Lemon Curd

Ta daaaaa! siamo al rullo di tamburi, al rush finale della raccolta per il contest de L’ingrediente segreto! Il primo post ha visto protagoniste ricette dolci, più dolci in realtà che salate o sbaglio??
Siete davvero tantissimi, tra post, fotografie, mail e consigli burrosi… continuano ad arrivare ricette, aiutooooooo. Ingrasso solo leggendole e il colesterolo è alle stelle, ma pazienza! Il lavoro è lavoro e qualcuno dovrà pur farlo. :-)
Intanto vi racconto la ricetta della delizia che vedete fotografata qui sopra. Volete la ricetta, vero??
Per prima cosa prepariamo il Lemon curd!

Lemon curd

dosi per 2 vasetti

uova codice 0 bio 4
zucchero 150 grammi
buccia e succo di due limoni grandi, se possibile senza conservanti
burro 10 grammi

grattugiate accuratamente le bucce dei limoni, poi spremeteli per estrarre il succo. In una ciotola mescolate il succo e le uova. Versateci lo zucchero, aggiungete il burro tagliato a dadi piccoli e la scorza di limone e cuocete a bagnomaria. Rimescolate frequentemente per 20 minuti finché la miscela si ispessisca. Lasciate raffreddare mescolando di tanto in tanto.

Il lemon curd è la farcitura perfetta per una crostata di pasta frolla al burro salato, lo sapevate??? :)

Frolla al burro salato
per una base di crostata di 28 cm (o due teglie piccole da 20 cm circa)

farina 0 250 grammi
burro 1889 salato freddo tagliato a dadini 150 grammi
tuorli 4
zucchero in polvere/velo 100 grammi
lievito chimico 1 pizzico

sbattete le uova e lo zucchero fino ad ottenere una miscela spumosa. Aggiungete  la farina e il lievito setacciati e per ultimo il burro. Lavorate a mano fino a formare una pasta molto granulosa. Modellate a palla, copritela con della pellicola e mettetela in frigo per almeno due ore.

Cuocete in bianco: per la cottura “in bianco“, coprite il guscio di pasta ancora crudo con un foglio di carta da forno e riempite interamente con  legumi  secchi o perle di ceramica adatte allo scopo e cuocete nel forno già caldo a 180° per 15 minuti circa. Se necessario, verso la fine togliete carta e legumi e cuocete per altri 5 minuti per far asciugare bene il fondo.
Fate raffreddare e farcite con il lemon curd. Suggerisco un breve passaggio in frigorifero prima di consumare la torta. Permetterà al lemon curd di rassodarsi ulteriormente.

Bene, ora tocca alle vostre ricette! PER LA PRIMA PARTE DELLA RACCOLTA ANDATE QUI —->Raccolta ricette con l’ingrediente segreto

ROBERTO GRACCI e la QUICHE DI PERE, GORGONZOLA, SPECK E BURRO SALATO 1889, BAVARESE DI FINOCCHI E COULIS AGRODOLCE DI PEPERONE ROSSO

Ingredienti per 6 persone

QUICHE

220 gr di farina 00,m 120 gr di burro 1889 salato, 2 tuorli d’uovo, 70 gr di gorgonzola dolce, 80 gr di speck a dadini molto piccoli,200gr di latte intero, sale e pepe

BAVARESE

2250 gr di finocchio pulito a pezzetti, 150 gr di latte intero, 2 tuorli d’uovo, 250 gr di panna fresca, 5 gr di gelatina in fogli, sale

COULIS

1 peperone rosso, 2 cucchiai di succo d’arancia, un cucchiaino di zucchero, sale, olio extravergine d’oliva

Per la bavarese ammollare la gelatina in acqua fredda, lessare i finocchi in acqua leggermente salata finché sono teneri ,scolarli e frullarli con poca acqua di cottura. Montare i tuorli, unire il latte e far addensare a fuoco dolce mescolando finché la crema non vela il cucchiaio. Aggiungere la gelatina strizzata e farla sciogliere mescolando, quindi amalgamarvi il frullato di finocchio. Montare la panna ed amalgamarla delicatamente al composto. Suddividerlo in 6 stampini individuali troncoconici e riporre in frigo per 3 ore.

