Era da qualche giorno che ci giravo intorno e alla fine mi sono decisa a pubblicare questo post. Stanca di litigi web & Tv su gastronomia, chef e cucine molecolari si o no.
Amo il cibo in tutte le sue forme, a cominciare da questa qui: un semplice pane & salame, con un salame buono buono e il pane fatto in casa, con pasta madre e farina buratto del Mulino Marino. La stessa che viene usata dal fornaio di Eataly per fare il pane.
Quando andiamo a cena fuori, mi piace sperimentare locali nuovi e alla fine quello che cerco (come tutti quelli che frequentano questo o quel ristorante) è stare bene a tavola, riuscire a provare delle sensazioni piacevoli grazie al cibo, che mi legano a quel luogo. Spendere il giusto (nessuno parla di prezzi, ma è un aspetto importante) per quello che ho mangiato e se mi sono trovata bene, tornare in quel locale.
Siamo stati a Rimini lo scorso week end. Sapendo della gita riminese in anticipo, mi sono ricordata della visita fatta al ristorante Magnolia di Cenesatico nel 2006, ed ho prenotato un tavolo per il venerdì sera.
In cucina Alberto Faccani, classe 1977. La sua è una cucina semplice, pulita, molto equilibrata realizzata con prodotti di qualità e presentata con classe. Ma sopra ogni cosa la cucina di Faccani è gustosa.
Il locale è caldo è accogliente. In sala Fabrizio, una presenza costante ma piacevole. Una serata ricca di ricordi e buon cibo. Torneremo di sicuro al Magnolia.
Questo per dirvi che per me ritrovarmi con gli amici in una trattoria tipica piemontese a mangiare pane & salame o avere la possibilità di recarmi in un ristorante di livello, non fa minimamente differenza. Sto bene, in armonia e mi diverto esattamente nel primo come nel secondo. Con due visioni diverse del cibo, ma che hanno fondamentalmente lo stesso scopo: renderci felici.
Le beghe televisive su alcuni chef, discussioni su questo o quell’additivo utilizzato sono davvero inutili (a mio avviso). Il cliente finale viene spaventato senza motivo. Ripicche ed invidie tra prime donne, ecco cosa mi sembrano questi battibecchi!
Sicuramente anche Faccani per realizzare la sua gelatina di ananas e spuma di yogurt avrà utilizzato un addensante. Ma lo uso anche io se devo rendere un liquido, un frutto, una composta, gelatinosa. Devo trasformare la sua consistenza originaria. Questa è cucina, punto. Senza tanti giri di parole.
Non amo dall’altra parte le esasperazioni, gli estremismi. Ma non posso giudicare nessuno. Sono una piccola goccia nel mare. Cerco di tenere allenato, a sapori e sensazioni nuove, il mio palato. Tutto qui.
E voi amici? Cosa amate, odiate, gustate, quando andate fuori a mangiare? Quali sono i locali che preferite? Mi piacerebbe approfondire di più quest’argomento con voi.
P.s. sul pane & salame ci torniamo, non preoccupatevi! Sto provando altri tipi di farine del Mulino Marino, ne hanno davvero tantissime e tutte strepitose. Per non parlare del mais da polenta. No, la polenta no adesso! :))
Ciao Sandrina =)
Che dirti… per me non c’era bisogno di Striscia la Notizia per sapere (e quindi evitare) quella cucina e i relativi ristoranti che ti riempiono con lo sguardo, ma che alla fine… boh!
Io sono per la cucina casereccia, tradizionale, italiana soprattutto, bruttina ma godereccia, sana (b-io!)e di qualità.
Quindi “pane e salame” tutta la vita!!! =)
Io la pasta madre non la so usare…che brocca,eh?
Dunque dunque quando vado furoi…In città io sono da pizza! ma quella buona buona napoletana, con la crosta morbida e il ripieno scivolosissimo…
Da morire! altrimenti fuori città adoro le trattorie dove ci sono ancora le signore di una volta che cucinano, con gli ingredienti sani e freschi dell’orto, la pasta fatta in casa…Insomma la cucina di una volta.
BACIONI!
Castagna
Io, se posso, preferisco andare in un agriturismo, mangiare la pasta fatta in casa (dalle signorine di 70-80 anni, come ci ha spiegato il proprietario dell ultimo agriturismo che ho visitato qui a Modena), e in generale gustare i cibi semplici e genuini.
