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Ogni tanto mi piace rispolverare i grandi classici. Questa volta è toccato ad una delle ricette francesi più conosciute, il Coq au vin.
Spesso sono di fretta e la cucina ne risente, soprattutto a pranzo quando al massimo riesco a preparare verdure al vapore e riso basmati. Così quando posso, mi concedo momenti di totale relax e svago, spengo il computer verso la fine del pomeriggio e mi dedico alla preparazione della cena, l’unico pasto della giornata che riusciamo a consumare in assoluta tranquillità.
Un paio di settimane fa stavo sfogliando uno dei volumi che amo di più, La cucina del mercato di Paul Bocuse (edito da Guido Tommasi): forse la scelta della ricetta non è stata casuale, visto che di li a poco sarei partita per Lyon, dove avevamo in programma una bellissima ed interessante lezione di cucina proprio a lInstitut Paul Bocuse a Lione!
[p.s. ve ne parlerò presto]

suggerimento: mettetevi comodi, musica rilassante, magari con un calice di vino in cucina e iniziate la preparazione… vi distenderà, ve lo assicuro :))

dosi per 8 persone

ricetta originale di Paul Bocuse, con alcune modifiche apportate da me

pollo (possibilmente ruspante) 1 da kg 1,8 (io l’ho comprato dal nostro macellaio di fiducia, Cavallini in corso dante a Torino)
champignon grammi 125
pancetta grammi 100
cipolline circa 12
brodo 1/2 litro oppure acqua
farina grammi 25
aglio 2 spicchi
carota piccola 1, tagliata a rondelle
erbe aromatiche (prezzemolo, un rametto timo e una foglia di alloro legate con dello spago da cucina)
sangue del pollo oppure 3 cucchiai di sangue di maiale: il sangue del pollo resta liquido grazie all’aggiunta di qualche goccia di aceto/  nota :io non ho aggiunto il sangue alla ricetta
cognac 2 cucchiai
burro 3 cucchiai
Borgogna rosso 1 litro (ho usato una bottiglia di un ottimo Nebbiolo :))
sale
pepe

Tagliare il pollo a pezzi (o se preferite, per comodità, fatelo tagliare al macellaio)
Riunire i pezzi in un piatto, con le rigaglie (non il fegato) e condire con sale e pepe macinato al momento.
Tagliare la pancetta a pezzi sottili in senso perpendicolare alle strisce di grasso e di magro; metterli in una piccola casseruola coperti con acqua fredda, portare a bollore e bollire 5 minuti. Sgocciolare. Scaldare il burro in una cocotte di ghisa; unire la pancetta e le cipolline e fare rosolare a fuoco basso; quando saranno ben dorati, sgocciolare su un piatto e tenere da parte.
Nella cocotte aggiungere gli champignon tagliati in 4 (i miei erano particolarmente grandi e li ho affettati spessi con una mandolina) e cuocere a fuoco vivace per qualche minuto. Togliere dalla pentola e metterli nel piatto assieme alla pancetta.
Aggiungere i pezzi di pollo nella cocotte e cuocere a fuoco moderato, spolverizzare con la farina, mescolare velocemente e passare in forno (a 170° per 5 minuti circa) fino a che prenderanno un po’ di colore. A questo punto unire l’aglio pestato, mescolare per un minuto.
Bagnare con il vino, portare a bollore, mescolando. Unire a questo punto il mazzetto di erbe aromatiche, la pancetta, le cipolline, gli champignon, aggiungere il brodo (o l’acqua) a coprire a filo. Chiudere con un coperchio e cuocere in forno (temperatura forno a 160°) per circa 45 minuti.
Togliere dal forno, sgocciolare i pezzi di pollo e tutto il contenuto della guarnizione, metterli un un recipiente.
Ridurre la salsa se necessario, passarla nello stesso recipiente filtrandola con un colino ( io ho tenuto qualche pezzetto di pancetta, carota e champignon per le decorazioni).
Rimettere il pollo nella cocotte (ben lavata) con la salsa e la guarnizione, e portare a bollore, aggiustare di sale se necessario.
Tagliare il fegato del pollo a pezzi, condire con sale e pepe, metterli in una pentola piccola con del burro caldo. Scottare a fuoco vivace e passare poi al setaccio, raccogliendo la purea in una ciotola. A questo punto la ricetta suggerisce di diluire con il sangue e il cognac. Io ho diluito solo con cognac e poco brodo tiepido.
Prendere alcuni cucchiai di salsa calda dalla cocotte e mescolare bene con una frusta. Invertite l’operazione e versate il miscuglio nella cocotte e (cito) imprimendo a quest’ultima un movimento rotatorio e continuare a mescolare fino a che la salsa non risulterà ispessita.
Aggiustare di sale se necessario.
Portare in tavola la cocotte e servire il pollo ben caldo.
Mr Bocuse suggerisce di servire il Coq au vin con crostini caldi fritti nel burro ;-)))
P.s. ho accompagnato il Coq au vin con della purea di patate.

Grazie a Staub per La Cocotte di ghisa nera, perfetta per la cottura del Coq au vin

coq au vin alla borgognona