Se guardo fuori dalla finestra in questi giorni mi prende lo sconforto. Da circa una settimana il tempo è uggioso, grigio e umido. Di quell’umido che ti entra nelle ossa e ti fa rimpiangere il caldo sole estivo.
Così, visto che il tempo mi trattiene forzatamente in casa (oltre al fatto che devo scrivere, e molto!), ho deciso di dedicarmi al post sul viaggio alle Seychelles, di un mese fa.
Sainte Anne e le Isole Seychelles, un ricordo che non sparirà così tanto facilmente.
Nella mia mente pensavo di trovare km e km di spiagge assolate a perdita d’occhio e non molte cose da fare. Ebbene mi sono dovuta ricredere. Le Seychelles (e qui il plurale ci sta amici, non come Mauritius) 115 isole a formare l’arcipelago, sono il paradiso perfetto per sposini innamorati, ma anche per le comitive di amici che vogliono scoprire un territorio poco esplorato e sconosciuto ai più, se non per le spiagge più famose e fotografate del globo, come Anse Source D’Argent a La Digue (ci siamo stati e poco più sotto avete le prove fotografiche) dove abbiamo anche incontrato due coppie per super romantico matrimonio sulla spiaggia, ghirlande di fiori per la sposa e cocchi come cocktail.
Le spiagge abbondano, vista la quantità di isole, anche se quelle abitate sono davvero poche: nei 5 giorni di soggiorno a Sainte Anne, abbiamo avuto modo di esplorare il territorio, spostandoci per una giornata intera di escursione a La Digue e Praslin.
Se nel Vs prossimo futuro volete trasformarvi in novelli Robinson Crusoe , alle Isole Seychelles troverete pane per i vostri denti. Qualcuno che ha deciso di vivere come Robinson lo abbiamo anche trovato: si chiamava Brendon Grimshaw il quale, nel lontano 1962, stanco della vita in terra britannica, decise di acquistare l’Isola di Moyenne (per la modica cifra di 8000 sterline), un piccolo fazzoletto di terra a pochi passi dall’Isola di Sainte Anne , trasformandola in una riserva naturale dove gli animali potessero vivere e riprodursi. Ora a Moyenne vivono indisturbate circa 150 tartarughe giganti di terra, alcune specie di uccelli davvero curiosi, dei simpaticissimi canarini con il piumaggio color del fuoco. Si narra che Brendon parlasse ai suoi animali, ogni tanto qualcuno lo incontrava lungo i sentieri di Moyenne intento a chiacchierare con le sue amate tartarughe. Brendon è deceduto lo scorso anno a Dicembre e ora l’isola (per suo volere) è tornata di proprietà del governo delle Seychelles: dal 2008 è stata proclamata Parco Nazionale e la Moyenne Island Foundation avrà il compito di vigilare sul benessere dell’isola e dei suoi abitanti.
Le attività #ludicogastronomiche a Sainte Anne non sono mancate: l’aperitivo in barca del lunedì sera al tramonto, in compagnia del Direttore Kervyn Rayeroux (qui sopra, sorridente) il quale ha voluto inaugurare con noi questo nuovissimo servizio per gli ospiti del resort, non vi dico il sacrificio eh? :PP
Il giorno successivo- martedì 24 Settembre- dopo la visita all’Isola di Moyenne, siamo stati coinvolti in una interessante lezione di cucina presso il ristorante l’Océane situato sulla spiaggia (uno dei 5 ristoranti a disposizione degli ospiti del Resort di Sainte Anne), con cucina a vista sull’oceano. Una bellissima e golosa lezione di cucina su come preparare il pollo alla creola ;-))
Una delle versioni più buone mai mangiate, very spiced. Abbiamo carpito i segreti e annotato gli ingredienti utilizzati dello chef. Al mercato di Victoria ho anche acquistato una serie di prodotti (tra cui le foglie di Quattro Spezie, la pianta originale!) e presto mi cimenterò nella creazione della ricetta, se qualcuno di voi passa da queste parti mi avvisi!
Mi ritengo una persona fortunata, sia per la possibilità di visitare paesi e mete lontane, ma soprattutto per l’opportunità di conoscere persone nuove, con le quali condividere momenti speciali, unici, il modo per poter scambiare esperienze e opinioni e farne tesoro.
La sveglia all’alba di mercoledì mattina è stata un vero choc, ma poter partecipare all’escursione e visitare La Digue e Praslin mi ha fatto dimenticare che era puntata alle 5 :)) A Praslin, prima della partenza con il Cat Cocos (traghetto veloce che ci avrebbe portato a La Digue) abbiamo fatto la conoscenza della nostra guida per la giornata, Cristine, che fa parte dello staff di Select-Seychelles, l’agenzia selezionata da Beachcomber per le escursioni sulle isole.
Cristine era un vero spasso, oltre al fatto che ha vissuto per 7 anni a Napoli e parlava perfettamente la nostra lingua, ci ha riempito di nozioni! Giunti a destinazione abbiamo visitato per prima la Union Estate, dove abbiamo trovato il cimitero dei cocchi (la foto qui sopra, con Cristine), osservare all’opera il kalorifer, il forno per la produzione della copra (la polpa essiccata del cocco, da cui si estraggono grassi e oli). Bere cocco dalle noci appena aperte. Vedere all’opera il mulino per estrarre l’olio di cocco, trainato ancora dai buoi. Passeggiare in mezzo ad una piantagione di vaniglia (una delle più grandi di tutto l’Oceano Indiano, viene raccolta a Marzo) e guardare le tartarughe giganti spingersi a vicenda, per potersi accaparrare delle foglie di lattuga e qualche ortaggio. Il tutto mentre eravamo circondati da rocce di granito dalle forme più strane, spiagge e uccelli tropicali.
