Il lago ispira da sempre serenità, pace, quiete. Non è amato da tutti perché spesso la sensazione che porta è di malinconia. Molti poeti e scrittori si sono ispirati al lago nella loro letteratura e, forse, per questo motivo, colleghiamo il lago ad attimi, a momenti di melanconia.
Nietzsche soggiornò per alcuni giorni sul Lago d’Orta, nel 1882, e qui si invaghì della bella Lou Salomé, che però lo respinse.

Per me il lago è la meta ideale se voglio staccare la spina dal caos della città e regalarmi un fine settimana di pace e silenzio. E tra tutti i laghi ‘vicini’ ho sempre amato tanto il Lago d’Orta, una piccola perla incastonata ai piedi del massiccio del Monte Rosa, un luogo raccolto, che porta alla meditazione, al re impossessarsi di ritmi lenti e misurati, al parlare sottovoce, quasi bisbigliando, per non disturbare.

Pontile| Pella © Sandra Salerno

Settembre è stato una mese intenso: due viaggi durante il fine settimana ( uno a Zurigo e l’altro a Bruges ) alcuni progetti da consegnare, qualcuno un po’ più urgente, hanno raschiato qualche giorno al riposo, riposo che mi concedo sempre durante i week end. Per questo, se posso, scelgo di viaggiare per lavoro durante la settimana, per dedicare tempo libero a me e al mio compagno, per fare tante cose insieme o non fare nulla. Dedicandomi alla lettura, alla cucina, agli amici. A provare qualche ristorante.

casaFantini | Pella

casaFantini, dalla sala colazioni si ammira il Lago e l’Isola di San Giulio

Così ho voluto iniziare Ottobre con un fine settimana solo per noi, a ri-scoprire il Lago d’Orta e il territorio circostante, le tradizioni gastronomiche, i vini, ospiti di una struttura unica nel suo genere, una casa cocoon nascosta dentro ad un boutique hotel, allestito con tutti i confort, casaFantini.

Il boutique hotel è opera di Piero Lissoni, che ha pensato gli spazi ispirandosi all’ambiente circostante, ai vari elementi che formano il territorio, dall’acqua alla pietra, passando per il legno e il metallo. Tutto si fonde in un’opera complementare, che trasmette tranquillità. E le grandi vetrate permettono di ammirare il lago, comodamente seduti sui divani.

La filosofia di casaFantini è la mia: il lusso al giorno d’oggi è avere tempo per sé stessi, concedersi tempo, trascorrere del tempo con le persone che amiamo. Tutto il resto conta relativamente.

Arrivare a casaFantini significa entrare in un luogo riservato, caldo e accogliente, raccolto. Dove ogni dettaglio è studiato nei minimi particolari per fare in modo che gli ospiti si sentano come a casa, ma con un quid in più che fa la differenza. Gli spazi sono pensati per accogliere gli ospiti e farli sentire a proprio agio, che sia una sosta di una notte oppure un lungo fine settimana, per concedersi il tanto agognato tempo, il dolce far niente. I servizi di casaFantini sono pensati su misura per l’ospite, e vengono personalizzati a seconda delle richieste.
Nel costo del soggiorno sono compresi un aperitivo e la colazione, oltre ai soft drink in camera, tè, tisane e caffè. Lasciatevi coccolare dal team di casaFantini, dimenticate lo stress cittadino e immergetevi nel riposo più assoluto.

Dettagli a casaFantini | © Sandra Salerno

PICCOLA GUIDA
Se pensate di organizzare un fine settimana vi lascio qualche indicazione sul territorio, per andare alla scoperta di cantine, di un ristorante che è una vera chicca. E anche di un’esperienza molto particolare.

Cantine

Travaglini a Gattinara, tra le cantine più conosciute, famosa anche per il favoloso (e pluripremiato DOCG) Gattinara.

Conti, a Maggiora, tre sorelle produttrici di vino. Assaggiato il Boca: 70% di Nebbiolo, 25% di Vespolina e 5% di Uva Rara (Bonarda Novarese). Su richiesta è possibile organizzare una degustazione.

A Bogogno (non a Ghemme), Cascina Cà Nova, Giada Codecasa. Conosciuto il suo Metodo Classico Jad’ore, Erbaluce 100% (anche rosé da uve 100% Nebbiolo).

Gattinara | Nervi

A pranzo un calice di Gattinara di Nervi, la più antica casa vitivinicola di Gattinara (1906) ancora in attività. (su richiesta si può prenotare il servizio del pranzo presso casaFantini).

Dove mangiare

Ristorante La Zucca, Arola . Vi direi quasi che l’accoppiata casaFantini+La Zucca valgono assolutamente un fine settimana sul Lago. Per la cura, l’amore e la passione che le due famiglie (Fantini e Beltrami/Vittoni) mettono nel proprio lavoro.
La cena a La Zucca è stata una vera scoperta, un viaggio tra i sapori e i saperi del territorio, i prodotti, salumi, formaggi, vini. In cucina mamma Marinella riesce a stupire ad ogni portata, con una tradizione che è ricca di gusto ma anche di idee innovative e per nulla scontate.
In sala il Signor Beltrami coccola ed accoglie i clienti, racconta di formaggi, di alpeggi, di camminate per scovare quel particolare caprino o il Bettelmat, tanto buono ma diventato così raro da proporre ai clienti. Il suo carrello dei formaggi è una dichiarazione d’amore al lavoro dei casari e alla tradizione che viene rispettata. Ad ogni assaggio gli si illuminano gli occhi dalla gioia. Le due figlie si occupano della sala, Francesca (la sommelier) dei vini, suggerendo agli avventori chicche uniche e indimenticabili, un viaggio nel viaggio attraverso i vitigni di quella zona di Piemonte, così poco conosciuta, ma al contempo così ricca di vitigni autoctoni.

Faraona farcita| Ristorante La Zucca

I carrelli dei dolci al ristorante La Zucca di Arola

Santuario di Boca, da visitare per la struttura molto suggestiva.

Il Lago d’Orta

Isola di San Giulio | Lago d’Orta

Isola di San Giulio: organizzate un’escursione sull’Isola di San Giulio, per assistere alla messa della Domenica, ore 11. È l’unico momento in cui le Suore di Clausura (80 suore che vivono nell’Abbazia Benedettina Mater Ecclesiae) possono assistere alle funzioni religiose durante la settimana. Il loro arrivo nella Basilica, unite, silenziose e composte è stato un momento molto bello ed emozionante. Questo a prescindere dalla vostra fede.
Le suore di clausura producono il pane di San Giulio (per la festa del patrono, 31 Gennaio) ma una delle attività principali è il laboratorio per il restauro di antichi paramenti sacri.
L’isola è un vero bijou e vale la pena fare una passeggiata: tranquilli, non c’è il rischio di perdersi, c’ è un’unica strada, circolare, che si chiama La via del silenzio. Noi siamo stati fortunati, due giorni di bel tempo, sole caldo e cielo terso.

Isola di San Giulio

La via del Silenzio | Isola San Giulio © Sandra Salerno

Raggiungere l’isola è molto semplice grazie al servizio di battelli che la collegano i vari paesi che sono siti sulle sponde del lago.

*Articolo realizzato in collaborazione con casaFantini/lake time*

Vista Lago d’Orta dal terrazzino della camera da letto | casaFantini

Giardino casaFantini | © Sandra Salerno