Sono passati quasi due mesi da quando sono tornata dalla Turchia. Proprio l’altro giorno ho sistemato la cartella delle fotografie e deciso di scrivere il post sui miei ricordi di viaggio. Non è semplice questa volta, perché come sapete la situazione in Turchia (soprattutto nelle grandi città) è molto complicata e spero che possa risolversi al più presto. Questo logicamente non influirà sui miei viaggi futuri in questa bellissima terra.
In questo viaggio siamo andati alla scoperta della Cappadocia, un territorio per me ancora sconosciuto anche se sono stata più volte in Turchia negli ultimi anni, e sono tornata sempre più affascinata e innamorata di questa terra antica, ricca di storia e sopratutto popolata da genti ospitali, gentili e generose.
Il passaggio ad Istanbul è stato brevissimo, giusto il tempo di cenare in battello sul Bosforo, esperienza che a me mancava (anche se forse per come sono fatta io decisamente molto turistica), se amate escursioni di questo tipo è perfetta, per scoprire scorci inediti ed affascinanti della città by night, che altrimenti non potreste vedere durante il giorno.
Ad accompagnarci in questo brevissimo viaggio organizzato per la Turkish Airlines dalla Dorak Tour, la nostra guida turca Lale, una signora molto simpatica che parlava molto bene italiano, oltre alla responsabile di Turkish Airlines Elif, e la brava ed efficiente Silvia Assirelli di Edelman (ufficio stampa di Turkish): organizzare un viaggio in così poco tempo e con così pochi giorni a disposizione non è semplice, quindi grazie!
Venerdì mattina sveglia presto. Ci attendevano alla Turkish Airlines Technic per farci visitare il cuore pulsante della compagnia aerea, dove tutto inizia e dove vengono effettuati i controlli (super accurati) sui velivoli.
Fondata nel 1933 con una flotta di soli cinque aerei, Turkish Airlines è oggi una compagnia aerea a quattro stelle, con una flotta di 215 aeromobili (civili e cargo) che volano verso 98 paesi in tutto il mondo e 220 destinazioni (di cui 184 internazionali e 36 nazionali). La compagnia aerea, membro della Star Alliance, è una delle realtà in maggiore crescita sul panorama dell’aviazione globale ed è stata ripetutamente premiata con premi ‘Passengers Choice Awards’ dal gruppo Skytrax: dai dati del 2012 e del 2011 Turkish Airlines è risultata vincitrice nelle tre categorie ‘Miglior Compagnia d’Europa’, ‘Miglior Compagnia del Sud Europa’ e ‘Migliori postazioni in Premium Economy’ per i sedili in Comfort Class. Turkish Airlines è stata anche premiata per il suo servizio di catering a bordo ed è una linea aerea a 4 stelle: questo titolo la annovera in una ristretta cerchia di compagnie aeree di ottima qualità. Turkish Airlines ha inoltre ottenuto nel 2010 il premio Skytrax per ‘Miglior Catering a bordo in Economy Class al Mondo’ e nel 2011 per ‘Miglior Cibo a Bordo’. Inoltre, sui voli Turkish Airlines di lungo raggio, i passeggeri della Business Class possono gustare veri e propri piatti da gourmet grazie allo speciale servizio “Flying Chefs” – cuochi a bordo. Il servizio di chef a bordo sta riscuotendo un grande successo tra i passeggeri e, mi auguro, un giorno di riuscire a fare anche questa esperienza: cucina gourmet ad alta quota :)!
Non vi nascondo amici che se devo organizzare un viaggio intercontinentale la prima compagnia che consulto è proprio la Turkish. E dopo aver visitato anche i due hangar con i velivoli in controllo revisione e riparazione, sono ancora più tranquilla!
Dopo Turkish Technic ci siamo trasferiti alla Do&Co dove abbiamo scoperto i segreti (e assaggiato anche qualche super leccornia ) del catering organizzato per la compagnia aerea. La Do&Co è una compagnia internazionale, fondata a Istanbul che gestisce il catering aereo non solo per Turkish, ma per molte altre compagnie nel mondo, oltre ad organizzare catering per eventi di portata internazionale tra cui alcuni gran premi di Formula 1, Giochi Olimpici, Tornei di tennis internazionali e molto altro. Come diremmo noi? Quisquiglie :))
Qui sopra uno scorcio dal nostro pranzo (zuppa di lenticchie, sigara boregi e Lahmnacun), prima di recarci presso l’aeroporto di Istanbul, destinazione Cappadocia!
Dopo un volo di circa 1 ora atterriamo a Kayseri che è quasi buio e usciti fuori ci attendevano circa 6° e la pioggia battente. Non male per essere il 18 Aprile! Per fortuna, avendo consultato il meteo prima di partire, ero ben equipaggiata. L’unico cruccio che ci ha impensierito? Il volo in mongolfiera per la mattina successiva. Incrociamo le dita e che il meteo ci assista!