Per le quiche lavorare velocemente 200 gr di farina, i tuorli e 80 gr di burro salato 1889 fino ad ottenere una pasta tipo brisé. Farla riposare in frigo per 30 minuti. Saltare in padella i dadini di pera con 20 gr di burro. Tostare 20 gr di farina con 20 gr di ingrediente segreto , unire il latte freddo e cuocere dolcemente mescolando per ottenere una besciamella. Unire il gorgonzola, farlo sciogliere e togliere dal fuoco. Aggiungere la pera e i dadini di speck. Stendere sottilmente la pasta e rivestire 6 stampi da crostatina imburrati., farcirli con il composto e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 15/20 minuti

Per il coulis, pelare il peperone eliminare i filamenti bianchi, tagliarlo a dadini e stufarlo con poco olio,lo zucchero e un pizzico di sale. Quando è molto tenero frullarlo con un cucchiaio d’ olio e il succo d’arancia, quindi filtrarlo.

Disporre al centro del piatto una quiche, decorare con 3 virgole di coulis e completare con una bavarese leggermente decentrata

Roberto Gracci

Giada del blog Fiordilatte appunti di cucina con Cestini di finta sfloglia al burro salato con asparagi, peperoni e stracchino

Elga del blog Semi di papavero con Soufflé al burro salato

Matteo Topuntoli del blog Essenza alimentare con Burro allo zafferano e Aspic di asparagi al burro

Anna Maria del blog La cucina di Qb con miniquiche di melanzane e pomodorini

Donatella del blog Il cucchiaio d’oro con Panini laugenbrot

L’amica carissima Bianca aka Tartetatin con i suoi I frollini e l’ingrediente segreto, commedia domenicale

Laura del blog L’antro dell’alchimista con crostata di ricotta al cioccolato

Gloria del blog Lavanda in terrazza con caramello salato al cucchiaio con l’ingrediente segreto

Giulia la nostra Rossa di sera con salsa olandese agli asparagi

Paolo Costa e la Tagliata con burro salato alle erbe:

400 gr di Roastbeef o controfiletto
cuocere sulla griglia (al sangue circa 8 minuti)
Tagliarlo a fette come l’arrosto
Mettere sopra una fetta di circa 3 ml di spessore di burro salato alle erbe e passarlo in salamandra fino a farlo dorare.
(si puo’ usare anche il grill del forno)

Ingredienti per il burro 1889 salato alle erbe
250 gr di burro salato
20gr di timo
20gr di maggiorana
20 gr di dragoncello
10gr di senape
20 gr di pan grattato
50gr di formaggio grana grattuggiato
20gr di pepe di cayenna
20gr di rosmarino trittato
40gr di prezzemolo trittato
worchester sauce qb (quanto basta)
tabasco qb
un bianco d’uovo montato a neve:

Montare tutto con un frustino elettrico
mettere il tutto in uno stampo e lasciare riposare in frigor per un’ora.
(tempo di conservazione in frigorifero circa un mese)

Ciao, Paolo

Sara del blog Qualcosa di rosso con frollino crudo di pane e burro salato 1889 Fiandino, con crema di asparagi fegatini e miele di timo

Terry la mitica da Crumpets & C con shortbread al rosmarino e l’ingrediente segreto

Alicia aka Erborina in cucina con tonno con erbe aromatiche e l’ingrediente secreto

Ricetta dolce per Roberto Gracci!

PLUMCAKE DI ALBICOCCHE SECCHE E TE’ NERO AL BURRO SALATO 1889

Ingredienti per 6 persone

160 gr di burro 1889 salato, 200 gr di zucchero a velo, 3 uova, 220 gr di farina 00, 150 gr di albicocche secche,un cucchiaio di tè nero (Darjeerling), 8 gr di lievito per dolci senza fosfati, 2 arance non trattate, 40 gr di zucchero di canna.

