Ritorno all’appuntamento con il Monograno Felicetti, in compagnia di una ricetta davvero semplice, che a mio parere dona grandi emozioni proprio per la semplicità degli ingredienti utilizzati: acciughe e burro accompagnano la degustazione di questi spaghetti ( a proposito, vi ho mai detto che adoro la pasta di farro???) e a chiudere, il tocco del tartufo nero è qualcosa di sublime.. va da se che dovete amare le acciughe e non ultimo, il tartufo!!
Amo molto il tartufo nero, quasi più di quello bianco. Dal carattere più marcato, terroso, a mio parere si abbina alla perfezione con la pasta al farro di Felicetti, dal sapore deciso e rotondo, leggermente ruvida al palato, una caratteristica del farro. La ritroviamo anche nelle farine e di conseguenza anche nei pani o nella pasta fatta a mano.
Il suo sapore, ricco e marcato, ha affascinato le popolazioni nei secoli, a partire dagli egizi, passando dagli antichi romani, per arrivare fino ai giorni nostri. Oltre ad essere buono fa anche molto bene; il farro è ricco di proteine ed elementi minerali, vitamine e fibre. In ogni caso si consiglia sempre di consumare cereali interi biologici (integrali) e non raffinati, completi e naturali.
spaghetti di farro Monograno Felicetti grammi 180
burro 1889 Fattorie Fiandino due cucchiai
acciughe all’olio di oliva di ottima qualità (ho usato riserva speciale mar Cantabrico, Vicente Marino) 4 filetti
tartufo nero Tuber melanosporum-
mettete a bollire l’acqua per la pasta. Nel frattempo sgocciolate le acciughe su carta assorbente, ammorbidite il burro a temperatura ambiente.
Su un tagliere iniziate a lavorare le acciughe con un coltello, riducendole in una pasta molto fine. A questo punto aggiungete il burro e lavorate con il coltello, come se fosse una spatola. Trasferite in una ciotola capiente, che possa contenere gli spaghetti.
Cuocete la pasta al dente (pochissimo sale in cottura, per non coprire il sapore del condimento e della pasta), scolatela e trasferitela nel contenitore con il burro di acciughe. Mescolate con un forchettone. n.b. se il composto verrà lavorato a dovere, si scioglierà del tutto al contatto con la pasta calda.
Servite subito, aggiungendo il tartufo nero al momento.. una bella grattata abbondante!
Storia del tartufo
Il Tartufo è certamente conosciuto da un’età remotissima, ma non si può essere certi che gli storici dell’antichità parlassero realmente di questo, oppure di altri funghi ipogei. Perciò è solo un’ipotesi la presenza del tartufo nella dieta di Sumeri ed Ebrei, intorno al 1700–1600 a.C. Le prime notizie certe compaiono nella Naturalis Historia, dell’erudito latino Plinio il Vecchio (79 d.C.). Gli aneddoti riportati dimostrano che il tartufo, in latino defi nito semplicemente Tuber, era assai apprezzato alla tavola dei Romani, i quali raccolsero certamente dagli Etruschi l’uso culinario di questo fungo. Nel primo secolo d.C., grazie al fi losofo greco Plutarco di Cheronea, si tramandò l’idea che il prezioso fungo nascesse dall’azione combinata dell’acqua, del calore e dei fulmini. Da qui trassero ispirazione vari poeti; uno di questi, Giovenale, spiegò l’origine del prezioso fungo come frutto di un fulmine scagliato da Giove in prossimità di una quercia (albero ritenuto sacro al padre degli Dèi). Poiché Giove era anche famoso per la sua prodigiosa attività sessuale, al tartufo da sempre si sono attribuite qualità afrodisiache. [dal sito tuber.it]
Abbinamento: ho domandato a Mauro Mattei [il nostro sommellier] quale potesse essere l’abbinamento adatto a questo piatto.. e lui mi ha suggerito link al suo articolo che trovate su Intravino.. Il Timorasso ‘Fausto‘ il timorasso in purezza di Vigne Marina Coppi.. Scrive Mauro” saltella sul bordo dell’eccesso, beffardo. Potente e roccioso, è il vino che rappresenta l’apice qualitativo della loro produzione…”
Vi lascio con il brano musicale che ha ispirato il titolo del post, semplicemente fantastico Ode to simplicity dei Secret Garden
L’accoppiata burro-acciuga e’ vincente, specie se sono di buonissima qualita’. Che bonta’…. Anche a me in casi come questo piace di piu’ il tartufo nero.
Buona giornata :)
vuoi farmi morire vero? ce la puoi fare con questo piatto! Questa è una vera Ode. Rimango sbalordita.
io essere amante del tartufo : )
Il tartufo c’è chi lo odia e chi lo ama, non c’è via di mezzo. Io sono tra i secondi :)
CorradoT, allora andiamo d’accordo su molte cose :)
buona giornata a te
Manuela, grazie!!! Pure io essere amante del tartufo! Il resto del malloppo questa sera :) p.s. noi ci si vede presto, eh?? ;D
mi piace tutto: acciughe, tartufi, burri, farri… che dire, come spuntino delle 10.40 decisamente sepòffà!
una bellissima idea, brava
Se fossero tutte così le cose semplici .. saprei di cosa voler morire !!!! Piatto meraviglioso !! Manu
Eh vabbè allora ditelo!
