Non ero mai stata a Taormina prima della scorsa settimana e il fatto di trascorrere due giorni in questa famosa località mi ha subito incuriosito. Ne ho sempre sentito parlare molto bene, da amici e conoscenti e quando a Giugno è arrivato l’invito da parte de La Plage Resort mi sono detta, perché no? Sarei andata alla scoperta della cucina siciliana (tanti ricordi di quando ero bambina, grazie alla mia nonna materna) e della famosa ospitalità, che è nota ai più. Ogni volta che sono in Sicilia mi sembra di essere a casa.
Partita da Torino con un bellissimo sole atterro a Catania con un mezzo diluvio universale, e chi mi segue su twitter sa di cosa parlo. Però ad accogliermi all’aeroporto la cara amica Francesca Mignemi, con un grande sorriso e un favoloso regalo (ma già la sua presenza per me era già un dono prezioso).
Attendiamo insieme l’arrivo del mio transfer e poco dopo riparto in auto, direzione La Plage Resort a Taormina.
Arrivo che è da poco passata l’una e ad attendermi c’è il Direttore Giuseppe Marchese che, mentre mi accompagna in un breve tour della struttura, mi racconta qualcosa di più su La Plage Resort e sulla Baia dell’Isola Bella, che è proprio di fronte al resort.
L’Isola Bella fu acquistata nel 1890 da Lady Florence Trevelyan, nipote della Regina Vittoria e moglie del filantropo sindaco di Taormina Prof. Salvatore Cacciola. La nobile la trasformò in un raro e molto particolare orto botanico, che a me ha subito ricordato Villa Hambury a Ventimiglia, anche se le dimensioni dell’isola sono molto ridotte rispetto al parco. Pensate che in alcuni momenti della giornata, quando c’è bassa marea l’isola si trasforma in penisola ed è possibile raggiungerla a piedi.
Dal 1998 l’isola è una riserva naturale gestita dal WWF.
Continuando a chiacchierare (sotto la pioggia battente!) ci spostiamo verso il ristorante Fusion dove faccio subito la conoscenza dello chef Simone Strano. Sono molto curiosa di scoprire la sua cucina e quella del suo collega Giovanni Puglisi, dopo aver sbirciato qualche giorno prima la loro raccolta di ricette dedicate alla cucina siciliana, dal titolo Ask the chef Volume 2, Taormina e dintorni (nota: il primo volume, pubblicato nel 2011, era dedicato alla cucina campana e a Vietri ad opera di chef Francesco Russo).
Lascio decidere allo chef sui piatti da assaggiare, giusto qualcosa per scoprire la cucina, tanto so già che a cena mi attende un ricco menù. Mi piace da subito Simone, sguardo diretto, occhi che brillano e una passione travolgente per la sua terra, la Sicilia, per il territorio che lo circonda, i prodotti che utilizza per realizzare i piatti ogni giorno, selezionati personalmente da lui e da Giovanni Puglisi. Sono una gran bella coppia, questi due chef: uno estroso e vivace, con una grande parlantina (Simone) durante la cena mi racconta la sua vita, l’amore per il suo lavoro, la fatica per raggiungere dei risultati importanti, quanta pazienza ci vuole per soddisfare la clientela, sempre con il sorriso sulle labbra. È bello ascoltare Simone raccontare le sue esperienze, la passione che mette nella sua cucina, quella che riesce a trasmettere a tutti i ragazzi che sono con lui, giorno dopo giorno. Sono anche fortunati, poter lavorare con una cucina vista mare, senza vetri ne pareti. Il profumo della salsedine, il rumore delle onde, il riverbero del sole ad illuminare ogni giorno i loro sguardi. Uno dei giovani chef mi confida una cosa bellissima: se non si ha un grande amore per questo mestiere consiglio a chi arriva, ai giovani in cerca di esperienza di non fermarsi nemmeno un minuto. Senza cuore e passione non si può fare questo lavoro, che ti toglie il fiato, che ti rompe le gambe e la schiena a fine giornata. Ma che per me è anche il lavoro più bello del mondo e non vorrei fare nient’altro.