Il giorno dopo la sveglia era puntata alle 6 am. Ovviamente l’escursione sui camini delle fate andava fatta all’alba, con i primi raggi del sole. Ed io non vedevo l’ora, impaziente e carica di adrenalina, tra il terrore di volare aggrappata al cesto di vimini, e la troppa curiosità di ammirare un paesaggio da sogno sospesa in aria.
Purtroppo niente sole, ma tanto freddo e a tratti pioggia. Abbiamo dovuto attendere che smettesse di piovere per poter prendere il volo. Ma l’emozione è stata davvero incredibile e quasi non riesco nemmeno a spiegarvela: è come essere aggrappati alla schiena di un grosso uccello che fa su e giù per il cielo, arrivando a toccare i 600/700 mt di altezza, nel più assoluto silenzio (gridolini di estasi dei partecipanti a parte!)
Sembra di essere immersi in una fiaba, sospesi nel tempo e nello spazio, se non fosse per la visione di qualche auto che si muove giù di sotto. Ammirare questi enormi funghi di pietra, giunti fino a noi grazie all’erosione da parte degli eventi atmosferici della superficie terrestre (che dura da milioni di anni), su di un altopiano a 1.000 metri d’altitudine.
I Camini delle Fate furono rifugio di molte popolazioni tra cui anacoreti ed eremiti cristiani, e successivamente di interi villaggi che scavarono le loro case nel tufo, fino a trasformarsi in epoca bizantina in uno straordinario universo rupestre.
La valle più popolata era quella di Goreme, dove sono state censite 365 chiese (alcune affrescate). Abbiamo avuto la fortuna di visitarne una, ma ahimè (per ovvie ragioni) niente foto all’interno, ma solo tanti bei ricordi per noi.
Dopo il volo in mongolfiera ci siamo spostati a Göreme, per visitare il Museo all’aria aperta, un complesso di chiese e cappelle rupestri ricche di affreschi. La maggior parte delle cappelle sono datate dal X al XIII secolo, periodo bizantino e selgiuchide, e sono costruite su un piano a forma di croce, la cui cupola centrale è sorretta da quattro colonne.
Anche la città di Göreme è situata in una valle piena di coni e camini di fate e potrete trovare dai ristoranti, agli hotel e persino delle caffetterie scavati nella roccia di tufo. Tutto molto bello ed affascinante, almeno per me che me ne sono perdutamente innamorata.
Ci spostiamo di pochi km per andare a pranzo in un ristorante tipico, il Goreme Kaya scavato all’interno della roccia, con vista mozzafiato sulla valle. Un menù di tutto rispetto: Tarana çorbasi, ai manti (tipici ravioli fatti a mano ripieni di formaggio con salsa di pomodoro e yogurt, ad un meraviglioso stufato (Testi Kebabi) cotto in vasi di terracotta che vengono realizzati appositamente per questo piatto e rotti a fine cottura per servire la carne. Semplicemente divino. Sarà uno dei piatti che ricorderò di questo viaggio in Cappadocia.
Sabato 20 Aprile, alle 6.30 avevo il volo da Kayseri ad Istanbul. Sob. Da Avanos, dove soggiornavamo a Kayseri ci vuole all’incirca un’ora di auto per raggiungere l’aeroporto, una strada lunga e dritta immersa nella campagna dell’Anatolia. Qualche stella a farmi compagnia durante il tragitto e quasi a destinazione i primissimi raggi di sole. Il volo era in perfetto orario. Alle 6.15 imbarco e alle 7.30 arrivo puntuale ad Istanbul. Grazie a Turkish Airlines ho potuto usufruire della CIP Lounge : 3 ore abbondanti di totale relax (avrei anche potuto farmi fare un massaggio, a saperlo prima prenotavo!), caffetteria con buffet dolce e salato e area wi-fi. Insomma, un piccolo paradiso per i viaggiatori ;-))
Görüşmek üzere ! (arrivederci cara Turchia)
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Bellissimo questo reportage sulla Cappadocia!! Chissà magari quando deciderò di andare potrebbe essere che a bordo della Turkish Airlines sarò servita da una bella signora di nome Sandra Salerno!!! Aspetterò quel momento intanto un bacione
Cara Claudia ho smesso di cucinare da un po’! al massimo mangiamo insieme ;-)))
La Turchia mi era piaciuta moltissimo!
Ogni tanto ti penso…e poi vengo a leggerti con sempre rinnovato piacere
Paola a chi lo dici!
Cocò sei sempre carina, grazie!