Amalgamare con una forchetta il burro e lo zucchero a velo fino ad ottenere la consistenza di una pomata. Unire le uova una per volta e montare bene con l’ausilio di una frusta. Setacciare la farina con il lievito ed incorporarlo al composto. Tagliare a pezzettini le albicocche, infarinarle leggermente ed unirle mescolando all’impasto. Unire anche li tè amalgamando uniformemente. Ungere con l’ingrediente segreto uno stampo rettangolare da plumcake e riempirlo per ¾ con il composto preparato. Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 30 minuti. Ricavare il succo dalle arance, filtrarlo e porlo in una piccola casseruola con lo zucchero di canna a fuoco dolce, mescolando spesso finché non assume una consistenza sciropposa.

Servire 2 fette di plumcake a persona rigandolo con lo sciroppo di arance

Roberto Gracci

Milena del blog Una finestra di fronte con cubotti di batata al burro salato 1889

Daniela del blog Daniela e Diocleziano con Ravioli, fiori e sapori

Forchettina del blog Forchettina irriverente con ravioli al vapore con l’ingrediente segreto

Fra del blog C’era una volta ma adesso non c’è più con Shortbread al cardamomo e la mia cucina

Elga del blog Semi di papavero con Soufflé al burro salato e salmone

Ady del blog Diario di una passione con quattro quarti alla curcuma con l’ingrediente segreto

Fabien del blog La cuisine de Fabien con Mousse al cioccolato e caramello, dulce de leche e truffes

Ciao, sono Stefano. Ecco la mia ricetta che oggi ho chiamato: Palle rosse alla turca

le palle sono più conosciute come polpette, fatele come volete, la ricetta che vi racconto non è per le palle!!!
Potete comprare anche le polpette dell’Ikea, mai capito gli ingredienti, lo svedese non so leggerlo. Ma questo è altro discorso.

La preparazione speciale, quella con l’ingrediente segreto, che NON è il burro 1889 salato, (lo conoscete tutti, che segreto è???) è quella per il cous cous.
Anche qui, la preparazione del cous cous ve la leggete dalla confezione, ma, ATTENZIONE, non salate l’acqua, aggiungerete già il meraviglioso burro 1889 salato per gli affari suoi.
E l’ingrediente segreto sarà la spezia, il curry, lo zafferano o la paprica che aggiungerete all’acqua.
Per cui la ricetta cambierà nome in base alla spezia e al colore…..PALLE GIALLE ALLA MILANESE?? Avete aggiunto al cous cous lo zafferano, PALLE AMARANTO ALL’INDIANA? Ci sarà il curry aromatico
PALLE ROSSE ALLA TURCA? Ecco la paprica.

Buon appetito
Stefano Cocconcelli

Mauro Mattei con Patè di fegato con pan brioche e riduzione di marsala rubino

Per 8 porzioni
Pan brioche*
200 grammi di acqua
25 gr di lievito di birra
25 gr di zucchero
100 gr di burro salato Fiandino
10 gr di sale
500 gr di farina “00”
Sciogliere il lievito con l’acqua, zucchero e sale, aggiungere la farina e infine il burro.
Lasciare lievitare sul tavolo da lavoro per 1 ora circa. Rompere la lievitazione formare dei panetti di gr. 300. Lasciare lievitare ancora 1 ora circa. Infornare a 180°C con umidità per 5 min; e poi a 175°C a secco per 10 min.

Patè di fegato
400 di fegato di vitello
1 cipolla bianca
60 gr di Marsala
sale e pepe q.b.
180 gr di burro salato Fiandino
4-5 foglie di salvia
Tagliare il fegato a cubi piccoli, immergere nell’olio extravergine di oliva a 60°C con qualche foglia di salvia e alloro, lasciare per 6-7 min circa. Asciugare e frullare con una parte di cipolla stufata, con sale e pepe nero e marsala. Passare al setaccio, aggiungere un po’ di riduzione e il burro salato Fiandino

Riduzione di marsala rubino
4 dl. di marsala rubino
4 scalogni
1 pizzico di pepe nero
1 pizzico di sale
1 pizzico di zucchero

*la ricetta del pan brioche è di Accursio Craparo

Tuki aka la ciliegina del blog La ciliegina sulla torta con gelato al caramello al burro salato