Sandra, sono perfettamente d’accordo con te, su TUTTO: pane e salame è una delle cose più goduriose che esistano (a volte anche meglio di pane e Nutella :-D); le beghe culinarie servono solo a garantire a Striscia una decina di minuti di trasmissione in più e poi, in effetti, la cucina E’ CHIMICA ! Cosa pensi sia il mettere una fettina sulla graticola rovente? Una semplice reazione chimica :-D
Discorso lungo quello dei locali preferiti: semplicemente si può dire siano quelli che “ti fanno stare bene” e pensare… “ci torno”: per il servizio, per il luogo, per le materie prime, gli accostamenti, il gusto, la convivialità ed il fatto di farti sentire a casa (nel senso buono del termine)…
P.s.: quando sei in questi luoghi ed in queste condizioni Morpheus non c’è hehehehe
Camp, alcuni riempiono lo sguardo altri oltre allo sguardo riescono a riempire la testa e il cuore! Belle sensazioni e bei ricordi, davvero! Ciao Godereccia ;-PP
castagna, ecco tu la pizza dove la mangi?? Sei a Torino, vero? No, sai così magari una volta mi aggrego a te, magari un pranzetto a base di pizza ci può stare, no? :-))) Buona festa bacioni
Dajana, che meraviglia! Pasta fatta in casa da due signore di quell’età! Grandissime :-)))
Ho seguito solo marginalmente la discussione messa su da Striscia la Notizia perchè l’ho trovata sterile e molto disinformante (si demonizza l’agr agar, addensante al 100% naturale, ma non si parla di come viene prodotta la colla di pesce)…io vado al ristorante per due motivi: o per passare una serata in compagnia con gli amici e allora si sta su una cucina tradizionale o comunque non troppo elaborata (pizzerie, trattorie, ma anche etnici)…poi ci sono volte che mi piace regalarmi un’esperienza e allora scelgo ristoranti dove lo chef magari propone una cucina più creativa. Non amo la snaturalizzazione completa delle materie prime, mentre mi piace molto la corrente di pensiero che si sta diffondendo ora fra gli chef: sperimentare nuove tecniche di cottura e lavorazione per esaltare al massimo la qualità delle materie prime
Un bacione
fra
PS scusa ho scritto un poema
Ciao Sandra! Pane e salame a parte (me ne mangerei a quaintali…)quello che odio di più quando vado per ristoranti è la scortesia… mi fa passare la voglia di mangiare anche il piatto più gourmand della terra! Mi piace la cucina semplice della trattoria, le specialità così particolari della cucina etnica, una buona pizza in compagnia… in generale mi piace chi cucina con passione, perchè la
trasmette anche nei suoi piatti. E poi adoro riprovare i piatti che mi sono piaciuti… non sempre ci riesco ma mi diverto un mondo!
Buon week end, chiara
Ciao bella!Per me la cucina è amore, scoperta di armonia di gusti o purezezza degli stessi.E’ ricerca di materie prime di qualità, senza dubbio.E’ esperienza sensoriale, ma anche convivialità.Per uqesto amo sia la buona tavola a casa, sia ristoranto in cui si mangia bene.Non sono interessata a frizzi e lazzi ma a piatti fatti come si deve.Qui a Milano ne ho scoperti alcuni davvero interessanti recentemente e, ovviamente, sono ritornata!
Un bacione
Ciao Sandra,
io sono per tutto: dal pane e salame alla sperimentazione più asssoluta ma c’è una cosa importantissima: la sperimentazione e la nuova cucina non possono significare la fine della cucina tradizionale. Dobbiamo tornare indietro, solo attraverso la conoscenza della tradizione ci possiamo poi permette di creare nuovi piatti.
E parlando di nuova cucina, sono d’accordo con te, stanno cercando di spaventare la gente senza motivo… perchè? sembra un complotto, un modo di non dare credibilità. In Spagna ci hanno provato e non ci sono riusciti :)
Evviva la diversità e la possibilità di scelta, nel cibo ed in tutto il resto!!
La farina del Mulino Marino ce l’ho, la pasta madre invece non ne vuole sapere di nascere :P Non sarò portata per la panificazione naturale!
Parlando di mangiar fuori, beh in questo periodo mi sono un po’ fissata con la cucina giapponese. Dopo essere stata al Kiki a Torino, ho scoperto di amare follemente il sushi e se capita l’occasione di cenare fuori, gira e rigira finiamo a mangiare pesce crudo. Per quanto riguarda la tradizione invece, beh amo molto la cucina piemontese. C’è una vineria a Cocconato (AT), la “Cantina del Ponte”, che secondo me è ottima, rapporto qualità prezzo imbattibile. E poi fanno una schiciola alla robiola di Cocconato favolosa, per non parlare degli agnolotti al tovagliolo! Una cucina semplice ma gustosa…e alla portata delle mie tasche da studentessa :)
Vorrei trovare pasta madre in Canada, ma mi e risultato imposibile!
Quando sono da fuora per mangiare, che non e molto spesso perche i locali qui non mi sono piacevoli, preferisco la semplicita ed il cibo con un tocco di “fatto in casa”. Non mi piacciono i piatti elaborati e pretenziosi… ed anch’io apprezo pargare il prezzo giusto!