Dopo un bagno ristoratore, ci siamo diretti verso il porto per prendere il traghetto, direzione Praslin ( la seconda isola principale delle Seychelles ) e La Vallee de Mai, Patrimonio dell’Unesco dal 1983 e casa del famosissimo Coco de mer, specie di cocco endemica delle Seychelles, che non cresce in nessun altra parte del mondo e seme più grande del globo terrestre: pensate che arriva a pesare anche 15 kg e per raggiungere la maturazione completa ha bisogno di circa 8 anni. Una bella noce, non c’è che dire, dalle forme sinuose che ricordano il corpo femminile. Nella Vallee de Mai vivono anche specie animali rarissime, tra cui il Pappagallo nero, la rana degli alberi e alcuni rettili.
Qui sotto potete ammirare la sottoscritta con un esemplare (pesantissimo!) di Coco de mer.
Terminata l’escursione alla Vallee de Mai, direzione Cote D’Or Beach per il pranzo al Pirogue Lodge & bar: ci attendeva una serie di piatti creoli tipici, come potete leggere nel menù ;)
Giovedì 26, mattinata dedicata all’escursione per visitare la parte inesplorata e vergine di Sainte Anne: 4 ore e mezza di trekking, immersi nella natura, tra rocce, foresta, arrampicate e passaggi sulla spiaggia, dove sono riuscita, nonostante l’abbigliamento adeguato, ad ustionarmi la spalla sinistra (non vi dico a portare le borse al ritorno in Italia!): mi sono definitivamente innamorata di queste isole, dove nonostante la presenza di alberghi, resort e lodge, è possibile restare a contatto stretto con la natura che vi circonda, rispettando il territorio.
Il Parco Marino Nazionale di Sainte Anne, fondato nel 1973, fu il primo parco marino istituito nell’Oceano Indiano. Pare anche che a Sainte Anne ci sia stato il primo insediamento degli antenati seychellesi: una sola donna per circa una ventina di uomini che diedero inizio alla popolazione delle Seychelles.
Venerdì 27 escursione a Mahè, il mercato di Victoria, tra spezie, assaggi di frutti tropicali sconosciuti e vista degli aironi tra i banchi dei pesci, in attesa dello spuntino. Il meraviglioso e storico Jardin du Roi dove abbiamo raccolto spezie dagli alberi, un’emozione unica avere tra le mani le noci moscate, vedere le piante del pepe, dei chiodi di garofano, la citronella. L’albero del frutto del pane.
( P.s. a relativamente a questa parte del viaggio verrà dedicato un post speciale fra qualche giorno, ma non qui sul blog. Vi avviserò!)
Amo le spezie e, da quando ho iniziato questa avventura con il blog 8 anni fa, mi sono documentata, ho fatto ricerche e studiato, nel limite del possibile e delle mie capacità, nuovi accostamenti. E ho anche scoperto personaggi storici che hanno contribuito alla diffusione delle spezie nel mondo. Tra il 1750 e il 1800 il monopolio mondiale delle spezie era in mano agli olandesi, ma i francesi cercarono con tutti i mezzi possibili di carpire segreti (come le rotte di transito delle navi avversarie ) e non solo quelli: Pierre Poivre fu sovraintendente dell’isola di Mauritius e la Réunion (nel XVIII secolo), e si fece promotore dell’introduzione delle piante di spezie alle Isole Seychelles. Sembra che il caro Pierre Poivre iniziò il commercio di piante di noce moscata e chiodi di garofano, rubandole dai possedimenti olandesi (20.000 piante di noce moscata e 300 di chiodi di garofano) con più di uno stratagemma , imbarcandole su navi francesi, con finte credenziali olandesi (in poche parole piazzava la bandiera olandese sulla nave per gabbare gli avversari), perse un braccio durante una di queste scorribande, alla ricerca di spezie proibite, ma non si perse d’animo. Anzi.
Alle Seychelles giunse nel 1768 (alcuni la datano al 1772), presso il Jardin du Roi ad Anse Royale (Mahè), dove piantò (non sembra personalmente, dalle notizie raccolte in rete) noce moscata, chiodi di garofano e altre tipologie. Ma ahimè, nel 1778 il giardino andò quasi totalmente distrutto: il Tenente Romainville ordinò ai giardinieri di bruciare il Jardin du Roi, per evitare che le piante cadessero in mani sbagliate, credendo per errore che la nave francese che si stava avvicinando, fosse una nave nemica poiché aveva issato bandiera inglese (in realtà per copertura), credendo che Mahè fosse un possedimento inglese. Una storia avvincente, mi ha letteralmente conquistato.
Quante cose si scoprono grazie ai viaggi. Mi scuserete se sono stata più prolissa del solito, ma volevo raccontarvi il mio ultimo itinerario di piccola esploratrice del gusto. Ovviamente anche alle Isole Seychelles ho trovato qualcosa di bello, buono ed interessante da narrare, e mi auguro di non avervi annoiato.
Se desiderate qualche info più tecnico/turistica vi rimando al post di Chiara Hughes su Vanity Fair, che è stata mia compagna di viaggio durante questa bella esperienza a Sainte Anne.
FOTO: Il SET su Flickr dedicato al viaggio a Sainte Anne
what a great stay it was I guess … wonderful pictures Sandra !
Hi Argone, thank you my dear. It was a wonderful opportunity fir me. I hope to meet you in Lyon !
Che dirti?! e’ stato il mio viaggio di nozze, bello vero?! :)