Michael Le Coeur

Dopo la gita a Nizza c’ è rimasta la voglia di Francia, di bistrot e di coquillages. Purtroppo non ci sono molti ristoranti che, nella città sabauda, servono frutti di mare buoni e di qualità.
Ma grazie alla nuova guida ‘I cento di Torino’ di Extratorino presentata proprio a Torino la scorsa settimana, ho ritrovato un luogo che mi aveva colpito qualche tempo fa per la sua originalità, il ristorante Simini. Nato prima come gastronomia da asporto, nei lontani ormai anni ’80, il ristorante Simini iniziò a proporre alla propria clientela frutti di mare, plateau royal e ostriche a volontà.
Questo soprattutto grazie alla bravura e competenza di Michael Le Couer cuoco bretone di lungo corso, con un’esperienza sul campo in molti ristoranti francesi, dalla costa azzurra a Parigi per non parlare della sua Bretagna, luogo magico ed incantevole. Michael è un vero esperto di crostacei: da lui troverete solo il meglio. Il locale si rifornisce direttamente in Francia. E da Maggio ad Agosto stop alla vendita.
Come ogni buon ristorante che si rispetti anche da Simini la stagionalità viene prima di tutto. Le ostriche, ma anche molti altri molluschi, andrebbero consumate solo nei mesi con la R. Quindi amici miei dovrete fare un bel salto nei mesi più caldi e attendere l’autunno.
Non è solo una questione di temperature ma anche di riproduzione: le ostriche si riproducono nei mesi più caldi e non è consigliato consumarle in quel periodo.

Per la nostra cena ho telefonato per prenotare alle ore 18 circa di sabato 28 Novembre, ed era l’ultimo tavolo da due disponibile! Corso Racconigi ha un parcheggio comodo, poiché dopo il mercato la banchina è facilmente praticabile da chi è alla ricerca del parcheggio perduto (come lo chiamo io!).
Ci accomodiamo. Il locale dopo la gestione ‘gastronomia’ è stato rinnovato: begli arredi, molto luminoso, ma non accecante. Atmosfera da bistrot moderno e funzionale, con il banco dei prodotti dei sogni (dalle vongole agli astici blu) proprio di fronte a noi. La carta chiara ed esaustiva. La nostra attenzione cade sul re dei plateau, il Royal. Ebbene si, abbiamo accettato la sfida di Michael e abbiamo ordinato le roi! In abbinamento una bottiglia di Pouilly Fume, sorry ma non ho segnato il nome del produttore!
Dopo tutte le belle cose che ho letto (e sentito) su Michael, la nostra serata non poteva che chiudersi in positivo: abbiamo respirato aria di Bretagna per due ore, coccolati da un servizio attento e discreto. Il plateau era uno dei migliori mai mangiati negli ultimi anni, francesi compresi.
Lo chef non credeva saremmo riusciti a finirlo. Invece, come le tartarughine siamo arrivati pian piano alla fine.
Chapeau a Michael e a tutto lo staff del ristorante, io preferisco chiamarlo bistrot, Simini.

Simini
corso racconigi 30
torino
phone +39.011.334825

I cento

In apertura dicevo che abbiamo deciso la tappa da Simini, leggendo la recensione sulla guida I cento di Torino. Alcuni di voi diranno: un’altra guida??? Si. Ne abbiamo un’altra appena nata. Questa poi è davvero particolare perché recensisce da 1 a 50 una buona parte dei ristoranti di Torino + 50 piole torinesi, non tutte ma una buona parte!
Come ho detto l’altra sera ai ragazzi (Cavallito&LaMacchia e Iaccarino) non condivido la ‘classifica’ da 1 a 50.
È un discorso molto soggettivo, e a mio parere (personalissimo parere) alcuni hanno posizioni di eccellenza senza in realtà meritarle e viceversa per altri. Detto ciò sarà ancora più divertente e stuzzicante provare a scalzare le posizioni narrate così bene dai nostri: le schede sono davvero ben fatte, raccontate come in un romanzo, a volte ironiche altre volte più serie. Tutte in ogni caso molto originali.

Ma non potevamo aspettarci altro da questo alchemico terzetto! In bocca al lupone ragazzi.. ora ci tocca aspettare un anno per il sequel. Già si parla di bocciofile.. Ussignur!
Nota: dimenticavo una cosa molto carina da citare. All’interno troverete una scheda da compilare e spedire nel caso conosciate qualche piola a Torino che non è tra quelle citate. Mi pare una cosa difficile. Ma mai dire mai!

foto © Michael Le Coeur