Sara del blog Fiordifrolla con tortini al cioccolato con salsa la caramello

Donatella del blog Il Cucchiaio d’oro con mousse fondente al burro salato

Rosalia del blog Caramel à la fleur de sel con cheesecake al cioccolato bianco e caramello salato

Daniela del blog Daniela e Diocleziano con la mia torta di mele con l’ingrediente segreto

Elena aka Twostella del blog Il giardino dei ciliegi con Carnaroli & l’ingrediente segreto

Dajana del blog Baker’s corner con Barrette con fiocchi d’avena, frutta secca e semi

Terry del blog Crumpets & C con L’ingrediente segreto colpisce ancora.. la pasta!

Giò del blog La cucina della socia con Maltagliati al primitivo, patate e salmone e l’ingrediente segreto

Manila & Giuseppe del blog Salsamentarius con due ricette con il burro salato e il grano arso

Rita del blog La fucina culinaria con pani e grissini bicolore

Daphne del blog Metamorfosi rosa con Il segreto sta nel cuore

Giulia aka la Rossa di sera con tortino al cioccolato con lamponi e l’ingrediente segreto
L’amico Dan Lerner e la sua Minimalist happiness
Tempo necessario: preparazione e realizzazione: almeno 2½ h.
Ingredienti: una domenica di primavera fresca ma soleggiata; figli e compagna/o; serenità e buono spirito

Preparazione:
Svegliatevi di buon mattino ma non troppo, avviatevi silenziosamente in cucina e apparecchiate la tavola con una tovaglia allegra sulla quale accomoderete senza sbatterle tazze, ciotole, piattini e posate; estraete dal frigorifero il panetto di burro 1889 salato affinché si ammorbidisca e 4 uova bio.
Rompete le uova in un bowl e sbattetele senza salare assieme a poco latte e a una grattata leggera di noce moscata, dopodiché immergete nel composto dei quadrotti delle dimensioni di un biscotto ricavati spezzando grossolanamente del pane azzimo.
A questo punto recatevi nella stanza dei vostri figli e svegliateli dolcemente con ripetuti baci sul poco che sbuca delle coperte (mi raccomando, per l’ottima riuscita di questa ricetta mai sollevare bruscamente le coperte) e mormorate loro che state preparando una colazione speciale ma che non c’è fretta, sino ad ottenerne un grugnito di risposta.
Ripetete la medesima operazione con la vostra compagna/o.
Ritornate in cucina e riprendete la preparazione del tavolo con i cibi e gli oggetti cari ai vostri cari , facendo questa volta in modo che la vostra attività risulti evidente dalle camere da letto, ma non molesta.
Tagliate a fette piuttosto sottili un filone di pane di cereali (io vado matto per i profumi di quello che trovo a Antey-Saint-André in Valtournenche, ma ciascuno si arrangerà con il proprio preferito), spalmate una dose abbondante di burro salato sulle fette di pane ed un velo di un miele poco dolce, balsamico, aromatico come quello che io ho avuto la fortuna di trovare a Vytina nel Peloponneso, in una regione non a caso chiamata Arcadia. Una melata di abete o un miele di castagno andranno altrettanto bene nel combinarsi con il fondo salato dell’ingrediente segreto sottostante.
Ripassate per le stanze da letto e questa volta assicuratevi che gli abitanti siano in procinto di assumere la posizione eretta e vi stiano per raggiungere in cucina. Non appena ciò sarà accaduto ponete sul fornello medio una padella antiaderente con abbondanti fiocchi di burro 1889 salato: quando sarà ben sciolto immergeteci i quadrotti di pane azzimo ben ammollati nell’uovo e cuoceteli a fuoco vivace rivoltandoli con una paletta piatta fino a quando saranno ben dorati.
Serviteli subito ai commensali che nel frattempo si saranno accomodati a tavola: il calore, unito alla naturale dolcezza dell’uovo accompagnata dalla delicata sapidità data dal burro salato strapperanno degli “ohh” e conquisteranno anche coloro cui tutte le altre mattine è impossibile far ingurgitare qualsiasi cosa.
La colazione dovrà protrarsi senza fretta, con latte, succhi di frutta, yoghurt e quant’altro vi andrà e piano piano chiacchiere allegre riempiranno la stanza, col consolidarsi del risveglio.