Saranno pure semplici, ma questo piatto qui è per veri gourmand, burro eccellente, tartufo…Che delizia, che classe baci baci :))
A me è rimasto nel cuore un vasetto di acciughe al tartufo che mi aveva regalato Alex qualche anno fa…non sono più riuscita a ritrovarlo!
Non stento a credere la bontà di questo condimento…
Adoro gli spaghetti di farro, ed anche il cereale e gli altri suoi derivati. D’altronde la Garfagnana per me non è lontana! Bellissimo abbinamento.
Un abbraccio
Sandra che tentazione !! e che insieme di sapori…
un abbraccio !
sara :))) anche per me, spuntino a tutte le ore!
marta, grazie!
Ciao Manu, troppo gentile!
Ady, ciao teacher.. aspettiamo marzo, per farci due ‘spaghi’ insieme?? ;)
Virginia, bentornata! So che Alex ha sempre in serbo delle delizie, lei è avanti.. Appena la vedo le chiedo dove ha comprato il barattolo magico. p.s. spero di vedere anche te presto, Spilucchina! :*
roberto, un altro amante del farro leggo, io lo adoro!Che fortuna che hai, vivere accanto alla Garfagnana, lucky man. hugs
Ecco, l’ho letta per il bene che ti voglio, perché dopo qualche giorno di dieta, credimi.. è dura, sento il profumo attraverso lo schermo del PC.
Tartufo e Timorasso certamente già si sposano, con l’acciughina e il burro, il matrimonio deve essere stato ancor più sontuoso !
Complimenti a te e Mauro.
Paolo
Gli spaghetti di farro sono i miei preferiti… e poi che dire, semplicemente geniali nella loro semplicità. Sicuramente la ricerca dell’eccellenza nella selezione dei prodottida abbinare alla pasta, ne fa un piatto unico.
un abbraccione
Sandra mi sa che non se ne vedranno di spaghi a Marzo ;)
Un risottin???
Abbinamento che trovo azzeccatissimo quello tra la pasta al farro e il tartufo, come sai sono una grande sostenitrice dei sapori semplici ma impiegati in modo magistrale come hai saputo fare tu :)
E’ sempre un arricchimento leggerti, interessante la storia del tartufo.
Buon week end cara.
Un piatto da grand gourmet, abbinato ad un ottimo vino e a delle musica eccellente. Buon fine settimana Daniela.
Questo abbinamento lo adoro!!! le acciughe con tartufo nero citate da Virginia fanno parte ormai da anni della mia bibioteca dei sapori (ne ho sempre 2-3 vasetti di scorta)…inutile dire che le compero ad Alba!!! a presto cara…direi prestissimo:)))
arrrghhh…quando scrivo in fretta…che rabbia!!!
BIBLIOTECA… e non bibioteca….orrore
MMMMMM …… che delizia, condivido l’opinione sul tartufo nero “The best”. p.s. ti seguo da parecchio ma commento pochissimo, ammiro molto la tua arte e creativita’.
Marilena
Ciao Sandra, mi ha affascinato questo post, dove mi sembra che tutti i sensi trovino il loro abbinamento… un’esperienza sensoriale che trova appoggio con note di cultura alimentare! Nota su nota quindi ;)
semplici si ma con un ottima selezioni di materie prime che esalt ail gusto del piatto
burro alle acciughe? sono io! ottima ricetta! sento il profumo…..
saluti
buondì a tutti!!! la notizia del giorno è che ha smesso di piovere :)
@Paolo, a dietaaaaaaa???? Noooooo!! nn dirmi così, ti prego :) grazie per l’apprezzamento, so che tu mi capisci!
Cristian, credo che questo spaghetto tu lo conosca bene! alla prossima gita torinese urge un assaggio, magari da Nicola :) hugs
Ady, ah ah ah. Vero mi ero scordata il tema tesoro! ;))
Sara, buongiorno! Sapevo che con questo post avrei risvegliato la semplice golosa che alberga in te :D a mercoledì!
Daniela grazie e buona settimana a te cara!
Alex, devo capire dove scovi quel barattolo di acciughe, assolutamente! A mercoledì :P
Marilena, benvenutaaaaaaa! E grazie mille per i complimenti, troppo gentile, davvero.
Lucia, il tuo commento mi fa particolarmente piacere. E ammiro quello che fai. E presto lo faranno tutti :) un abbraccio e grazie, sei un tesoro!
Gunther :)
GIovanna, nome originale!
Una dei quelle semplicità terribilmente essenziali che non si ha bisogno di nient’altro. Un grande piatto!
Un abbraccio