A me proprio non riesce il pane con il lievito madre :(( è già la seconda volta che fallisco :(( uffino..non so se mi è venuto bene il lievito..ma come faccio a capire uffi,ho letto tante spiegazioni ma per ora ancora nn ci sono O_o
Apprezzo l’amore per il cibo e per le materie prime eccellenti, sia che venga declinato in forma tradizionale che in forma creativa: è questo il leit motiv che mi fa ritornare :-)
mi piacciono i luoghi accoglienti e di dimensioni contenute di tipo sia rustico che elegante o molto moderno.. sia trattorie che ristoranti o etnici, quest’ultimi però li provo di più all’estero …qui nei dintorni ne devo ancora scoprire che valga la pena….. preferisco la cucina che tiene in evidenza i sapori ben distinti con nuovi modi di cottura, con qualche tocco di novità nel gusto,però senza mescolanze azzardate, magari presentate da far colpo, ma che poi fai fatica a capire quel che mangi. Fa piacere il servizio curato …ma se mi si presenta il cameriere ogni volta che svuoto il bicchiere di acqua o vino … allora mi infastidisco…e comunque preferisco la cucina creativa, senza disdegnare la tradizionale specie al di fuori della mia città.
Cia Sandra, ecco la foto sopra rappresenta ME! Io sono una fetta di pane e salame imbrattata di burro Beppino Occelli, anche se il Lurpack salato resta il numero 1 :)( x me)
Conosco il pane di cui parli, spesso lo compriamo quando facciamo cena tutti insieme, ma a me non piace, sai perche’? Gli sento un gusto acidulo che non mi piace.
I locali che preferisco sono quelli tipo la Trattoria del Freisa a Moncucco, sicuro lo conosci, mi fa sentire a mio agio. detesto i ristoranti con le luci sparate bianche bianche, esempio al Gufo Bianco si mangia bene, il cibo è curato e la carta vini ok, ma non mi sento a mio agio!
cia cia cia
Carissima, quando verrai a Venezia ti faccio fare un giro nei miei posti preferiti! una cena dalla Marisa te la cucchi di sicuro (se si trova posto…);-DDD
e sai cosa sto per mettere in tavola, oggi? pane e salame!
baci
Ciao ! sono daccordissimo con te , dalla trattoria al ristorante di livello , quello che cerco è il rispetto del cibo , il rapporto qualità-prezzo , le emozioni di una serata in un ambiente nel quale mi sento a mio agio e sapori e profumi che si fanno ricordare . Tutto questo può avvenire appunto , in una trattoria con pane e salame o in un ristorante stellato . chiara
inannzitutto il pane dalla foto è spettacolare!
tendenzialmente io sono + per il pane e salame (forse anche perchè per il mio budget limitato forse è + facile trovare un ristorante tradizionale di buona qualità che uno che faccia ricerca..almeno nella mia zona..e non è sempre così), ma in realtà penso come hai detto tu che l’una non esclude l’altra. la cosa importante è la qualità degli ingredienti e della cucina!se un piatto è cucinato bene ed è buono non mi interessa a quale categoria appartiene. mi fanno molto arrabbiare queste polemiche senza senso che non giovano certo alla buona cucina!
Grazie a tutti per i commenti. Posso pensare che amiamo molto la cucina semplice, quel famoso pane & salame è rimasto un must!
Territorio, freschezza, cibo semplice e qualità. Nulla di più. Mi sarebbe piaciuto approfondire la questione, magari con qualche commento dagli addetti ai lavori, tipo chef & C.
@Wood, il pane di Eataly ha quel retrogusto acido per il semplice fatto che è preparato con pasta madre, anche detta pasta acida. :o))
Elisabetta, contaci! appena possibile si organizza! :-***
buona festa a tutti
Ben detto!
Anche ‘Sale&Pepe’ di questo mese dedica una rubrichina al tema ‘Pane e Salame’… che pane e che salame però!
Bellissimo questo pane che hai fatto tu, alla faccia delle polemiche vince la semplicità (e che semplicità)!
A presto!
m.
Che bello questo pane!
Cosa può esserci di più buono??
In assoluto evviva i sapori autentici!!
Scusa ma per preparare la pasta madre parti dalla fermentazione dello yogurt?
ciao
V.
Cara, pensa che oggi sulla scheda ho votato proprio pane e salame!
Ovviamente scherzo… ma forse dovremmo pensare davvero a un partito pane e salame che dici? :-)
Quando dobbiamo uscire a mangiare, essendo una famiglia numerosa, scegliamo agriturismi o posti dove i nanetti siano ben accetti… eggià perchè oltre a pagarli, i ristoranti, ci stà pure che non gradiscano la compagnia di nanetti in sala…
Cmq stavo pensando di pubblicare una lista per famiglie sul mio blog e più ci penso più mi sa che prima o poi lo fo :-)
Grazie per essere passata e complimenti, inutile dirti che ti seguo da tipo… sempre :-)