Marco Massarotto e per un giorno faccio il foodblogger: Il lettino Fiandino

Giulia Marruccelli con i Biscotti salati al fior di rosmarino e ingrediente segreto

Ingredienti:
100 gr di burro 1889 salato freddo tagliato a dadini
2 cucchiai di fiori di rosmarino
50 gr di parmigiano grattugiato
50 gr di Emmenthaler grattugiato
120 grammi di farina 00
pepe di mulinello

Amalgamare tutti gli ingredienti, il burro a freddo. Formare un rotolo con la carta forno e metterlo in frigorifero a raffreddare per un’oretta.
Accendere il forno, portarlo a 180° e nel frattempo togliere dal frigo e tagliare il rotolo a rondelle di circa i cm di spessore
cuocere i biscotti per circa 15/20 minuti e servire con rametti fioriti di rosmarino.
Semplice no???

Davide Cocco di Studio Cru e le sue :

LASAGNE INTEGRALI CON ASPARAGI VERDI E CREMA DI TALEGGIO

Ingredienti Per 4 persone
lasagne integrali (meglio se bio) 400 gr
asparagi verdi 500 gr
2 spicchi d’aglio
olio EVO qb
burro salato Fattorie Fiandino qb
sale
pepe

Per la crema
150 gr di Taleggio
400 gr di panna fresca

Procedimento:
La sera prima preparate la crema di Taleggio mettendo a scaldare la panna fresca a fuoco bassissimo finché sobbollisce. Togliete poi dal fuoco e con una frusta, che agiterete con animo, fate sciogliere il Taleggio. Per fare una cosa fatta bene date anche una bottina di frullatore a immersione. Mettete la crema in un contenitore, fate raffreddare e poi mettete in frigo.
Lavate gli asparagi, tagliate le punte e mettetele da parte. Eliminate la parte finale dell’asparago (diciamo 2-3 cm) e buttatela nell’umido, oppure conservatela per un brodo. Tanto è duretta e legnosa.
Tagliate a cubettini gli asparagi e sbollentateli in abbondante acqua salata. Scolateli quando sono ancora ben croccanti, ma non buttate l’acqua, ché vi servirà. Le punte invece tagliatele in quattro nel senso della lunghezza, e fatele saltare velocemente in una grande padella con un paio di cucchiai di olio EVO e una noce di burro salato delle Fattorie Fiandino, che avrete insaporito con un paio di spicchi di aglio in camicia. Io di solito tolgo l’aglio prima di far saltare le verdure, ma fate voi. Ovviamente aggiustate di sale e pepe e lasciatele nella padella.
Cuocete le tagliatelle nell’acqua in cui avrete sbollentato i cubetti di asparagi, tenendole ben al dente. Scolatele (non troppo) e tuffatele nella padellona in cui avete saltato le punte di asparago, aggiungete i cubettini sbollentati, un po’ di olio evo, una noce dell’ingrediente segreto ed eventualmente un po’ di acqua di cottura. Fate saltare allegramente fino a raggiungere il grado di cottura desiderato, aggiustate di sale e pepe se serve, e impiattate caldissime.
Sul piatto aggiungete 1-2 quenelle di crema di taleggio, che avrete ricavato con abile roteare di cucchiai, e un paio di spicchi di punte di asparago crude, che avrete avuto l’accortezza di tenere da parte.
I commensali si divertiranno a far sciogliere il taleggio e a berci sopra una Westmalle tripel non troppo fredda.

E ultimo ma non ultimo Paolo Carlo Ghislandi, aka Cascina Carpini con ben 4 ricette!

Porta pazienza, non sono certo uno Chef ( ma mi piacerebbe ) ne tanto meno uno di quelli bravi a scrivere ( ma mi piacerebbe ), ti garantisco che in cucina mi ci diverto molto e probabilmente “faccio divertire anche gli altri” nel senso che qualche pasticcio ogni tanto ci scappa.

