nuovo sito “gustorante” e condividi le tue creazione con altri appassionati delle cucina.