Giovanni Puglisi, con cui ho parlato martedì a pranzo prima della mia partenza, è l’anima riservata e silenziosa del ristorante Fusion: ama andare a pescare, lo aiuta a rilassarsi e a pensare. A studiare il prodotto, le ricette da creare. Il silenzio più assoluto, solo la canna da pesca, le onde e il rumore del mare a fargli compagnia. Ama viaggiare, Giovanni, nei periodi in cui il ristorante è chiuso, vedere e scoprire il mondo. Assaggiare nuovi piatti e immagazzinare nuove idee e nuovi sapori. Mentre Simone, nonostante abbia a disposizione qualche mese, continua a fare ricerca, essenze, oli, prodotti da utilizzare per creare i piatti, si aggiorna andando a visitare i colleghi in giro per l’Italia, da Nord a Sud. Non si ferma mai. Due facce della stessa medaglia, uniche e complementari. È stato bello poterli conoscere in due momenti diversi del mio soggiorno, perché ho potuto scoprire alcuni lati nascosti ed emozionanti di questi chef. Che hanno in comune una cosa: l’amore per il loro lavoro, la grande passione che li tiene uniti, l’armonia che regna in cucina durante il servizio. Vi assicuro che non è sempre facile vedere un team lavorare così!
Durante il mio soggiorno ho potuto assaggiare alcuni piatti molto interessanti dal menù del Fusion, che sono pubblicati su Ask the chef 2: il Raviolone di pasta fresca alla Norma su crema di ricotta salata, l’arancino di alici su caponata leggera e confettura di cipolla Giarratana, Ravioli di Parmasauro (ripieni di Sauro), conditi con un sugo di verdure leggero e cosparsi di parmigiano di Sauro (che in poche parole è il pesce essiccato e passato al mixer, quasi a sembrare una polvere sottilissima di parmigiano). Di secondo Spigola bruschettata, con favette e di dolce un sontuoso e super goloso Arancino di ricotta con marmellata di arance amare.
La Plage Resort è una bella struttura, immersa nella riserva naturale, proprio di fronte all’Isola Bella. Tutto a stretto contatto, tra spiaggia e vegetazione, per poter godere del soggiorno al 100% in tutto relax, senza dover pensare a nulla: 61, tra camere e suite, alcune dotate di jacuzzi privata, per un rigenerante trattamento, magari appena svegli, per ammirare l’alba prima della colazione sulla terrazza, con vista su Isola Bella. Oppure un massaggio nella Spa [ e visto che pioveva ho potuto approfittare anche di quello ;-)) ]
Con Simone, Giovanni e il Direttore Giuseppe Marchese ci siamo detti semplicemente arrivederci. Credo proprio che tornerò il prossimo anno. Vorrei andare a pescare, a visitare il mercato alla mattina presto, la pescheria. E vorrei cucinare insieme a loro, in quella splendida cucina vista mare.
La Plage Resort
Via Nazionale 107/A
Isola Bella
Taormina (ME)
Tel +39 0942.626095
© photo spaghetti ai ricci di mare La Plage Resort
Anche se ho giá pranzato, ho l’acquolina …
Taormina…sono un piemontese che tutti gli anni va in Sicilia e tutti gli anni a Taormina…
Se può interessare ecco cosa ho scritto sul mio blog mentre ero a Taormina a caccia di prelibatezze…
http://terredigusto.com/2013/09/04/taormina-a-caccia-di-botteghe-enogastronomiche-e-pasticcerie/
Un saluto…
Gian Luca
Twostella, io se posso dire anche adesso, alle 8,30! :)
GianLuca, grazie per il link. A presto
Non sapevo che fossi a TAORMINAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ( si sa. i Siculi sono calmi e riflessivi e non gridano mai)
MA SAREI VENUTA A PIEDI SANTOCIELO !
vado a piangere in un angolo buio.
Sono già alla pescheria che ti sto aspettando*disse commossa*
Iaiaaaaaa, lo so cara, sono una bestia nera, ahimè nn ho avvisato le amiche :((( la prossima volta (e mi auguro che arrivi assai presto!) ti vengo a prendereeeee! :*)
location splendida, ma e’ 40 anni che vado a Taormina e ci sono posti dove si mangia decisamente meglio e spendendo meno.