Premesso che a mio modesto parere il Burro Fiandino è buono crudo e quindi per me sul pane per tutta la vita, eccoti alcune delle ricette che ho eseguito per goderne al meglio, sono in ordine decrescente di godimento del piatto, ma io sono soggettivo… eh eh eh

1) Pane nero tedesco, Burro Salato Fiandino, gelatina di mosto d’uva o di mirtillo ( per me primo classificato ),servito con una malvasia Gilli, o anche un moscato secco, un brachetto fresco. ( la ricetta qui non serve credo )

2) Patata alle braci ( dalla vera tradizione contadina )
Si prendono le patate novelle più grandi che si riescono a trovare, meglio se ancora sporche di terra, le si buttano direttamente nel braciere avendo cura di ricoprire integralmente le patate come se si stesse facendo una cottura in “crosta di sale”, ma con la brace. A secondo della “vigoria” delle braci, che consiglio non eccessiva, la patata sarà cotta in un periodo variabile fra i 30minuti e l’oretta abbondante. Una volta prelevate le patate e pulite dal grosso della cenere, si proceda a sezionarle in due parti per il lungo, la crosta compatta della buccia cotta fungerà da “scodella” per la patata.
A questo punto si pratica una incisione a stella e vi si fa sciogliere dentro il Burro Salato Fiandino.. da gustare al cucchiaio.
NOTA : Alcuni lavano le patate e usano la carta stagnola, ciò è utile se si gradisce mangiare anche la buccia cotta, ma lascia la patata più umida e meno compatta.. gusti !
NOTA2 : fatene sempre qualcuna in più, vi verrà richiesta.

3) Quasi purè di patate con quaglie rosolate
Questa è una mia trovata che rende il purè un filo più rustico, meno pesante e più adatto ad alcuni piatti specialmente in sostituzione della polenta.
Si prendono le patate e le si fanno lessare con la buccia in abbondante acqua salata a coperchio semichiuso. Una volta passata la prova dello stecchino, le patate devono essere spellate calde e immediatamente passate una volta nello schiacciapatate. Poi si prendono dei riccioli di Burro Salato Fiandino e li si fanno passare nello schiacciapatate assieme alla seconda passata di patate ottenendo così una consistenza cremosa. Lavorando poi col frustino nella stessa pentola di cottura, si avrà il vantaggio di “montare” le patate col burro in ambiente ancora caldo e questo favorisce la cremosità. Io ho abbinato questo piatto alle quaglie rosolate in padella nel burro salato Fiandino con un filo di salvia, il tutto poi servito con un vino rosso di grande struttura ma con tannino gentile, Bruma Autunno certamente, come ogni buona barbera, ma anche un Nero di Troia o un primitivo salentino non passato in legno possono andare benissimo.

4) Uova al tegamino con caprino in crema di asparagi

Una ricetta che nella sua semplicità trova la forza di non essere mai obsoleta.
Un bell’uovo di gallina appena preso dal pollaio non ha prezzo, ma se lo facciamo friggere nel Burro salato 1889 Fiandino senza farlo scaldare troppo, lo possiamo servire adagiato su crema di asparago ottenuta frullando le punte lessate e condite, guarnito con bastoncini di formaggio caprino di media stagionatura, in questo caso più che non avere prezzo questo uovo ha un futuro molto limitato nel tempo … Consigliatissimo è l’abbinamento con vini bianchi sapidi, di bella acidità, strutturati ed anche un filo profumati. La malvasia bianca secca ad esempio, ma anche Timorasso e Vermentino. Paolo Carlo

E per chiudere Monica Pisciella di Wine up con Burro e marmellata per una merenda da Oscar
Ora tocca ai Signori Fiandino… entro la fine di Maggio saprete chi tra di voi sarà selezionata/o per….

Le 4 migliori ricette verranno pubblicate su il Giornale delle Fattorie Fiandino in Piemonte, che viene distribuito ai clienti, presso i migliori negozi di gastronomia e on line, tramite la newsletter. E per la fine dell’anno, mi sa, una bellissima sorpresa! :-))