Frolla all'olio extravergine di oliva zabaione alle carote e verdure di stagione

Post realizzato in collaborazione con Molino Quaglia

Inizia una nuova collaborazione, sotto il sole di Primavera, anzi direi sotto quello estivo visto il bel tempo che ci accompagna da qualche giorno e visto che mancano solo 15 giorni al 21 Giugno!
Avrete senz’altro già visto utilizzare in questo blog le farine Petra® e i prodotti del Molino Quaglia.
Il Molino Quaglia nasce in provincia di Padova, da una famiglia che ha sempre creduto nelle straordinarie potenzialità di produzione di grani di qualità della propria terra e che conta 120 anni di esperienza nelle farine di qualità. Lucio, Chiara e Andrea, convinti che per crescere e migliorare bisogna sempre essere aperti al cambiamento, danno vita negli anni, 80 a una serie di nuovi progetti: Dove la farina diventa Arte. Un’avventura che prende l’avvio dallo storico molino di famiglia per approdare ad un impianto altamente tecnologico e ad una scuola di formazione.
Lo scorso Novembre, durante il laboratorio di lievitazione e impasto dedicato alla pasta madre e al panettone con il Maestro Rolando Morandin, ho avuto modo di visitare il Molino: un impianto all’avanguardia, tecnologicamente avanzato ma che ha racchiuso al suo interno un cuore, vero e forte, che batte giorno dopo giorno: quello della famiglia Quaglia e nella fattispecie il cuore di Chiara. E a questo proposito vorrei farvi leggere la visione appassionata di Chiara Quaglia, così potrete rendervi conto di quanta passione, amore c’è in questa azienda e nei suoi prodotti:

Immaginazione, conoscenza e radici profonde. Molino Quaglia ha testa e cuore, vive di idee e di emozioni. E’ un unicum particolare, fatto di lavoro, esperienza conoscenze ma anche di tradizione e di una storia antica quanto l’uomo. Non ci sono segreti, siamo solo noi stessi: la volontà; di andare oltre, non fermarsi e di accettare la sfida. Perchè; l’eccellenza nei prodotti di qualità; non è; mai scontata, si conquista giorno su giorno, nella scelta della materia prima nella sua lavorazione , nel confronto con il mercato. Non ci sono scorciatoie, mezze misure. C’ è; l’entusiasmo di essere protagonisti del proprio tempo, spinti dalla ricerca di una modernità che non rinuncia a riempirsi gli occhi di meraviglia per prodotti buonissimi e straordinari, origine e senso di una civiltà; che non tramonta mai. Il molino, per noi, non è solo un lavoro, un’attività, è anche stato d’animo, una condizione del pensiero, una promessa in grado di sedurti il cuore.
Chiara Quaglia

Per l’impasto della frolla salata ho utilizzato la farina Petra® 5 e una parte di Petra® 9, in percentuale di 70/30. La 5 è perfetta per la realizzazione di frolle (sia dolci che salate), pasta sablé, pasta brisée. Della 9 mi sono perdutamente innamorata e la userei per preparare qualsiasi impasto. Nelle prossime ricette scopriremo quali!
Vi chiederete perché le farine della Linea Petra® sono diverse.
Petra 1, 3, 5 e 9 sono diverse dalle farine di grano tenero normalmente utilizzate in pizzeria perché hanno il profumo e il gusto delle antiche farine macinate a pietra. Sono diverse da tutte le altre farine italiane macinate a pietra perché sono facili da lavorare e costanti nelle prestazioni, proprio come le moderne farine industriali. Le farine della linea Petra hanno abbattuto il limite del W, tipico delle farine industriali costruite per usi specifici. Con Petra non è la ricetta che si adatta alla farina, ma la farina che si adatta alla ricetta, lasciando ampio spazio alla creatività ed alla tecnica di ognuno. A patto di usare le semplici istruzioni per l’uso sulla gestione dell’acqua e della cottura.

Tornando alla frolla salata, vi ho detto che ho usato un mix di due tipi di farine Petra®.  Al posto del burro, nell’impasto, ho utilizzato dell’olio e.v. di oliva. Avevo già testato la dose e mi era molto piaciuto il risultato finale della frolla salata: croccante e saporita, perfetta per l’idea di ricetta che avevo in mente.

Frolla all’olio extravergine di oliva zabaione alle carote e verdure di stagione

dose per 6 tartellette
farina Petra® 5 grammi 150
farina Petra® 9 grammi 50
olio e.v. di oliva cultivar taggiasca grammi 50
tuorlo (uovo codice 0 bio) 1
acqua naturale q.b.
sale

piselli freschi (sgusciati) grammi 150
asparagi (le punte) 8/10
cuocere al vapore tenere da parte

mescolare delicatamente l’olio con la farina e il sale. Aggiungere il tuorlo leggermente sbattuto e iniziare a lavorare con le mani l’impasto. Aggiungere poco alla volta tanta acqua da rendere elastico l’impasto.
Non ho lasciato riposare in frigo, anche perché l’olio lo avrebbe reso, a mio parere, troppo rigido per essere lavorato in un secondo momento.
Formare delle palline, stenderle con il mattarello (circa 2/3 mm di spessore); tagliare con un coppa pasta, e posizionare nelle teglie mono porzione.
Cuocere a 170/175° per circa 25 minuti. Sfornare e fare raffreddare.

piselli

La ricetta dello zabaione alla carota è la stessa di quello agli spinaci. Ho solo cambiato l’ingrediente principale, utilizzando delle carote cotte al vapore e poi passate al colino/setaccio. Quando la frolla si sarà raffreddata prendere un cucchiaio di zabaione, coprire il fondo della tartelletta, aggiungere i piselli e gli asparagi (cotti in precedenza al vapore). Potrete anche decorare con dell’erba cipollina fresca se vi piace.

News: per chi fosse dalle parti di Vighizzolo D’Este (PD) il giorno 17 Giugno vi consiglio di fare un salto a Comunipane, il Mercato del pane: seminari, scambi di idee e confronti tra chef, maestri dell’Arte Bianca e anche semplici appassionati.

Frolla all'olio extravergine di oliva zabaione alle carote e verdure di stagione seconda versione