Sembra che il trolley non possa prendere vacanze. Dal 16 al 19 Novembre dovrà accompagnarmi in un viaggio molto interessante: mi attende il Food & Wine and Rum festival di Barbados, proprio ora che mi stavo abituando al mio adorato clima invernale, fatto di maglioni, sciarpe e pile! :)
A partire dal 15 Novembre sarò sull’isola di Barbados, unica inviata dall’Italia, per raccontare attraverso twitter, Fb e Instagram la cucina locale e il turismo enogastronomico che caratterizza questa bellissima isola, la più cool dei Caraibi.
Giunto nel 2012 alla terza edizione, il Food Wine and Rum Festival è promosso da Barbados Tourism Authority: chef di fama internazionale ed esperti di vino e rum danno vita all’evento di cucina più importante dei Caraibi in location suggestive di Barbados, da Lion Castle e Fisherpond Great House, tra degustazioni di vino e rum, feste, seminari e tanta ottima cucina.
Ho appena scaricato la app per iPad che mi consentirà di restare sintonizzata in wi-fi con il programma per tutti e quattro i giorni e scoprire i piatti, le ricette che gli chef ospiti realizzeranno per il Festival.
Sono certa che anche questa sarà una bellissima esperienza, che arricchirà il mio bagaglio personale (oltre che il CV), ma soprattutto che mi permetterà di conoscere persone nuove con le quali confrontarmi. Un bel banco di prova, ne sono certa. Il cibo è cultura e conoscenza in ogni parte del mondo.
Fra 15 giorni esatti si parte: una breve sosta a Londra e poi via, verso l’isola di Barbados con British Airways.
Senza contare che sono pronta da settimane per la cucina di Barbados. Non posso assolutamente perdere il flying fish, il piatto nazionale, che può essere gustato in quasi tutti i ristoranti dell’isola. Oppure il Bajan-Cou Cou (a base di mais e farina di okra, dai baccelli di una tipica pianta tropicale), il Pepperpot (uno stufato di carne molto piccante), e il Jug-Jug (una miscela di mais guinea e piselli). Semplice e delizioso, il pesce volante è servito fritto o arrosto accompagnato dal Cou-Cou, sorta di polenta a base di farina di mais e okra, una tipica verdura tropicale.
Buon ponte dei Santi a tutti!
*__* ho detto tutto! :*
Veru *___? un bacio!
Fantastico tour. Non vedo l’ora di leggere approfondite recenze sui rum, non se ne parla mai abbastanza :)
evvaii in barba -dos all’inverno italiano, io che amo il caldo spero di rinascere ai caraibi, divertiti e buon lavoro, ciauzzzzz
fiorenzo, ho già studiato per bene il rum di Mauritius. Ora tocca a quello di Barbados ;)
Astrofiammante barba-dos! in barba al freddo, che io amo molto! grazie :)
Wow che esperienza eccezionale! in bocca al lupo ;)
Sandra…figata al cubo! Non vedo l’ora di leggere il tuo reportage e soprattutto di vedere i tuoi scatti :) Divertiti e…ancora grazie per la bellissima cena torinese: interessante, deliziosa, arricchente. Ti abbracciamo (a presto)
simo
Che sfiga, dovrai rinunciare per tre giorni al freddo, alla pioggia e chissà cos’altro! Vabbè , i lavoracci qualcuno li deve pur fare.
Buon divertimento
ci verrei di corsaaaaaa!
eh sì, traspare in tutta la sua profondità la disperazione che ti coglie all’idea di partire…
Sappi che non ci fai per niente pena, ma anzi ç#&§d∂æΩ€!!! ;)
Ti seguiremo minuto-per-minuto, non ci risparmiare nulla ti prego! (Conosco l’okra ma non la farina, sono curiosa di sapere com’è)
Buon viaggio e ancora tanta invidia!
:))
Sarah
Ste, grazie !!
Simona, grazie a voi per aver partecipato! E grazie per il buon viaggio :o) farò del mio meglio eh’ :*)
Roberto, un sacrificio, esatto!
Giò, :-)))
Sarah, crono storia fotografica per 5 giorni. Promesso! :)
Ma che meraviglia! Fai un buon viaggio e raccontaci tutto!
Comida farò il possibile! ;)
Non vedo l’ora di seguire la tua nuova avventura! :)