Esame superato! E a pieni voti! Sono super felice e pronta per continuare la mia avventura.

Agosto si sta rivelando un mese fatto di riflessioni e di nuove scoperte. Come posso mettere in pratica al meglio ciò che sto imparando, e come condividerlo al meglio? E soprattutto, cosa è il sake per me? Quello del sake è un mondo fantastico e pieno di sorprese. Una delle cose che amo di più è la storia che lega la cultura giapponese ed il sake.

Il sake nasce 2000 anni fa e nel corso dei secoli è cambiato moltissimo. I diversi tipi di sake ed i modi di lavorazione riflettono le epoche storiche di questo meraviglioso Paese. Il modo in cui i giapponesi si approcciano ad esso esprime un legame che va al di là di una semplice bevanda da pasto. Nel corso dei secoli, ed ancora oggi, per i giapponesi, il sake rappresenta diversi momenti della vita. Ha un aspetto sacro legato al culto Shintoista, è la bevanda da offrire agli dei e che avvicina agli dei, rappresenta la nascita di un legame (da un contratto lavorativo ad un matrimonio), è una buona scusa per uscire con gli amici, un amuleto porta fortuna, e molto di più. 

Per me rappresenta il fatto di uscire dalla mia zona di comfort alla scoperta di un mondo nuovo, fatto di dedizione e passione. All’inizio del mio percorso di studio del sake ero molto rigida sulle mie posizioni, seguivo pedissequamente ciò che era scritto sui libri di testo e guai a fare qualcosa di diverso. Pian piano mi sono resa conto di quanto invece il sake sia versatile.

Ciò che vorrei condividere con chi è appassionato di sake e/o vorrebbe approcciarsi a questa bevanda per la prima volta è che il sake nasce per supportare il cibo. Qualsiasi tipo di cibo, giapponese e non giapponese.
Il sake ha una sapore delicato, soprattutto se paragonato ad un vino e si presta bene a (quasi) tutti i tipi di abbinamento. Bevetelo per un aperitivo leggero, gustatelo con la carne, con un buon tagliere di formaggi, usatelo per prepararvi un cocktail! È così versatile che vi sorprenderà. Il sake si può abbinare per affinità o per contrasto. Se devo essere sincera, trovo che sia più facile abbinare un sake rispetto ad un vino. Mi rendo conto che sia molto diverso rispetto ad un vino o ad altre bevande a cui siamo più abituati.

Per questo sono disponibile per qualunque dubbio, domanda o richiesta. Il miglior consiglio che posso dare al momento è di uscire dalla propria zona di comfort e provare qualcosa di nuovo. È la cosa più divertente che possiamo fare. E il sake è quello che ci vuole per iniziare una nuova avventura. Seguite l’istinto e non ve ne pentirete.
Scrivetemi su @jijisake su Instagram e fatemi sapere se avete trovato il vostro modo preferito di gustare il sake.
Auguro un buon sake a tutti!