I 3 giorni trascorsi a Ventotene sono stati incantevoli. Tre giorni immersa nella natura, nella vita isolana al 100%. Niente mezzi di locomozione. Solo le mie fidate gambe e le mitiche birky –aka birkenstock- rosse. Per me non è una novità, visto che viaggio molto spesso a piedi o in bici. Ventotene è molto piccola, circa 1 km di lunghezza per 800 metri di larghezza. Ad un buon passo potrete girarla tutta in pochissimo tempo. E scoprire angolo nascosti, incontaminati e bellissimi.
Ho scattato moltissime foto, forse troppe. Ma ne ho selezionate solo alcune per raccontarvi per immagini la mia breve esperienza sull’isola. Prima di continuare, vi lascio il link al set su Flickr del mio piccolo viaggio passaggio sull’isola di Ventotene.
Per il mio soggiorno devo ringraziare gli amici de l’Elicriso e del ristorante Il Giardino (Candida, Giovanni, Anna, Luca e Stefano) che mi hanno accolta a braccia aperte e coccolata.
Ventotene, la più piccola delle isole Pontine. Profumi, odori, suoni, colori meravigliosi, una luce intensa e abbagliante. Persone ospitali e ricche di storia, di esperienze da raccontare.. Cristoforo, la sua pesca, una vita trascorsa in mare.
Ho avuto la fortuna di poter mangiare più di un pesce pescato da Cristoforo e vi assicuro che il sapore del pesce appena pescato è tutta un’altra cosa. Mi rendo conto della differenza ogni qual volta ho la fortuna di avvicinarmi a realtà come queste: il ristorante che si rifornisce da uno dei più vecchi (per esperienza) e conosciuti pescatori. Giovanni (il proprietario) che ogni giorno ha la fortuna di scegliere tra il pescato del giorno, che sarà ogni giorno diverso. Perché è il mare che decide cosa dare da pescare a Cristoforo e di conseguenza è il mare che comanda il menù del ristorante: se vuoi le seppie ti arrivano gli scorfani. Se vuoi mettere nel menù gli scorfani all’acqua pazza di arrivano 5 kg di polipi. Che meraviglia amici! In balia della natura.
In questi tre giorni ho potuto conoscere uno dei produttori di lenticchie dell’isola, Paolo De Feo. In famiglia ( e non solo) avevo ricevuto ordini sui quantitativi di lenticchie da comprare e portare a Torino, ma ahimè la scorta del 2010 è agli sgoccioli e il raccolto del 2011 è in fase di chiusura*
La mattina del mio secondo giorno (14 Giugno, ore 7) ci hanno accompagnati a visitare uno dei campi di lenticchie di Paolo. La sveglia per chi raccoglie lenticchie suona molto, molto presto, per permettere di lavorare quando il sole non è ancora alto ( e non troppo caldo). Nei prossimi giorni vi farò vedere Paolo all’opera, con un breve video e vi racconterò come si prepara la zuppa con le lenticchie di Ventotene.
*Aggiornamento mentre sto ultimando la correzione del post leggo sul web la terribile notizia che il raccolto di Paolo è andato completamente distrutto il giorno 26 Giugno, a causa di un rogo. Se non avete visto con i vostri occhi la dimensione del campo di cui parlo, non potete capire di cosa si tratta. Un lembo di terra minuscolo.. Il raccolto stimava circa 3 quintali di lenticchie in totale. Quanta amarezza amici..
Nicola, la sua terra. Le sue cipolle sono strepitose, grandi, profumate e dolci. Una sera Nicola mi ha raccontato una cosa straordinaria: la ricchezza di Ventotene da sempre è la terra e i suoi frutti. Per anni il sostentamento della popolazione è stata l’agricoltura più che la pesca. Sembra strano a dirsi di un’isola così piccola, ma è proprio così. Il problema fondamentale oggi è che i giovani fuggono dall’isola, non vogliono lavorare la terra. Preferiscono la città. Pazzi, dico io! Il nostro futuro è legato alla terra, al rispetto che ne avremo negli anni a venire. E rinunciare a lei, per la vita di città mi sembra davvero una follia…
Dopo 3 giorni, riparto dal porto di Ventotene mercoledì 15 Giugno. Aliscafo alle 6.45. Torino chiama. La città chiama. La vita di tutti giorni mi sta svegliando da un bel sogno. Ora che riguardo le foto, ripenso a quella breve fuga. Da tutto e da tutti. Ho conosciuto in pochi giorni persone eccezionali e meravigliose. Sono grata di questo dono. Poter godere di attimi così intensi non è da tutti. E conserverò la luce dell’alba, i profumi della terra e del mare nel mio cuore. Sono certa che tornerò sull’isola. Ma questa esperienza resterà unica e irripetibile.
