Si avvicina la data della partenza per le vacanze e ho già negli occhi i colori provenzali che più amo: il viola, il verde, il blu e tutte le sfumature possibili di rosa e arancio. So bene che di lavanda al nostro arrivo ne resterà poca, anzi mi sa che dovrò accontentarmi di quella che ho sul balcone qui, a Torino.
In Provenza sarà già stata raccolta e la troveremo in vendita nei mercatini nel dipartimento del Vaucluse a fine Luglio e per tutto il mese di Agosto. Ne farò incetta sicuramente, perché adoro il profumo di lavanda che si sprigiona quando apro l’armadio: un’iniezione di buon’umore e di ricordi.
Ho comprato i miei primi fichi la scorsa settimana e devo dire che per ora non sono soddisfatta al 100%, ma spero di rifarmi nei prossimi giorni. I profumi e i colori della Provenza mi hanno ispirato per preparare questo antipasto che in realtà, con una bella insalatina di erbette miste e qualche fiore di campo, può diventare un bel piatto unico. Magari da mangiare guardando il mare, all’ombra di un maestoso ulivo, con una leggera brezza a farvi compagnia.
Per realizzare la ricetta non avevo sotto mano la buche de chevre, ma dell’ottima Robiola di Roccaverano, uno dei formaggi piemontesi (anzi astigiani) che amo di più, in questo caso prodotta 100% con latte di capra: fichi, robiola di capra e i miei adorati Crunchy Gli Aironi dalle note aromatiche decisamente importanti, al gusto di lavanda e rosmarino.
dose per 4 persone
fichi maturi 2
robiola di Roccaverano (oppure buche de chevre o un ottimo caprino a pasta fresca)
Crunchy lavanda e rosmarino
olio e.v. di oliva cultivar taggiasca o Garda Leccino (in ogni caso un olio e.v. dal sapore delicato)
miele di Tiglio
pepe
forno ventilato a 180°
Con un panno umido pulire i fichi, senza lavarli. Tagliare a metà. Su un tagliere dividere in 4 la robiola (o la buche de chevre). Prendere 4 pirofile mono porzione di ceramica e trasferirvi il formaggio. Schiacciare bene con un cucchiaio di legno, cercando di tenere uno spazio al centro della pirofila. Mattere mezzo fico in ogni pirofila (facendo attenzione a non schiacciare troppo), pennellare con il miele tutti i fichi e finire con una bella macinata di pepe. Cuocere in forno per circa 8/10 minuti. Fuori dal forno aggiungere i Crunchy alla lavanda e rosmarino. Servire subito con un’insalata di erbe mista e un calice di vino, magari un Rosé di Provence .
Idea in più: potrete trasformare questo piatto in tortine di sfoglia o brisée mono porzione. Basterà foderare delle formine con la pasta sfoglia, seguire il procedimento della ricetta precedente e infornare per circa 20/22 minuti.
Good tips for a trip:
A Cucuron, per un pranzo nel cuore della Provenza, da Chef Eric Sapet, presso La Petite Maison de Cucuron. Ricordando Russel Crowe e il film ‘Un ottima annata’.
A Lirac per dormire in un luogo senza tempo e ricco di fascino, La Dame de Thé, una chambres d’hotes meravigliosa.
ricordi di Provenza 2011
E’ un periodo in cui sto leggendo molto sulla Francia ed il suo cibo. Dacchè sono corsa a leggere il tuo post. Giusto ieri sera era immersa in una pagina sui fichi provenzali. Ricetta veramente sfiziosa e con i profumi giusti.
Ciao Rossella! Io ormai sono France Addict da molti anni: costa meno che in Italia, molti più servizi. Si mangia bene e si ha moltissima scelta. Anche nel fare la spesa al mercato. Consiglio un viaggio in Provence in ogni caso!
Sandra un viaggio in provenza è da tempo in progetto nel mio cassetto dei sogni,amo i profumi e i colori di questa terra…per il momento mi limito al profumo della lavanda negli armadi e agli odori e ai sapori che ogni tanto riproduco nei miei piatti…spero di trasformare presto il mio sogno in realtà intanto mi godo i tuoi racconti e le tue splendide foto ;) Buone vacanze !!!
semplicemente adoro!
Ciao Sandra
ehi, non dimenticare il giallo delle ginestre e delle mimose (ok, non estivi…) ;-)
In Provenza (non a Nizza, intendiamoci) il mese di agosto è forse l’unico mese assolutamente privo di fiori, salvo i volubilis forse, e le belle di notte. Tutto va in stress idrico fino a settembre.
ci vediamo al nostro ritorno allora! Prevedi un salto a Sanary, se non conosci, dovrai conoscere. Facciamo pure un giro in barchetta…
Mike
Giovanna, devi assolutamente andare. è un luogo magico, ricco di atmosfera, di storia, di cose buone da mangiare e da bere :P Io me ne sono innamorata!
FrancescaV :)))
Mike quelli li avevo dimenticati, grazie! :D
Conto proprio di vederti, gita in barchetta compresa :) Un abbraccio
La provenza è uno di quei posti che per il momento non ho ancora avuto modo di visitare… intanto sogno leggendo il tuo racconto ….
questi fichi devono essere magnifici!!
Zenzerina, ricetta perfetta, non manca nulla : ne negli assemblaggi, ne nella attenta divulgazione delle giuste tipologie degli evo, ne nella precisa indicazione per un miele di tiglio che le api hanno proprio in questi giorni, e in diverse parti del mediterraneo, terminato di bottinare. 10 cum lode. Una piccola variante che mi semtirei di tentare, in campo mellifero ,sarebbe un miele diretto e in sostegno sui fichi, cioè un rosmarino in purezza, da isole peró. O un miele di salvia pratensis ,isola di Rab o Cres. Ma proprio per vedere, come diceva Iannacci…l’effetto che fa. Ah ah ah. Un abbraccio.
Breakfast at lizzy’s ! Cara mi raccomando appena puoi fai una scappata, ne vale la pena :*) Un abbraccio
Fausto, ;))) mi fa sempre piacere ed è un vero onore per me avere il tuo supporto ai post. Li arricchisci di note intense ed importanti. Grazie del suggerimento sul miele di rosmarino! ne avevamo trovato uno eccellente in Turchia all’origano selvatico, che laggiù è molto popolare. Un abbraccio a te
Questa ricetta è da provare! Bellissima da vedere è un invito da assaporare! In più l’abbinata dolce salato affascina e colpisce!
Ciao da Fame di moda
Ricetta meravigliosa, la provo subito (pensa che proprio ieri mi sono arrivate le robiole di Roccaverano :-), come si suol dire, capita a fagiolo!)