Passare dai 35° di Barbados ai 6° di Aosta è stato davvero strano: un paio di giorni prima a visitare il mercato a Bridgetown e il mercoledì a pranzo una bellissima e istruttiva lezione di cucina svedese assieme al team di Bjork Swedish Brasserie.
Quando ho ricevuto l’invito da Rosa Tessa dovevo ancora partire per il viaggio stampa a Barbados e ho pensato ‘accidenti, torno e riparto?‘ Poi mi sono detta che l’occasione era unica, poter imparare qualche segreto della cucina del nord europa, quella svedese poi!! Così ho chiuso gli occhi, preso un bel respiro e tra un gambero al curry e cocco e un rum punch mi sono immaginata a preparare del salmone gravadlax. E l’idea mi è parsa una grande idea :)

Dopo il viaggio alle Lofoten ho amato ancora di più la cultura e la cucina del nord, da sempre affascinata dai popoli nordici e dalle loro tradizioni così diverse dalle nostre. [Offtopic: non solo delle scorribande alla ricerca di pezzi di design Ikea all’inizio degli anni ’90, a mangiare le mitiche Kottbullar, le polpettine con mirtilli rossi]

L’idea di questo progetto nasce da un’intuizione vincente e favolosa, dal genio imprenditoriale di Giuliana Rosset e dalla sua famiglia. Giuliana, per chi non la conoscesse, è la signora che qualche anno fa si è inventata un marchio come Napapijri e lo ha fatto conoscere in tutto il mondo, un grande esempio di imprenditoria femminile. In questi ultimi anni Giuliana si è dedicata al progetto della Swedish Brasserie e al suo amore per il Grande Nord, seguendo un onda di piena che ormai ci ha praticamente travolti, alta cucina e gastronomia di provenienza nordica presente nelle maggiori e più importanti guide gastronomiche.


Il laboratorio con Mattias Sjöblom e la squadra della cucina di Bjork è stato davvero una sorpresa: in cucina molto disponibili a raccontare, ad insegnarci segreti e ricette. L’amore  e il rispetto per il cibo traspare dagli occhi di tutti, l’accoglienza è calda e nordica tanto che vi sembrerà di essere a Stoccolma :)
Abbiamo talmente tanto rotto le scatole con la richiesta continua di ricette che alla fine Rosa ci ha mandato via mail alcune tips sul menù. Così ho pensato che fosse carino raccontare qualche segreto nordico anche a voi amici!
Qui un suggerimento su come preparare le favolose polpettine: uno dei piatti simbolo della cucina svedese Köttbular, polpettine di manzo e maiale, con carne macinata molto sottile, con aggiunta di mollica di pane, uova e panna, intrisa nel latte. Gli amici di Bjork per dare più sapore, aggiungono all’impasto crudo della cipolla tritata rossa, passata nel burro. Le polpette vengono poi passate al burro e successivamente viene data una spruzzata di marsala, aggiunta della panna. Il piatto è pronto per essere mangiato!
Ho amato alla follia le aringhe e le verdure marinate. Per le aringhe mettere i filetti spinati sotto sale per tre giorni. Trascorsi i tre giorni lasciarli una notte sotto l’acqua corrente o in una bacinella con acqua freddissima (mista acqua e ghiaccio).
Preparare la marinatura con 3 parti d’acqua, 2 parti e mezzo di zucchero, semi di aneto, anice stellato, scorza d’arancia disidratata, cipolla bionda tagliata alla julienne e carotine a rondelle.
Portare al bollore, togliere dal fuoco ed unire una parte (1l.) di ättika. Fare raffreddare ed unire le aringhe a marinare. Per la marinatura delle verdure: si parte da una base di verdure crude che verranno messe in aceto-sempre l’ättika, aceto fatto da un distillato ed è molto interessante perchè mantiene intatto il gusto delle verdure. La marinatura delle verdure è un processo lento. Dapprima bisogna farle bollire in acqua con zucchero, semi di aneto, cannella, arancia disidratata e anice stellato. Fuori fuoco aggiungiamo l’ättika caldo, e lo versiamo sulle verdure. Lasciamo in infusione per circa 48 ore.


Durante la cena abbiamo avuto modo di assaggiare una bella selezione dei piatti dal menù della Swedish Brasserie: polpette (che posso dire, le adoro!) i deliziosi toast di Gamberetti (Skagen), gli gnocchi vegetariani, hamburger di salmone, lo Janssons Frestelse o gratin svedese. Se vi va di farvi un’idea dei piatti che abbiamo degustato (oltre a tante altre belle foto) basta che andiate su Instagram e digitate #bjorkaosta :) Vi si aprirà un mondo, oltre a poter seguire il profilo di Bjork Brasserie sempre su Instagram oppure su Facebook e twitter!
Oltre al ricco menù una bella carta dei vini, con due etichette dedicate alla Brasserie, birre italiane e svedesi artigianali, delle chicche norvegesi. Senza dimenticare le amate Aquavit svedesi. Non so voi, ma a me piacciono moltissimo e se avete in mente un pranzo da Bjork vi consiglio di farvi abbinare ad ogni piatto un distillato diverso. Merita!



Per ogni ulteriore informazione che vi sarà necessaria non vi resta che andare sul sito di Bjork Brasserie, scrivere una mail e per concludere prenotare un’esperienza gastronomica svedese con i fiocchi. Magari aggiungete un pernottamento in uno dei bellissimi chalet in stile svedese che sono proprio accanto alla Brasserie. Con la neve il quadro sarà davvero completo. Io non vedo l’ora di tornare!

Bjork Swedish Brasserie
Località Maillod 3
Quart (AO)
Telefono 0165 774912
mail: info@bjork.it

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