Per la serata con Voiello alla Terrazza Visconti mi ero ripromessa di creare una ricetta particolare, giocando soprattutto con ingredienti piemontesi, ma con un formato di pasta del sud. Insieme volevo aggiungere un ingrediente ‘marino’, che ricordasse al contempo il formato della pasta. E così ecco a voi la CALAMARATA CAUDA!
Devo dire che ha riscosso un discreto successo e non solo durante la sfida in cucina tra blogger. Ho provato a ripetere l’esperimento un paio di volte a casa e una sera (quella del test decisivo per la scelta della ricetta) ad una cena dopo il corso di cucina di eataly: vuoi che 18 persone non mi diano un responso imparziale?
Così ecco a voi la mia personale versione di bagna cauda super leggera, servita come condimento per una pasta. E con la calamarata potevo abbinare solo ‘re calamaro’ no??
per 4 persone
calamarata grammi 320/400
aglio una testa
olio e.v. d’oliva 1 bicchiere (se possibile dal sapore delicato)
acciughe sotto sale 60 grammi
calamari freschi uno (oppure due se piccoli)
latte mezzo litro
sale
Sbucciare gli spicchi d’aglio, togliere l’anima se presente, e farli bollire nel latte per circa 20 minuti. Scolateli, sistemateli in una terrina di coccio e riduceteli in crema con i rebbi di una forchetta.
Dissalate e diliscate le acciughe, frullatele e unitele all’aglio insieme all’olio. Mettete sul fuoco, a fiamma moderata, e cuocete mescolando con un cucchiaio di legno per una decina di minuti.
Pulite il calamaro, tagliatelo e fatelo cuocere in una padella per qualche minuto.
Cuocete la pasta al dente.Condite con la salsa d’acciughe (la cauda) saltando la pasta nella padella con il calamaro .
Servite subito.
Beh, ricevere i complimenti di chef Gaetano mi ha fatto davvero piacere. Ha apprezzato l’originalità della ricetta, ma soprattutto la sua semplicità. È proprio vero che a volte le idee semplici hanno sempre successo.
Mi ha fatto un immenso piacere partecipare a questa serata: formare la squadra, l’attesa nei giorni prima dell’evento, la preparazione delle ricette e infine la serata.. grande!
Onore ai vincitori anche se…. mannaggia! per un solo voto.. e so anche cosa ci ha fregato: il $%&£? porro fritto sulla ricetta precedente! Finito il formaggio ci hanno aggiunto il porro fritto che poco aveva a che fare con la versione originale. A chi tiro le orecchie della cucina?? Va ben, per stavolta…
Bene, allora cari amici di UTDZ che ne pensate di questa ricetta? ;)
Era meravigliosa!
Io l’avevo anche votata… quando ce la rifai? :-)
Caro Marco, spero presto! se capiti a Torino uno di questi giorni, se vuoi la rifacciamo.
Grazie ancora per la bella serata di Giovedì
:D
Mi aggiungo ai complimenti: era davvero ottima!
(e mi aggiungo anche agli invitati per rifarla… :-)) )
Mi piacerebbe assaggiarla!
Io non l’ho assaggiata ma mi piacerebbe farlo! Una domanda stupida, come cuoci il calamaro?
MarcoG, quando vuoi! Milano, Torino? ;o))
Lenny, facile facile da fare!
Gloria, è scritto nella ricetta:’Pulite il calamaro, tagliatelo e fatelo cuocere in una padella per qualche minuto…’ filo d’olio e pochissimi minuti in padella!
Questa è un’ideona! Non potevi trovare formato di pasta più azzeccato di questo! E’ invitante estroso e dal sublime aspetto. Brava e grazie per la ricetta che conservo tra le preferite.
Vedi che alla fine c’era qualcosa sotto. Il porro. Non si può.
Riflettevo invece sulla ricetta. Io ci berrei un po’ di Sidro, che dici?
Ciao.davide
penso che sia molto buona!
Eccola, finalmente! Brava, un inno alla perfezione della semplicita’.
A parte la serata Voiello, quando la salti tu la tieni piu’ liquida o piu’ tirata?
CIAO :)
Mi piace, mi piace! Amo tutto di questa ricetta: il formato della pasta, i calamari e la bagna cauda, per me sarà perfetta!
Un abbraccio!
non amo la calamarata come formato di pasta, ma due spaghetti alla chitarra me li farei subito con questo sughetto che mi attirava già dal nome!
mmm che buona me la ricordo ancora da quella sera.
Oggi ho provato questa ricetta con la calamarata di un nuovo pastificio di Gragnano che ho trovato in una bottega di Sassuolo, il pastificio dei Campi, e il risultato è stato davvero ottimo. Complimenti per la ricetta.
Me la ricordo quella serata, io e Diocleziano attaccati davanti al pc… molto stuzzicante questa pasta, complimenti.
Ciao Daniela.
Fatta ieri sera, semplice e buonissima
Mi sembra un vero spettacolo, e mi hai fatto subito venire voglia di provarla !!! Manu
Ciao Cara, come stai, passo velocemente a farti un salutino da Roma, cotta e stracotta ma sempre in gara, poi ti racconto un bacio :))
quando ho sentito che ricetta proponevi ho pensato che era troppo forte (e sinceramente pensavo che avreste vinto voi, vabe’, penso che sia stato bello tutto l’insieme, “gara” a parte).
Questa me la faccio, e’ una vita che non compro i calamari (pasta&mollusco)!
Bacio :))
Bene! sono stracontenta che la calamarata ©auda sia piaciuta :D
La prossima settimana Vi presenterò l’altra versione di pasta, il bucatino!
un bacione a tutti
Ady, sono troppooooo curiosa!
Davide Cocco.. sidro?? Siiiii! la prossima volta provo!
CorradoT, la mia più tirata, non mi piace tanto troppo liquida ;-)
Grazie @erica per il suggerimento del pastificio!
belleeeee queste ragazze!!! ;)
Ciao, ti leggo spesso ma non commento mai. stavolta lo dovevo fare: con questa ricetta mi hai fatto fare un figurone con tutti i parenti di mia moglie. Grazie.
marco
Erborina eh eh eh!
marco, grazie! Mi fa molto piacere sapere se hai fatto bella figura con i parenti. torna quando vuoi a commentare. Sei sempre il benvenuto! ;o)
Cara Sandra ho avuto occasione di assaggiare la tua calamarata alla serata Voiello…e l’ho pure votata. Adesso mi voglio cimentare pure io! Grazie della ricetta!
elisa, :))) come è andata??