Info su Ventotene: Amo Ventotene
dove mangiare: Il Giardino
Grazie ancora agli amici ventotenesi. Mi siete rimasti nel cuore. La vostra isola mi è rimasta nel cuore.
P.s.A breve un video e la ricetta della zuppa di lenticchie. Ora mi sento davvero una donna fortunata a possedere quel mezzo kg di lenticchie.
Anche a me questa isola è rimasta davvero nel cuore, con il suo essere così vera. Ricordo con nostalgia le vedute al tramonto dalle rovine romane e i tanti piatti gustati ogni sera ad un ristorantino diverso.
Cara Marilena, vedo che abbiamo lo stesso pensiero nel cuore.. L’isola è difficile da dimenticare! Un abbraccio
Che bello questo post e che rabbia per quel fazzoletto di terra, che non significa soltanto 3 quintali di lenticchie ma anche un anno di lavoro e le speranze, ed i progetti, di quell’imprenditore.
Storco il naso quando dici che sono pazzi i giovani a lasciare la terra….e lo faccio mentre mi trovo a fare colazione nella mia farmacia in piena campagna.
Giustifico subito quei giovani che vogliono uscire dai lembi di terra per perdersi e mischiarsi nelle strade e nei rumori della grande città.
Ma l’attimo dopo penso: e ha ragione però…..
Qui sono rimasti i vecchi proprietari più che ottantenni a coltivare sempre meno la terra….i nipoti sono tutti a spasso nell’attesa di chissà quale posto di lavoro.
Si sono già perse le tantissime coltivazioni di grillo e catarratto, uve tipiche per il bianco che qui crescono da dio, per essere sostituite da nero d’avola e syrha…che chissà come mai se cresce bene ad Avola pensano che possa venir su qui. Una pazzia….ma tutto ha una spiegazione: il guadagno delle cantine!
Quindi direi che il naso torna dritto e appoggia la tua osservazione sui pazzi giovani che fuggono verso la città!!!
a Ventotene non sono mai stata ma amici mi hanno detto che a settembre c’è la sagra della lenticchia ..ecco pensavo di andarci in quel periodo!! amara la terra e il suo duro lavoro non è facile …se penso che una volta che ti innamori non la molli più..brava Sandra.buon weekend
Flo, so bene cosa intendi. Mi hai raccontato qualcosa di simile in una mail.. Ed e’triste pensare che i giovani nn sentano più l’attaccamento alla terra. Ho avuto la fortuna di avere un nonno contadino. Nato in veneto, in campagna si trasferì durante la guerra in Sicilia. Conobbe la nonna, si sposarono. Rintronarono in Veneto e poi a Torino. In città perse la sua anima contadina e cambio’ vita. Faceva l’operaio. Ma appena ne ebbe la possibilità ritorno’ alla campagna, e noi nipoti abbiamo avuto la fortuna di trascorrere estati meravigliose con lui e la nonna. Poi l’incantesimo si ruppe, dovettero tornare in città .. Dopo poco lui mori’.
Per qs dico che abbiamo bisogno della terra. Chi ha la fortuna di avere terra, se la tenga stretta. Perché e’ il bene più prezioso che un uomo possa avere. E sul vino potremmo farci un altro post.
Verdecardamomo, esatto! A settembre c’e la festa di san Candida se nn ricordo male. Ti suggerisco di fare una bella gita, anche di un paio di giorni.. Vedrai, ne vale la pena.. Un abbraccio a tutti!
Gran belle immagine dell’isola, hai colto bene l’atmosfera
Ciao,
ho appena aperto un blog, se ti va vieni a darci un occhiata :)))
http://ursswithlove.blogspot.com/
Mai stato a Ventotene, la conosco fuggevolmente solo per un film girato in loco da Paolo Virzì diversi anni fà. Di sicuro il tuo post fa venire voglia di andarci subito.
Un abbraccio
foto bellissime!
mi hai messo una voglia di partire! :D
Grazie per questo bel racconto. E’ uno dei tanti, troppi posti che ancora devo visitare… Ma quasi quasi, questa cosa delle lenticchie citata da @Verdecardamomo mi intriga…
Grazie a entrambe!
Che strano vedere quella vista che conosco così bene, gli scogli tanto familiari e tutto così reale, così vicino. Quando torno da quell’isola la nostalgia mi attanaglia per giorni e giorni…
Sono felice che ti sia piaciuta e dalle tue foto ho ritrovato il suo spirito, grazie!
meraviglia… sono esterrefatta :D le famose lenticchie di ventotene! sono una rarità, facci sapere mi raccomando ;-)
Prima o poi ci vado, è da tanto che lo dico ;)
Che meraviglia di foto e di posti, Sandra, baci
Ringrazio tutti per l’interessamento. Ho perso le lenticchie ma non la voglia di coltivarle. Per fortuna sono riuscito a salvarne solo 80 Kg e con queste ho il seme per l’anno prossimo. Speriamo bene.